Xena, la principessa guerriera che sfidò Hercules - Giochi d'archivio #1

L'Archivio Videoludico si racconta a partire dai giochi conservati. Si inizia con la celebre principessa guerriera, con Xena: Warrior Princess

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Xena ha battuto Hercules. Chi l'avrebbe mai detto. Ricordo che ai tempi mi faceva una certa impressione vedere il nome di Sam Raimi – regista di The Evil Dead e di Army of Darkness – associato a un telefilm così scadente. Era il 1995 e Xena - Principessa guerriera veniva trasmesso nel pomeriggio di Italia 1, se non sbaglio. Per cui a volte mentre facevi merenda ti ci imbattevi e finivi per guardarlo. Perché il trash ha sempre qualcosa di ipnotico. Poi cresci e cominci a comprendere che il trash non è solo ipnotico, ma è pure di qualità. In barba ai cultori della tanto decantata cultura alta.

Xena ero lo spin-off al femminile di Hercules. Oggi in tanti rammentano Lucy Lawless e Xena, mentre Kevin Sorbo e il suo Hercules non hanno avuto lo stesso impatto culturale. Mi mancano le statistiche, ma Xena secondo me batte Hercules su tutta la linea. È una delle prime eroine al femminile della televisione, una donna forte calata in un contesto fantasy che si ispira maldestramente all'Antica Grecia. Poco importa. Il telefilm viene ricordato non tanto per il valore della sua narrazione, quanto per la caratterizzazione della protagonista e l'ambiguità delle relazioni sentimental-sessuali tra i personaggi femminili, niente affatto scontata. Il rapporto lesbico, solo suggerito (ma neanche tanto vagamente) nella serie originale, dovrebbe essere esplicitato nell'imminente reboot.

[caption id="attachment_163501" align="aligncenter" width="600"]Xena: Warrior Princess screenshot Xena: Warrior Princess - screenshot[/caption]

Che c'entra Xena coi videogiochi? Ebbene, nel 1999 Vivendi pubblica l'omonimo adattamento su PlayStation. Esistono anche un videogioco per GameBoy Color del 2001, uno per PlayStation 2 del 2006. A noi però interessa il titolo del 1999, che è poi anche quello che conserviamo con orgoglio in Archivio. Un action adventure non particolarmente memorabile (ma nemmeno da buttare), non fosse appunto per Xena e per l'appartenenza al nutrito filone dei tie-in. Le anteprime dell'epoca puntano sulla femminilità di Xena, con la tipica retorica da rivista specializzata italiana. Retorica non ancora del tutto debellata, per la gioia di Anita Saarkesian. "Mi piacciono le donne violente. Infatti amo Lara Croft. Per tutti quelli che come me si vedono nel futuro al fianco di una ragazza molto attiva, i 989 Studios si sono messi a produrre un gioco dedicato alla donna che farà sembrare Lara una liceale indifesa: Xena" (Consolemania n.87, estate 1999). E ancora: "Xena: La principessa guerriera resta uno dei personaggi televisivi più famosi al mondo. Per la gioia di tutti i fan, ecco finalmente arrivare le sue lunghissime gambe scosciate anche su PlayStation" (PSM n.10, gennaio 1999). Vi lasciamo con un video gameplay del gioco.

Postilla: nello stesso giorno in cui abbiamo deciso di dedicare questa prima puntata di Giochi d'archivio a Xena, un utente si è presentato in biblioteca chiedendoci se ci ricordavamo del gioco dedicato alla principessa guerriera. Un segno degli dei.

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