Watchmen: la serie di Lindelof non è l'adattamento che vi aspettate di vedere | ANTEPRIMA
Abbiamo visto in anteprima i primi sei episodi della serie Watchmen, curata da Damon Lindelof, e ve ne parliamo senza spoiler in attesa del debutto
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Come evidente da trailer e materiale diffuso, si tratta di un sequel. Non entriamo nel dettaglio della storia, ma confermiamo quello che era chiaro dalle prime immagini: nel futuro degli eventi di Watchmen, i poliziotti girano in maschera e ci sono degli emuli di Rorschach. Ai personaggi storici come Ozymandias (Jeremy Irons) e Spettro di Seta II (Jean Smart) si aggiungono varie new entry. Su tutte spicca la detective Angela Abar (Regina King), che ha un ruolo di primo piano nella storia. Ci sono tensioni sociali molto forti e macchinazioni nascoste. Davvero, di più non si può dire.
E poi, come detto, ha la propria storia da raccontare. E da quel punto di vista, forse non è il tipo di adattamento che molti si aspettavano di vedere. Sono passati decenni dagli eventi del fumetto, e la serie si preoccupa soprattutto di colmare il gap di informazioni tra quel finale e l'inizio della serie. Ciò però non avviene per canali semplici o immediati. Anzi, la prima scena della serie è probabilmente quanto di più lontano potremmo aspettarci di vedere, sia per ambientazione che per contenuto. La serie prende una rincorsa lunghissima, e ad ogni episodio ripropone flashback più chiari o deviazioni più profonde. Alla fine del materiale fornitoci, possiamo comunque dire di avere una comprensione molto più chiara dei legami tra i personaggi.
Lo show richiede quindi molta pazienza, non è incalzante come Lost né stratificato come Leftovers. Funziona a fasi alterne, secondo certe ambientazioni o certi personaggi. Ad esempio, la Laurie Blake di Jean Smart è il personaggio carismatico in grado di trarre il meglio in ogni momento in cui è in scena, ed è un'interessante evoluzione del personaggio originale. All'opposto è Ozymandias: sorprendentemente più sottotono quanto a importanza nell'intreccio, anche se la sua storia regala le scene più bizzarre.
L'ennesima incarnazione di Watchmen, stavolta sotto forma di serie sequel, assume la forma del suo curatore. In linea con gli alti e i bassi della sua carriera, Damon Lindelof ha una visione che non intende condividere con noi fin dal principio, ma bastano pochi tocchi a capire che un disegno c'è. Rinuncia alla visione geopolitica e magnifica di Moore e certo non ha la gravitas esasperata di Snyder. C'è tanta curiosità nel vedere come proseguirà la storia, ma, come detto, questo non è un viaggio per tutti.
La serie di Watchmen andrà in onda su Sky in contemporanea con gli Stati Uniti, dal 21 ottobre – alle 3 della notte fra il 20 e il 21 e poi alle 21.15 - su Sky Atlantic e NOW TV