Zemeckis e Del Toro in lizza per... Superman?

Grande scoop di Mediavideo, che sostiene che questi registi abbiano conteso a Zack Snyder la regia dell'Uomo d'acciaio. Intanto, la Rowling impegnata su altri tre libri di Harry Potter e spoiler per Una sconfinata giovinezza e Wall Street 2...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Molti mass media italia hanno sostenuto che J.K. Rowling stia scrivendo/abbia in mente di scrivere altri tre libri della saga di Harry Potter. Ovviamente, si enfatizza una dichiarazione della scrittrice , che ha sostenuto di avere materiale per altri tre libri, aggiungendo anche "penso di aver terminato (la saga, ndr), ma non si sa mai"... *** Daniele ci segnala:

Sul mediavideo (quindi parliamo sempre di TgCom) c'è scritto che Snyder per dirigere il nuovo Superman ha vinto la concorrenza di registi come Zemeckis (!), Del Toro (!!!) e Aronofsky (questo l'hanno azzeccato)

Un giorno scopriremo come escono fuori certi nomi...

 ***Badcorrige
Errore personale commesso per l'articolo sul Festival di Roma, in cui ho sbagliato a inserire Boris - Il film. Purtroppo, era in una lista che mi ero segnato di titoli dati per sicuri e l'ho messo senza controllare (grazie a Federico Pedroni per avermi fatto notare lo sbaglio e avermi permesso di correggerlo dopo qualche ora). *** Esce il film di Avati Una sconfinata giovinezza e come era già capitato con altre recensioni precedenti di questo titolo, gli spoiler abbondano. Alberto Crespi sull'Unità ci rivela il fatto saliente dell'ultima parte e le scelte finali in maniera abbastanza chiara, mentre Lietta Tornabuoni sulla Stampa per non sbagliare ne parla apertamente e in maniera approfondita. Grazie mille. Federico Rampini (bravo giornalista economico, ma da quando critico cinematografico?) su Repubblica recensisce Wall Street: il denaro non dorme mai e giustamente ci racconta due cose fondamentali, una sul finale peraltro.  

Spoiler anche per The Town, questa volta da parte di Alessandra Levantesi, quel genere di rivelazione sul finale in cui si può supporre che il critico pensi "ma non ho detto nulla". Arriva invece nelle ultime righe della recensione sull'Espresso la rivelazione sulla conclusione del film di Affleck da parte di Lietta Tornabuoni, che svolge il suo compito con una naturalezza encomiabile, come se lo facesse da una vita. A proposito di Espresso e di Tornabuoni, interessante la scelta di chiamare Buried, in fase di recensione, con il sottotitolo italiano, 'Sepolto'. E basta, niente 'Buried'. Oggi comunque Tornabuoni day, perché c'è anche la recensione di Giallo in home video uscita su La stampa, da cui prendiamo questo estratto:

Il nuovo film di Dario Argento non passa dai cinema ma esce direttamente in dvd, nonostante abbia protagonisti quali Adrien Brody e Emmanielle Seigner. E' un fatto raro, quasi un piccolo scandalo: può dipendere dalla sfiducia del regista nel circuito cinematografico, o viceversa".

Piccolo suggerimento: propenderei leggermente per la seconda ipotesi, come dovrebbe essere semplice capire dopo aver visto questo 'capolavoro' e gli ultimi dati al botteghino del Dario nazionale...

 *** Su L'Espresso, interessante articolo che inizia così:

Sul finire degli anni Ottanta anche Silvio Berlusconi mise gli occhi su Badolato, borgo antico sullo Ionio in provincia di catanzaro, reso famoso dal film di Jan Ralske Hasan si è fermato a Badolato".

Pellicola che, in effetti, abbiamo visto tutti...

 *** Giorgio Carbone su Libero fa un articolo interessante su True Grit, remake de Il grinta a firma dei fratelli Coen. Unico problema: continua a dirci che la pellicola uscirà in tutto il mondo il 25 dicembre. Poi vai su Imdb e scopri che in Francia arriva il 5 gennaio, In Germania e Regno Unito una settimana dopo, in Australia il 20 gennaio. Da noi è invece in programma il 25 febbraio e quindi pare proprio difficile che questa pellicola possa "sfidare i cinepanettoni di tutto il mondo", come detto su Libero...***

Note positive
Un bravo a Daniele Autieri di Repubblica. In una settimana in cui tutti piangevano i problemi di Cinecittà e ricordavano con nostalgia i bei tempi passati, pochi hanno indagato sulle cause della crisi. Lo Ha fatto Autieri, fin dall'incipit del suo articolo:

Il cinema italiano abbandona Cinecittà e guarda all'estero. Girare in Spagna, Bulgaria o nella Repubblica ceca costa il 25% in meno dell'Italia".

Aggiungo anche che, da quello che so, i costi di Cinecittà sono superiori ad altri analoghi set italiani e non è difficile capire perché la maggiore 'affittatrice' di spazi sia Maria de Filippi...

Leonardo Martinelli sul Sole 24 ore descrive bene i problemi di Europa Corp, la società di Luc Besson che sta vivendo un momento difficile in borsa.

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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