Watchmen: il sito della HBO è una miniera d'oro di informazioni sull'universo della serie
In una sezione del sito della HBO sono apparsi una serie di documenti che aiutano a fare maggiore chiarezza sull'universo della serie di Watchmen
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La premessa
Nel 1985, in un mondo in cui ancora si agitano pochi vigilanti, la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica raggiunge il culmine. L'apparizione del superuomo Dr. Manhattan negli anni '50 sconvolge il delicato equilibrio tra le due superpotenze, e getta l'intera storia umana verso un diverso destino. La guerra nucleare sembra inevitabile, ma una catastrofe improvvisa colpisce New York. Un mostro tentacolare lanciato sul posto dal genio miliardario Adrian Veidt/Ozymandias, distrugge la città e rilascia un'onda di energia che provoca innumerevoli vittime. Il mondo torna in pace, perché ora la presunta minaccia aliena appare molto più pressante. Rorschach, uno dei vigilanti, è determinato a svelare la cospirazione dietro il disastro, ma viene ucciso da Dr. Manhattan. Il suo diario, tuttavia, potrebbe contenere la verità celata.
Un mondo senza tecnologia
Il primo documento allegato al sito è una comunicazione interna dell'FBI datata agosto 2019, e riguarda l'utilizzo della tecnologia. Agli impiegati della task force antivigilanti è fornito un computer nel quale sono archiviate tutte le informazioni precedentemente cartacee. I destinatari sono invitati a contattare per qualunque aiuto l'agente Petey, da cui prende il nome la sezione. Si parla addirittura dell'utilizzo di email (El-Mail) come se fossero strumenti nuovi. La spiegazione di tutto questo può essere dedotta dal testo.
L'analisi del film
Il secondo documento è un'analisi del film Trust in the Law!, la pellicola in bianco e nero che apriva il primo episodio della serie. Il titolo dell'articolo, Tales of the Black Marshal, ricorda quello di Tales of the Black Freighter (I racconti del vascello nero), metafumetto contenuto all'interno di Watchmen. Il film parla di Bass Reeves, primo sceriffo di colore, che operò in Oklahoma nell'800. L'analisi traccia un paragone tra il film e gli spettatori, in particolare quelli di Tulsa, del 1921, e la serie American Hero Story, che racconta le vicende dei Minutemen, supereroi degli anni '30.
Si ricorda che, come i supereroi degli anni '30 come Giustizia Mascherata o Gufo Notturno, anche Bass utilizzava talvolta una maschera o travestimenti. Si parla inoltre del valore sociale e storico del film, in contrapposizione al coevo Nascita di una nazione di Griffith, che invece mostrava gli atti del Ku Klux Klan. In ultimo, viene sottolineato il valore ironico del titolo, credere nella legge, quando proprio la legge tradì gli abitanti di Tulsa nel 1921. Tutte tematiche che ritornano nella storia della serie nel presente.
Veidt è morto
Il terzo documento è un articolo di giornale, che appare anche nel primo episodio, del settembre 2019 nel quale si informa che Adrian Veidt è stato dichiarato ufficialmente morto. Dall'articolo emergono varie informazioni sulla sua vita. Scopriamo che fu a lungo tempo sostenitore del Partito Democratico, tanto da essere forse decisivo nell'elezione di Robert Redford alla Casa Bianca, primo presidente non Repubblicano dopo decenni. La sua ultima apparizione pubblica risale al 2007 in Kenya, mentre la sua scomparsa è datata 2012. In quell'anno, la Trieu Industries rilevò i suoi affari.
Decisivo per il crollo dell'influenza di Veidt, a quanto pare, fu il fallimento di una sua iniziativa denominata Millennium by Veidt. Si trattava di un movimento di fine millennio, sostenuto da una serie di iniziative di marketing e filantropiche, nel quale il miliardario si poneva come guru di un nuovo pensiero. Si trattava di una utopia tecnologica che doveva essere guidata da superuomini. In seguito, Veidt perfezionò l'industria della clonazione di cuccioli, sul modello del suo Bubastis. Nel 2017, il presidente del Vietnam annunciò che Veidt era stato ucciso dal Fronte di Liberazione Vietnamita: si trattava di una scusa per giustificare la repressione violenta del movimento. Le azioni del governo provocarono centinaia di vittime e forti proteste a livello internazionale.
Memorandum sul diario di Rorschach
Il quarto e ultimo documento è indirizzato alla task force antivigilanti dall'agente Petey, e riguarda il diario di Rorschach. L'agente sostiene che dichiarare ufficialmente morto Veidt sia stato un errore che potrebbe favorire un'escalation di violenze da parte del gruppo estremista Seventh Kavalry. Gli emuli di Rorschach sono infatti convinti che Ozymandias sia stato responsabile della scomparsa di Walter Kovacs, e potrebbero non accettare una "resa" da parte delle forze dell'ordine. Al tempo stesso, l'agente Petey invita a non sottovalutare l'impatto del diario che, seppur considerato un falso, ha un forte impatto sugli emuli del vigilante.
Il memorandum è molto interessante. Traccia un profilo della vita di Kovacs fino alla fuga dal carcere e la sua conseguente scomparsa (chi ha letto il fumetto sa cosa è accaduto). Ma soprattutto ci conferma il ritrovamento del suo diario: si tratta della risoluzione del grande cliffhanger che chiudeva la serie a fumetti. Nel 1986 il New Frontiersman iniziò infatti a pubblicare stralci dal diario alcuni mesi dopo averlo ricevuto. L'editore, Mr. Godfrey, incapace di determinarne la veridicità o la falsità, decise in ogni caso di pubblicarlo. Né un esame comparato con un primo diario in possesso dell'FBI riuscì a risolvere il mistero. Il giornale pubblicò dieci diversi pezzi contenenti estratti dal diario, compresa la presunta cospirazione riconducibile a Veidt. Nell'editoriale conclusivo, Godfrey trasse le fila del discorso, accusando Veidt di aver organizzato il disastro per minare la leadership conservatrice e spianare la strada ai liberali.
La risposta di Veidt quando fu intervistato in proposito:
Come chiamate qualcosa del genere? "Negazione della realtà", forse? Conoscevo Rorschach. Ho lavorato con lui. E, anche se abbiamo avuto le nostre divergenze, mi era simpatico perché era un essere umano ferito, e lo ammiravo, perché nessuno nel nostro gruppo era più dedicato di lui nel rendere il nostro mondo più sicuro. Se dobbiamo ricordarlo in qualche modo, mentre andiamo avanti, ricordiamolo per quelle qualità, non per queste manipolazioni che portano il suo nome. E che sono, letteralmente, fake news.
Il diario fu ripubblicato interamente nel 1992 e ottenne una nuova fama, in particolare presso gruppi di estrema destra che, ancora oggi, lo utilizzano per screditare l'attuale presidenza. In ogni caso, Redford ha dichiarato di non volersi ricandidare per un ottavo mandato.
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Fonte: Peteypedia