Vite Digitali: Little Big Planet e l'educazione creativa del Sackboy | Speciale
Il nuovo episodio della rubrica settimanale Vite Digitali è dedicato al Sackboy, protagonista del celebre brand Little Big Planet
Sebbene Little Big Planet abbia una trama a far da ponte tra i vari livelli della modalità single player, è stato il multigiocatore ad aver portato il brand nell'olimpo dei videogames. Dopo aver avviato il disco all'interno della propria PlayStation 3, gli utenti si sono trovati catapultati dall'altra parte della barricata, spinti dagli sviluppatori a realizzare i titoli che prima erano abituati "solo" a giocare.
Per tentare di trasmettere il nostro attaccamento al simbolo di Media Molecule, abbiamo quindi deciso di ospitare il Sackboy all'interno dell'episodio di questa settimana di Vite Digitali. Per chi non lo sapesse, Vite Digitali è la rubrica domenicale dedicata ai principali personaggi provenienti dai videogames e al loro impatto sulle vite di noi "semplici" videogiocatori.
In Little Big Planet, infatti, ci è continuamente suggerita l'importanza del ruolo del videogiocatore all'interno della fruizione di un videogioco. Dopotutto, a qualsiasi titolo si decida di giocare, ci sarà sempre e comunque uno scambio di informazioni tra lo sviluppatore e l'utente. Il Sackboy è il concetto che sta alla base di questo ragionamento, dato che starà a noi decidere come addobbare il personaggio e come comportarci nei confronti degli altri giocatori, che saranno a loro volta creatori di mondi. Non stiamo parlando solamente delle interazioni con gli altri pupazzi di pezza che incontreremo nelle svariate sessioni multigiocatore, ma di una vera e propria netiquette da applicare a ogni singola caratteristica del titolo.
Leggi anche Vite Digitali: Assassin’s Creed e il credo imperturbabile di Altaïr Ibn-La’Ahad | Speciale
L'opera Media Molecule ci permette di modificare i livelli degli altri giocatori, di votarli, di commentarli e di contattare direttamente il creatore, per dargli la nostra opinione sul suo operato. Il tutto, sempre e comunque, attraverso la figura del Sackboy, che diventerà pian piano una sorta di nostro alter ego digitale, in grado di fare da tramite per le nostre azioni e per i nostri giudizi. Ci troviamo di fronte, ancora una volta, a un personaggio che vive del carisma che noi gli infondiamo, risultando un perfetto contenitore per le nostre emozioni. Un contenitore sapientemente preparato dal team britannico, che ci ha permesso d'innamorarci della naturalezza del Sackboy e della sua capacità d'insegnarci che noi videogiocatori siamo importanti almeno quanto i titoli che giochiamo tutti i giorni.