Vite Digitali: Final Fantasy X e il passaggio all'età adulta di Yuna | Speciale

Per l'appuntamento di questa settimana di Vite Digitali, abbiamo deciso di ospitare Yuna, la giovane invocatrice di Final Fantasy X

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Uscito per la prima volta su PlayStation 2 nel lontano 2001, Final Fantasy X è riuscito sin da subito a incastonarsi nel cuore di tutti gli appassionati della saga Square Enix, affermandosi come uno tra i capitoli del franchise più amati di sempre. JRPG caratterizzato dai classici combattimenti a turni, l'avventura di Tidus ha saputo conquistare il pubblico grazie a una trama matura, profonda e in grado di trattare tematiche potenzialmente scottanti con grande maestria.

Ogni singolo personaggio di Final Fantasy X, infatti, inizia il proprio cammino basandosi sugli stereotipi di genere, per poi rivelare una personalità e una stratificazione psicologica che raramente possono essere ritrovate in altre opere videoludiche. È inevitabile, quindi, che il giocatore si trovi, dopo le prime ore di gioco, a empatizzare per questo disfunzionale gruppo di eroi. Eroi che seguono un destino apparentemente tracciato e indissolubile, ma che grazie alla presenza di Tidus scopriranno quanto il futuro possa essere modificato dalle proprie azioni nel presente.

Tra i protagonisti più inclini a seguire un sentiero già stabilito verso il proprio destino, spicca sicuramente Yuna, giovane invocatrice che decide di dedicare la propria vita al culto di Yevon. Nonostante i suoi diciassette anni, Yuna è costretta a convivere quotidianamente a contatto con la morte, dovendo occuparsi del passaggio all'Oltremondo dei caduti attraverso il Rito del Trapasso. La differenza tra credo e religione, l'accettazione della morte, la passione per la vita e la possibilità di cambiare il proprio destino sono solo alcune delle tematiche che vengono portate avanti nel corso del gioco dall'invocatrice. Questi argomenti, sin dal lancio su PlayStation 2, sono riusciti a insinuarsi sotto la nostra pelle, spingendoci, quasi vent'anno dopo, a ospitare Yuna all'interno della rubrica domenicale Vite Digitali.

Per coloro che ancora non lo sapessero, Vite Digitali è l'appuntamento settimanale dedicato ai personaggi più interessanti dell'industria videoludica e al loro impatto sul mondo dei videogiocatori. Nonostante gli sviluppi di trama siano necessari per la completa comprensione della psicologia di Yuna, ci teniamo a precisare come all'interno di questo articolo non troverete alcuna traccia di spoiler. Se siete tra coloro che non hanno ancora avuto occasione di giocare a Final Fantasy X, quindi, potete procedere tranquillamente con la lettura, ma una volta arrivati alla fine di questo speciale, vi invitiamo a recuperare immediatamente il celeberrimo titolo Square. Fidatevi: non ve ne pentirete.

Come già anticipato, Yuna è un'invocatrice che, per seguire le orme paterne, decide di intraprendere un viaggio di formazione con lo scopo di acquisire abbastanza potere per sconfiggere Sin, una terribile creatura che, ciclicamente, mette in pericolo l'intero mondo di Spira. Disposta a fare qualsiasi cosa pur di raggiungere il proprio obiettivo, Yuna si dimostra essere sin da subito estremamente dolce, gentile e, per certi versi, ingenua. La ragazza sembra incapace di scorgere il male all'interno del cuore delle persone e, allo stesso tempo, antepone sempre la felicità altrui alla propria. La combinazione di queste due cose, purtroppo, la rende pericolosamente manipolabile, motivo per cui è accompagnata da un gruppo di Guardiani che la aiutano a seguire il proprio destino, impedendole che le accada qualcosa di male.

Ma spingere qualcuno verso una particolare direzione, impedendogli di fermarsi a ragionare sulle proprie azioni, non è forse sinonimo di indottrinamento?

L'arrivo di un elemento di disturbo come Tidus, infatti, serve alla ragazza per smettere di seguire un percorso delineato da qualcun altro, per cominciare a tracciare il proprio destino. Siamo le persone che scegliamo di essere, in fin dei conti.

È interessante notare come, dall'inizio alla fine di Final Fantasy X, Yuna subisca una splendida maturazione psicologica, che la porta, metaforicamente, dall'adolescenza all'eta adulta. Un'età dove bisognerebbe assumersi la responsabilità delle proprie azioni e comportarsi, sempre e comunque, con cognizione di causa. Perché è molto più semplice agire in base a quanto ci viene detto, piuttosto che ragionare con la propria testa, ma non per questo si tratta della decisione giusta da prendere. In aiuto alla giovane Yuna, come è giusto che sia, arrivano i suoi vecchi e nuovi amici, che la aiuteranno a crescere e la accompagneranno in quel difficile percorso chiamato "vita".

Perché, paradossalmente, vivere a contatto con la vita può fare molta più paura che accettare la "semplice" ineluttabilità della morte.

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