Watchmen: in sala è flop

Dopo dieci giorni, gli incassi ottenuti da Watchmen nel mondo sono imbarazzanti e probabilmente neanche sufficienti per ripagare le spese di marketing. Facciamo un'analisi con i dati a disposizione...

Condividi

Rubrica a cura di ColinMcKenzie

E' strano quando quello che hai previsto quindici mesi prima si avvera, ma non proprio nel modo in cui pensavi. Francamente, pensavo che il problema maggiore dell'adattamento di Watchmen fosse la regia di Zack Snyder. In realtà, ci sono tante cose che potrebbero spiegare il fallimento del film nei cinema mondiali, in attesa di scoprire quello che farà sugli altri mercati. Ma, intanto, vediamo i dati.
Watchmen finora ha incassato 86 milioni di dollari negli Stati Uniti e 49,5 nel resto del mondo, dove è uscito in tutte le piazze più importanti (a eccezione del Giappone).

Per fare un paragone limitato ai soli Stati Uniti, l'Hulk di Ang Lee (che ha chiuso a 122 milioni ed è stato il peggior calo tra i film che hanno incassato tra i 50 e i 65 milioni nel primo fine settimana) dopo dieci giorni si trovava a 100 milioni, quindi 14 sopra Watchmen (e anche nel secondo weekend, seppur di poco, ha fatto meglio). The Village, che aveva aperto a 50 milioni e chiuso a 114 (quindi, il primo weekend rappresentava il 44% del totale, una percentuale molto alta, a dimostrazione di un calo grave), dopo dieci giorni era a 85 milioni, quindi significa che dopo il primo fine settimana ha recuperato 4 milioni su Watchmen. L'impressione, da questi dati, è che Watchmen possa puntare ormai a 105-110 milioni complessivi negli States, 115 nel migliore dei casi. Per quanto riguarda i mercati esteri, a meno di un miracolo dal Giappone, il film faticherà a raggiungere quota 100 milioni. Insomma, alla fine saremo sui 200-210 milioni complessivi nel mondo. A questi, va tolto un 45% medio che è la fetta degli esercenti, quindi ai produttori/distributori rimangono un 60 milioni negli States (basandoci su un incasso di 110 circa). Rimangono si fa per dire, perché la causa con la Fox è già costata ai produttori (la Warner sicuramente, ma è impossibile dire se la Legendary ha partecipato a queste spese, anche se è presumibile che non sia così) almeno una decina di milioni di spese fisse, più un circa 5-8,5% di percentuale sugli incassi che va alla Fox senza colpo ferire (quindi siamo sui 15 milioni complessivi).

Ma quali sono state le spese e come verranno divisi i soldi? Qui ci sono diversi punti in discussione, su cui è importante ricordarsi una cosa: in questi casi, quando un film non va benissimo (e i produttori temono che non recupererà) si tende a minimizzare i costi per non avere pubblicità sfavorevole. Attualmente, si dice che la pellicola sia costata in produzione 120-125 milioni di dollari. La cosa strana è che fin dal 2007 si diceva che sarebbe costata 150 milioni, cifra che tanti hanno mantenuto fino a questo momento (basta vedere Box Office Mojo). Possibile che Snyder sia stato così bravo e rapido da aver fatto risparmiare 20-25 milioni alla Warner? Mmm, discutibile, anche considerando i ritardi di cui vi avevamo parlato. Può essere (è un'ipotesi e prendetela come tale) che la Warner nel comunicare i dati dei soldi spesi abbia già detratto i vantaggi fiscali che si hanno girando in Canada e che quindi le somme indicate (tra i 120 e i 130) derivino dai 150 iniziali. C'è anche qualcuno (il solito, ineffabile David Poland) che sorride all'affermazione della Warner di aver speso 'solo' 50 milioni nel marketing americano di Watchmen. Considerando l'enorme sforzo fatto e i tanti lavori che da due anni vediamo su Internet, sembra francamente un po' poco. Tra parentesi, va detto che si tratta di un impegno straordinario e che dimostra che la Warner americana capisce benissimo l'importanza di Internet per certi prodotti. Giusto per non far sembrare questo un articolo di sole critiche, anzi per tanti versi l'impegno della Warner è stato ammirevole e meraviglioso.

Come capitato per Superman Returns, la Warner si prende una quota per il lavoro sulla distribuzione prima che alla Legendary entrino i soldi, quindi forse tra i due soggetti è quello messo meglio (o meno peggio, a seconda dei punti di vista), anche se probabilmente sarà l'unica a dover rimborsare la Fox. C'è da dire che qualcuno, come la Finke, sostiene che la Paramount abbia il 25% della pellicola e la Legendary solo una piccola fetta. Invece, per quanto riguarda i mercati esteri, David Poland ha sostenuto che la Paramount in realtà abbia fatto un investimento iniziale e per quello si prenda una percentuale sui profitti nei mercati esteri, ma che comunque anche quelli vengano gestiti dalla Warner. L'impressione è che i soldi li abbiano tirati fuori quasi tutti Warner e Legendary, cosa che spiegherebbe anche l'accordo con la Fox (che parla di guadagni mondiali e a quel punto bisognava avere il possesso dei diritti in tutte le nazioni, altrimenti la Paramount perché dovrebbe pagare per degli errori non propri?). E' quindi corretto inserire gli incassi mondiali nel discorso (a meno che questa ipotesi non venga smentita, ma per ora non è così). Se le cose stanno così, si può pensare che la Paramount non abbia fatto un affarone, visto che gli incassi extraamericani sono ben peggiori di quelli in Patria. Probabilmente, la Paramount perderà qualcosa, ma cifre comunque non enormi, proprio per l'impegno meno importante che aveva. Ma non sapendo quali sono stati gli investimenti e le percentuali, impossibile discutere nel dettaglio sulle varie case di distribuzione e meglio parlare di cifre in generale.

