Wonka: 5 racconti di Roald Dahl che vorremmo vedere al cinema

In occasione dell'uscita di Wonka, scopriamo insieme i cinque racconti di Roald Dahl che vorremmo vedere al cinema

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A partire dal 14 dicembre, Wonka approderà nei cinema italiani. Il film di Paul King, regista noto per aver diretto Paddington e Paddington 2, narra le origini del personaggio di Willy Wonka. Personaggio ideato da Roald Dahl nel lontano 1964 per il suo libro La fabbrica di cioccolato, interpretato poi al cinema nel 1971 da Gene Wilder e nel 2005 da Johnny Depp. Questa volta, nei panni del bizzarro inventore in viola, troviamo Timothée Chalamet. Il giovane attore americano negli ultimi anni si è fatto riconoscere grazie a diversi film, tra i quali spiccano Chiamami col tuo nome e Dune.

Nonostante possa sembrare un film “facile”, Wonka è una pellicola che mira a convincere grandi e piccini e che, per questo, cerca un preciso equilibrio. Equilibrio che, dopo aver letto le prime recensioni, sembra essere stato trovato, permettendo al film di diventare una sorta di classico di Natale istantaneo. Uno dei quei racconti dai buoni sentimenti che riescono a scaldare il cuore, permettendo agli spettatori di dimenticare per quasi due ore i reali problemi del mondo reale.

Parte di questo successo è senza dubbio dovuto al materiale di partenza. Roald Dahl è uno scrittore divenuto celebre per i libri per l’infanzia, ma che ha avuto una vita tutt’altro che semplice. Questa sua tristezza di fondo, dovuta ai problemi di salute dei figli che portò anche alla morte di uno di essi, è presente in molte delle sue opere. Opere che assumono quindi un tono malinconico e capace di trasmettere quel calore familiare tanto caro a Roald.

In occasione dell’uscita di Wonka, abbiamo quindi deciso di ragionare sui cinque racconti dello scrittore inglese che ci piacerebbe vedere adattati sul grande schermo. Siamo stati volutamente alla larga da quelli più famosi come Il GGG, Matilde e James e la pesca gigante, nella speranza di farvi conoscere qualche titolo meno famoso e che, magari, non ha ancora ricevuto un qualche adattamento televisivo o cinematografico.

GLI SPORCELLI

La nostra lista si apre con uno dei libri per bambini più famosi scritti da Dahl: Gli Sporcelli. Pubblicato per la prima volta nel 1980 e accompagnato dalle illustrazioni di Quentin Blake, Gli Sporcelli narra la storia di una famiglia brutta, sporca e cattiva. Una famiglia che ama farsi gli scherzi a vicenda e maltrattare il prossimo, non curandosi delle possibile conseguenze. Si è parlato per anni di un possibile adattamento cinematografico o televisivo di questo libro e, al momento, pare sia previsto per il 2025, grazie all’apporto alla regia di Phil Johnston (Zootropolis). Non sappiamo se questa pellicola diventerà mai realtà, ma quel che è certo è che non ci spiace l’idea di vedere la famiglia Sporcelli trasposta sul grande o piccolo schermo. A patto però che gli autori riescano a  bilanciare l’aspetto grottesco di un progetto che, se mal gestito, potrebbe dare vita a un’opera disturbante.

LA MAGICA MEDICINA

La magica medicina, invece, venne pubblicato nel 1981 all’estero, raggiungendo l’Italia solamente dieci anni dopo grazie a Salani. La trama vede il giovane George sopportare la nonna malata, che approfitta del suo stato di salute per chiedere costantemente aiuto al nipote. In un momento di rabbia, però, George assembla un composto alternativo, spacciandolo per la medicina e dandolo così in pasto a sua nonna. Nonna che, all’improvviso, comincia a crescere sempre più, sino a sfondare il tetto della casa e attirando l’attenzione di numerose altre persone. Anche in questo caso, nonostante il successo della versione audiolibro e della lettura alla BBC ad opera di Rik Mayall nel 1986, siamo di fronte a un’opera non ancora trasportata al cinema. Un vero peccato, soprattutto visto l’imprevedibile finale che siamo certi potrebbe lasciare a bocca aperta la maggior parte del pubblico.

I MINIPIN

Per la lavorazione de I Minipin, Roald Dahl collaborò con l’illustratore Partick Benson, dando vita a un racconto di grande successo. Un racconto che, però, venne pubblicato solamente nel 1991, un anno dopo la morte dello stesso Dahl. La storia narra l’avventura del giovane Bill, un ragazzo tenuto segregato in casa dalla madre con la scusa della presenza di mostruose creature nel bosco dietro la tenuta di famiglia. In un impeto di ribellione, Bill si addentra comunque nella foresta e si ritrova inseguito da un terribile mostro. Fortunatamente riesce a rintanarsi su un albero, dove incontra però i Minipin, una razza di piccole creature che vivono nei tronchi del bosco.

Questa è solo l’inizio di un’avventura fantastica che, esattamente come Gli Sportelli e La magica medicina, non ha ancora avuto la fortuna di essere trasformata in un film o in una serie TV. Inutile dire che, in questo caso, sarebbe perfetto tradurre il racconto in una pellicola d’animazione per grandi e piccini, sfruttando così la forza dei disegni, a volte più comunicativi di qualsiasi opera in live action.

IL VICARIO, CARI VOI

Pubblicato anch’esso a pochi mesi dalla sua morte, Il vicario, cari voi vede Roald Dahl collaborare nuovamente con Quentin Blake (Gli Sporcelli). La storia narra di un giovane parrocco al quale viene nuovamente diagnosticata una dislessia, dopo averla superata grazie ai medici di un istituto di Londra. Questo comporta non solo degli errori nella costruzione delle frasi durante le omelie, ma anche in vere e proprie gaffe che rischiano di compromettere il suo lavoro.

Evitiamo di entrare nel dettaglio del racconto per non rovinare l’esperienza a coloro che non hanno letto questo divertente libro per bambini. Siamo di fronte, però, all’ennesimo racconto senza trasposizioni. Un racconto che, inoltre, servì anche per sdoganare la dislessia e per fare beneficenza. Dahl aveva infatti deciso di donare tutti gli incassi di questo libro alla Dyslexia Institute in London, realtà presente anche nel romanzo e che aiutò il reverendo Lee a guarire la prima volta dal suo disturbo.

LO ZIO OSWALD

Chiudiamo con un’opera completamente folle. Lo zio Oswald, pubblicato nel 1979, è un romanzo per adulti che vede protagonista Oswald Hendryks Cornelius, un uomo assoggettato al culto del bello. Questo bizzarro individuo, in seguito all’assunzione di una polvere dai poteri afrodisiaci, decide di intraprendere un viaggio per prelevare il seme dalle migliori menti del suo tempo, in modo da dare vita all’essere umano perfetto. Ecco che quindi Oswald tenta di raggiungere tra gli altri Claude Monet, Igor Stravinsky, Pablo Picasso, James Joyce, Albert Einstein, Sir Arthur Conan Doyle e molti altri. Un’idea tanto assurda, quanto divertente, che all’epoca venne considerata scandalosa per le tematiche trattate. Ma ammettiamolo: non sarebbe il film che tutti voi vorreste vedere al cinema?

E voi che cosa ne pensate? Siete curiosi di vedere Wonka, oppure non siete interessati a questo nuovo film? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

Tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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