Xbox One, il fantasma della console passata - Speciale

Analisi ed opinioni ponderate su presente e futuro di Xbox One e Microsoft

Condividi

Console war, data 2017. Nintendo si prepara al lancio della sua ennesima rivoluzione, mentre Sony si gode le sue nuotate nella piscina di soldi generati da Playstation 4. Microsoft risulta invece dispersa. Se ne sono perse le tracce ormai da tempo. Da quel lontano 2013 in cui per la prima volta parlò di Xbox One non è più la stessa, la gente la guarda con diffidenza e sfiducia. La casa un tempo tempio del gamer online, dell’appassionato più competitivo, del giocatore di FPS più esigente, vacilla. Ma questo apparente silenzio a cosa sarà dovuto? Microsoft sta preparando in gran segreto un’arma per contrattaccare con forza la concorrenza, sarà la Morte Nera che le permetterà di tornare ad imperare o un nuovo passo falso?

[caption id="attachment_107901" align="aligncenter" width="500"] Ce la farà Microsoft a rialzarsi?[/caption]

Perdonate la melodrammaticità, ma qualche giorno fa parlando tra noi redattori ci è salita un po’ di ansia per Microsoft. Sì, perché abbiamo Nintendo che è tutta galvanizzata dalla scoperta della modernità, leggasi cellulari per i quali si è finalmente decisa a pubblicare delle App, e ovviamente dal lancio di una nuova console. E Sony se la gode, forte di un successo che sembra inarrestabile (ha venduto quasi 60 milioni di console), rilasciando poco alla volta esclusive impressionanti, delle vere e proprie bombe atomiche che, incredibile ma vero, riescono (quasi) sempre a mettere d’accordo critica e pubblico. Xbox One invece rimane indietro (meno di 30 milioni di unità vendute). Non è bastata la revisione dell’hardware o il pad Elite per i giocatori professionisti, la piattaforma di riferimento rimane ormai Playstation 4 in Europa ed anche negli USA, dove Microsoft è sempre stata forte ai tempi della 360. Senza parlare del Giappone, dove il goffo hardware americano si è fermato poco sopra le 70 mila unità vendute.

Sebbene nel corso del 2016 siano state rilasciate delle esclusive davvero notevoli, come Forza Horizon 3 e Gears of War 4, il trend non sembra cambiare ed il futuro è più che mai oscuro. Perché il mantra che noi videogiocatori siamo abituati a ripeterci è che sono i giochi a vendere le console. Se dobbiamo considerare questo come un assioma, quelli che attendono Microsoft ed i suoi utenti, allora, sono mesi davvero duri. Anche contando anche il buon Halo Wars 2, infatti, all’orizzonte si vede davvero poco. Perché Sea of Thieves per quanto possa essere carino, non farà sicuramente cadere la mascella a nessuno. E Crackdown 3 è più aria che gioco, al momento, tanto che qualcuno di noi scommette sulla sua imminente cancellazione. Sorte a cui è probabilmente destinato anche il ritorno di Phantom Dust. Che poi diciamocelo, quanti veramente attendono ardentemente questi due giochi?

[caption id="attachment_130613" align="aligncenter" width="600"]Scalebound banner La nostra faccia quando abbiamo scoperto della cancellazione di Scalebound[/caption]

Il rapporto con le esclusive non è mai stato facile per Microsoft che nella sua storia ha potuto contare su pochissimi marchi forti, come Halo e Gears of War. E poi ci sono le esclusive a tempo acquisite a suona di assegni, che come nel caso di Rise of the Tomb Raider, ormai fanno solo più arrabbiare gli utenti che altro. L’ultimo scandalo che si è consumato in casa Microsoft rafforza questa sensazione di precarietà ed incertezza. Stiamo parlando di Scalebound, titolo tamarrissimo sviluppato da quei mezzi geni di Platinum Games, cancellato senza appello né spiegazioni. Se pensate che sulla console concorrente Sony ospiterà l’altro lavoro dello stesso studio senza battere ciglio né preoccuparsi di vendite potenzialmente non da Guinness dei Primati, capirete bene perché il pubblico di appassionati si stia spostando sulla sponda azzurra della barricata. Senza dimenticare poi l’iniziativa Xbox Play Anywhere, grazie alla quale ogni esclusiva Microsoft, da ReCore in avanti, è uscita in contemporanea su One e PC. Una feature assolutamente gradita ma commercialmente un potenziale suicidio per la console. Valutazione opinabile, ci mancherebbe, magari approfondiremo in un articolo dedicato.

Non sembra esserci pace per il popolo Xbox. Assieme a loro rimaniamo in attesa di capire che cosa avverrà nel prossimo futuro, noto anche come Scorpio. Di cosa si tratterà? Un salto nella prossima generazione fatto con forte anticipo sulla concorrenza o una sorta di Xbox One Pro più convinta? La speranza è che le esclusive cancellate o disperse ed il silenzio che le accompagna siano parte di una strategia che ha come obiettivo il ritorno in grande stile del marchio verde.

Continua a leggere su BadTaste