Per ora, insomma, è assolutamente legittimo dire che i produttori probabilmente non si ripagheranno le spese di marketing (anche a voler credere ai 'soli' cinquanta milioni di marketing) e della vicenda legale con la Fox negli Stati Uniti e che nel mondo, se, come presumibile, la Paramount potrà togliere dai profitti prima le spese fatte (si parla di 50 milioni di marketing anche in questo caso), ci sarà ben poca torta da dividere. In effetti, molti analisti hanno parlato del mercato internazionale per recuperare le spese, ma dai dati che sono usciti oggi ci sarà ben poco da recuperare. Insomma, quei 125 (o 150 milioni) di budget produttivo rimangono ancora lì, belli in rosso, da ripianare. Ed è difficile sostenere che un prodotto (qualsiasi prodotto, cinema e non) che ottiene da un mercato sostanzialmente la cifra che è servita per promuoverlo, ma che non recupera minimamente i costi di produzione, possa essere soddisfatto, almeno al momento. E se poi diamo uno sguardo all'analisi di David Poland, fatta con cifre di marketing decisamente più alte, la situazione è ben peggiore (ossia almeno 20-25 milioni di rosso di marketing).

Si dirà che il film recupererà le spese con sfruttamenti televisivi e home video. Sicuramente le perdite verranno appianate, ma ci sono diversi problemi. Uno è il fatto che il film sia vietato ai minori e che quindi sia molto più difficile lo sfruttamento commerciale delle televisioni generaliste, che quindi non pagheranno le stesse cifre che si utilizzano per questo genere di prodotti (e se hanno comprato il prodotto a scatola chiusa hanno sbagliato e avranno modo di lamentarsi). Per esempio, il divieto ai minori di 14 anni impedisce in Italia la trasmissione di un film in prima serata sui canali nazionali terrestri (e quindi così si perde buona parte del pubblico). Per quanto riguarda i dvd, ci si chiede se questo abuso di prodotti collaterali alla fine non sia controproducente. Si è iniziato con la versione animata del fumetto (che dura quasi cinque ore e francamente mi fa un po' paura, considerando che sostanzialmente sono le tavole recitate), poi con I racconti del vascello nero (che forse sono un contenuto un po' leggerino, considerando i 20 minuti di durata, per un dvd a se stante, anche se con un documentario che sembra interessante), poi avremo la versione normale, una director's cut di 3h 10 minuti e poi questa versione accorpata ai Racconti del vascello nero. Con un'economia in crisi, non saranno molte le persone che si potranno permettere/vorranno acquistare tutti questi prodotti. D'altronde, basta vedere le classifiche di vendita del 2008 e confrontarle con quelle del 2007. Il calo è evidente, con un fenomeno come Il cavaliere oscuro che è l'unico ad aver superato le 10 milioni di copie vendute negli Stati Uniti nel 2008, a fronte di ben sette titoli che hanno raggiunto questo traguardo uscendo l'anno prima. E al di là dei problemi che potranno avere o meno i finanziatori su questo specifico titolo, la cosa più triste è che sarà difficile vedere nel prossimo futuro degli adattamenti di fumetti per adulti (ma sconosciuti al grande pubblico) con totale libertà di prendersi un rating R e durare due ore e quaranta nonostante budget imponenti.

Ma quali sono stati i problemi di Watchmen? Alcuni (il cast, la complessità dell'adattamento, la sceneggiatura) erano facili da prevedere e in effetti così è avvenuto. Ma va specificato che, oltre a essere opinioni personali, non sarebbe certo onesto far finta che il film non abbia incassato per (tanto per dire due cose) la prova di Malin Akerman o una scena di sesso che ha lasciato molte persone perplesse. A questi vanno aggiunti altri fattori, che ovviamente non potevamo sapere un anno e mezzo fa e che risultano decisamente più pertinenti. Il rating R ha tolto delle possibilità economiche e creato problemi a un certo pubblico che voleva vedere il film (senza contare le già menzionate difficoltà televisive). Come avevo detto qui, poteva essere un problema non modernizzare la storia, anche per il tipo di impatto e la difficoltà di capire questo universo alternativo per chi non conosceva il fumetto. E la durata ha creato problemi agli esercenti, limitando i possibili spettacoli. Probabilmente, nessuno di questi fattori è determinante e un problema enorme di per sé, ma messi insieme hanno creato un mix decisamente particolare e molto rischioso. Per questo, il problema di Watchmen, come è semplice capire, dipende dal fatto che per un prodotto di nicchia siano state investite delle risorse da blockbuster di enorme successo. Enorme successo che però, come era preventivabile (anche se francamente io mi aspettavo degli incassi mondiali più vicini ai 300 milioni che non ai 200), non è arrivato. E ora, vediamo come andrà sugli altri mercati. Su quello in sala, meglio stendere un velo pietoso... 

Per tutte le informazioni sul film, il cast, la trama, le foto, le recensioni, le numerose locandine e i video vi rimandiamo alla nostra scheda.

Discutiamone nel Forum Supereroi

Continua a leggere su BadTaste