Vite Digitali: Infamous e l'equilibrato dualismo di Cole MacGrath | Speciale

Questa settimana, come ospite di Vite Digitali, abbiamo il piacere di analizzare Cole MacGrath, protagonista dei primi due capitoli di Infamous

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Come ampiamente annunciato dalla campagna marketing di Sony, due giorni fa è stato pubblicato Ghost of Tsushima, ultima fatica del team celebre per aver realizzati i franchise di Sly Cooper e di Infamous. Se le avventure del celeberrimo ladro Sly sono pian piano andate sedimentandosi a causa del passare del tempo, non si può dire lo stesso di Infamous, che con Second Son (e First Light) hanno mantenuto salda l'attenzione dei giocatori anche sull'attuale generazione di console.

È altresì vero, però, che l'ultima incarnazione del brand è riuscita a stupire solo parzialmente il pubblico, troppo affascinata dai primi due capitoli, risalenti rispettivamente al 2009 e al 2011.

Al di là di una trama sfaccettata e di un gameplay a dir poco riuscito, il punto di forza della serie ha un solo nome: Cole MacGrath. Protagonista dei succitati primi due episodi, Cole vanta il classico fascino del "bad guy", tipico dei personaggi dal passato burrascoso e dai modi rudi, ma che non riescono a celare del tutto il proprio buon cuore. I ragazzi di Sucker Punch hanno sapientemente sfruttato questa caratterizzazione psicologica, inserendo la variabilità del karma, che darà vita a due possibili sviluppi nel corso dell'avventura. Se da un lato possiamo far leva su quel "buon cuore" scritto poco fa, dall'altro possiamo continuare per la strada del menefreghismo e dell'egoismo, portando all'estremo i difetti del nostro protagonista.

Questo perfetto dualismo, impostato alle basi del personaggio dagli sviluppatori, ha permesso a Cole MacGrath di diventare un'icona dei videogiochi, indipendentemente da quale storyline si decida d'intraprendere.

Per questo motivo, abbiamo deciso di ospitare Cole all'interno dell'episodio di questa settimana di Vite Digitali. Come ci teniamo a precisare all'interno di ogni articolo di questa rubrica, Vite Digitali è l'appuntamento domenicale dedicato ai principali personaggi dell'industria videoludica e al loro impatto sui videogiocatori di tutto il mondo. Ogni episodio, ovviamente, schiva agilmente qualsiasi tipo di spoiler, nella speranza che i lettori che non hanno ancora avuto occasione di avvicinarsi ai titoli in questione possano farlo senza che gli venga danneggiata l'esperienza.

Per coloro che non lo sapessero, Cole MacGrath, dopo aver abbandonato il college, ha deciso di allenarsi nel parkour per diventare un corriere nella splendida città di Empire City. Tra una relazione amorosa terminata bruscamente e più di qualche trascorso con la legge, Cole si trova suo malgrado coinvolto nell'esplosione di un pacco, che lui stesso avrebbe dovuto consegnare a un misterioso cliente. L'esplosione, però, si rivela sin da subito atipica e non solo non uccide il nostro eroe, ma gli fornisce anche speciali poteri elettrici che lo renderanno ancora più forte.

Questo è solo l'inizio di un titolo action in terza persona con forti richiami al mondo supereroistico, perfettamente in linea con le produzioni a fumetti targate Marvel e DC Comics. La mossa vincente di Sucker Punch, come già anticipato qualche paragrafo fa, è stata quella di ideare un personaggio con il potenziale sia per evolvere verso il supereroe, che verso il villain. Le azioni che saremo chiamati a vivere nel corso dei due giochi, infatti, potranno essere risolte a nostro piacimento e andranno a caratterizzare due "differenti" Cole, ma entrambi dal grande carisma.

Se da un lato abbiamo il riscatto dell'uomo tormentato, da sempre alla ricerca del proprio posto nel mondo, dall'altro abbiamo la vendetta di colui che, abbandonato da tutti, decide di dare sfogo a tutti i propri istinti. Le scelte morali che prenderemo, ovviamente, non andranno solo a modificare gli sviluppi della storia, ma anche l'atteggiamento dello stesso protagonista, che reagirà in modi differenti al mutare del mondo di gioco circostante.

Per quanto Ghost of Tsushima sia un prodotto qualitativamente molto raffinato, non nascondiamo che ci piacerebbe davvero molto poter tornare a combattere orde di nemici nei panni di Cole MacGrath. Il carisma del protagonista di Infamous e Infamous 2, infatti, non può essere minimamente paragonato con quello di Delsin, eroe/antieroe di Infamous: Second Son. Il motivo è principalmente dovuto al carattere univoco del protagonista del titolo datato 2014, che parte da presupposti postivi e che difficilmente si sposa con la possibile deriva oscura ipotizzata dal gioco.

Al contrario, le due anime di Cole vivono pazientemente all'interno dello stesso corpo, aspettando solamente il momento di venire estrapolate dalle scelte del giocatore. Scelte che daranno vita a storie differenti, ma altrettanto spettacolari e coerenti con il mondo ideato da Sucker Punch.

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