Wolverine e il videogioco sviluppato da Raven Software che non deve essere dimenticato

Sono passati quindici anni dall'uscita di X-Men le origini - Wolverine, titolo sviluppato da Raven Software che non deve essere dimenticato

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Apparso per la prima volta nel 1974 all’interno del numero 180 di The Incredible Hulk, Wolverine è senza dubbio uno dei personaggi Marvel più amati di sempre. Merito non solo di un carisma che gli ha permesso di spiccare su tutti gli altri X-Men, ma anche di un passato misterioso che è riuscito nel tempo a donare ancora più fascino all’artigliato canadese. Questo fascino è riuscito a superare i confini della carta stampata per arrivare nel mondo del cinema, trovando in Hugh Jackman l’attore perfetto per interpretare l’eroe conosciuto anche come James “Logan” Howlett. Proprio Hugh Jackman, infatti, sarà protagonista insieme a Ryan Reynolds dell’ormai prossimo Deadpool & Wolverine, pellicola che si preannuncia ricca di azione, umorismo e citazioni al mondo nerd.

Il mutante con gli artigli di adamantio è comparso però anche in numerosi videogiochi, dimostrando agli utenti di tutto il mondo la sua brutale forza ferina.

Se in alcuni casi Logan è stato inserito solamente per far numero in un roster di personaggi più ampio, è però da ricordare uno specifico titolo che l’ha visto come solo e unico protagonista. Stiamo parlando di X-Men le origini - Wolverine, sviluppato nella sua forma migliore dai ragazzi di Raven Software e in grado di conquistare anche i giocatori più scettici. Ma come può un film mediocre come X-Men le origini - Wolverine aver prodotto un tie-in tanto riuscito? Scopritelo insieme a noi in questo articolo dedicato al gioco con protagonista il mutante artigliato più famoso di sempre.

UN TIE-IN DI SUCCESSO

Partiamo da una “semplice” domanda: che cos’è un tie-in? Il tie-in è un’opera tratta da un prodotto appartenente a un linguaggio differente, ma forte della stessa ambientazione e degli stessi personaggi. Un esempio? Il recente “Avatar: Frontiers of Pandora” sviluppato da Massive Entertainment è un tie-in (canonico) dell’universo cinematografico ideato da James Cameron. Un esempio al contrario? I romanzi di Assassin’s Creed non sono altro che dei tie-in letterari dell’omonima saga videoludica di Ubisoft.

In passato sono stati sviluppati moltissimi tie-in sotto forma di videogiochi. Un numero tale che ha permesso di constatare come la maggior parte di essi presentasse scarse qualità, puntando a vendere diverse copie solo grazie all’immaginario narrativo alla base del progetto. Nel tempo questa tipologia di videogiochi sono diventati sinonimo di “titoli trascurabili”, passando sempre più in sordina e attirando sempre meno giocatori. Eppure, nonostante questa percezione generale, X-Men le origini - Wolverine è riuscito a conquistare una miriade di utenti sparsi per tutto il mondo. Merito del lavoro svolto da Raven Software, team americano capace di cogliere l’essenza del personaggio Marvel e di portarla sul piccolo schermo.

UN’OPERA DA NON DIMENTICARE

La trama di X-Men le origini - Wolverine segue gli avvenimenti visti nella pellicola diretta da Gavin Hood, ma con diverse aggiunte in grado di rendere la narrazione ancora più completa. Viviamo quindi la missione di Logan in Africa che lo ha condotto al meteorite contenente l’adamantio. Adamantio che gli sarà poi iniettato in corpo, formando così lo scheletro che contraddistingue il mutante nei fumetti. A questa missione si aggiungono diverse altre avventure, che permettono ai giocatori di incrociare il cammino di alcuni tra i più famosi personaggi appartenenti all’universo degli X-Men.

Nonostante la storia convinca sin da subito, è chiaro che l’opera di Raven Software punta tutto sul gameplay. X-Men le origini - Wolverine è un Hack and Slash in terza persona dove interpretiamo un brutale Logan pronto a squartare qualsiasi avversario si metta sulla sua strada. Siamo di fronte a un titolo per adulti (PEGI 18) dove gli artigli del mutante canadese non lasciano solo qualche graffio, bensì amputano parti del corpo ed estraggono viscere. Un’opera cruenta e appagante, vicina per certi versi ai primi capitoli di God of War. Questa violenza viene anche utilizzata da un punto di vista ludico, permettendo al corpo di Wolverine di venire fatto a pezzi dai colpi avversari, per poi riformarsi non appena smetterà di subire danni.

NON TUTTE LE VERSIONI ESCONO COL BUCO

Sinora vi abbiamo raccontato di un titolo curato nella narrativa e nel gameplay, che è riuscito a conquistare numerosi giocatori grazie alle sue qualità. Per essere precisi, però, il titolo in questione è sì “X-Men le origini - Wolverine”, ma la “Uncaged Edition” uscita su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Esistono, infatti, altre due versioni del gioco, nettamente meno interessanti. Amaze Entertainment, software house statunitense nota per aver realizzato diversi tie-in, si è occupata di dare vita alle edizioni PlayStation 2 e Nintendo Wii del gioco. Edizioni che non hanno fatto breccia nel cuore del pubblico a causa di un gameplay più legnoso, di una grafica meno riuscita, di una telecamera più problematica e di una sostanziale mancanza di tutti i punti di forza della versione “Uncaged”.

Siccome anche le console portatili vogliono la loro parte di fama, Griptonite Games ha lavorato a una trasposizione di X-Men le origini - Wolverine per PlayStation Portable e Nintendo DS. Nonostante si tratti di un lavoro migliore rispetto alle edizioni “old gen”, anche in questo caso il risultato non è stato sufficiente, dimostrando per l’ennesima volta che non tutti i tie-in riescono a raggiungere gli alti standard imposti dall’industria videoludica.

X-MEN LE ORIGINI - WOLVERINE

Sono passati ormai quindici anni dall’uscita di questo indimenticabile titolo con protagonista Wolverine. Quindici anni durante i quali il titolo non è mai stato portato sulle console successive, rimanendo tagliato fuori anche dai vari negozi digitali. Mettere mano a una copia di X-Men le origini - Wolverine è quindi una vera fortuna, che può essere ottenuta principalmente grazie ai negozi dell’usato o alle piattaforme come Subito o Vinted. Il nostro consiglio è quello di recuperare in un modo o nell’altro la versione del gioco sviluppata da Raven Software e una console sulla quale farla funzionare. Una mossa che vi permetterà di mettere le mani su quello che, al momento, è il miglior gioco di Wolverine sul mercato.

Vi state chiedendo perché “al momento”? Semplice: Insomniac Games ha annunciato nel 2021 di star lavorando a un videogioco con protagonista l’artigliato canadese. Non è ancora chiaro se il gameplay di Marvel’s Wolverine, questo il titolo dell’opera in questione, sia simile a quello visto nel tie-in discusso in questo articolo. Quel che è certo, però, è che tutti coloro che hanno provato X-Men le origini - Wolverine stanno incrociando le dita affinché il progetto risulti fedele allo spirito del personaggio almeno quanto lo è stato l’opera di Raven Software.

E voi avete mai giocato a questa chicca del 2009? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i canali social di BadTaste.it (TikTok compreso).

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