Vite Digitali: Fall Guys e la divertente goffaggine dei suoi personaggi | Speciale

Nonostante l'assenza di una vera e propria caratterizzazione, i personaggi di Fall Guys sono ospiti dell'episodio di oggi di Vite Digitali

Condividi

Fall Guys: Ultimate Knockout è senza dubbio uno dei prodotti videoludici più importanti e, allo stesso tempo inattesi, degli ultimi mesi. Sviluppato dal team inglese di Mediatonic (Hatoful Boyfriend), il gioco è uscito su PlayStation 4 e PC il 4 agosto 2020, risultando sin da subito un successo commerciale in grado di smuovere l'industria dell'intrattenimento.

Parte del succitato successo è senza dubbio dovuto dalla possibilità di scaricare il titolo gratuitamente sulla console Sony per tutti gli abbonati al PlayStation Plus del mese di agosto. Questa furba mossa di marketing, infatti, ha permesso a una nutrita schiera di giocatori di testare con mano il lavoro di Mediatonic, comprendendone subito non solo il divertimento, ma anche il potenziale grado d'intrattenimento per lo streaming. Basti pensare che, nelle prime 24 ore, Fall Guys: Ultimate Knockout ha raggiunto il folle numero di 1,5 milioni di giocatori in tutto il mondo, creando persino alcuni problemi ai server.

La fama del gioco, comunque, non ha minimamente provato a rallentare, permettendo alla produzione targata Devolver Digital di vendere più di due milioni di copie su Steam in meno di una settimana. Secondo gli ultimi dati in nostro possesso, aggiornati al 26 agosto 2020, il titolo ha raggiunto i 7 milioni di copie acquistate per PC ed è diventato il gioco più scaricato della storia del PlayStation Plus.

Come avrete capito, Fall Guys può essere considerato un vero e proprio fenomeno commerciale, in grado di attirare giocatori di tutte le età, di tutti i gusti e da qualsiasi parte nel mondo. A coinvolgere gli utenti, al di là delle divertentissime modalità di gioco, è senza dubbio lo stile colorato e il design dei personaggi che andremo a utilizzare. Pur non vantando alcuna caratterizzazione psicologica, abbiamo deciso di ospitare all'interno dell'episodio di Vite Digitali di questa settimana proprio i succitati protagonisti del titolo Mediatonic. Per chi non lo sapesse, Vite Digitali è la rubrica settimanale dedicata ai protagonisti dei più importanti titoli videoludici. Il tutto, anche se in questo caso non ce n'è minimamente bisogno, senza il benché minimo spoiler sulla trama del gioco in questione.

In Fall Guys: Ultimate Knockout non troviamo ovviamente alcuna storia o dialogo tra i vari personaggi, trattandosi di un titolo esclusivamente multigiocatore. È altresì vero, però, che il design delle simpatiche creature sembra essere stato pensato alla perfezione per risultare divertente, simpatico e, per utilizzare un termine inglese, "catchy". A un primo sguardo, il nostro alter-ego digitale può ricordare un uomo con indosso una grande tuta di gomma, ma la pagina Twitter ufficiale degli sviluppatori ha recentemente rivelato la verità dietro gli occhi ingenui dei Fall Guy. Come potete scoprire cliccando qui, i bizzarri protagonisti nascondono in realtà un'anatomia assolutamente inquietante, più vicina al genere horror che ai toni scanzonati della produzione inglese.

Al di là di questi divertenti dettagli, è chiaro che gli sviluppatori di Fall Guys: Ultimate Knockout abbiano pensato al design dei personaggi in modo che fossero non solo carismatici, ma anche estremamente personalizzabili. Salendo di livello, infatti, il giocatore potrà "vestire" i personaggi per crearne una propria versione, differente dalla moltitudine di creature che si troveranno costrette a lottare per ottenere la rarissima corona d'oro!

L'opera Mediatonic si conferma quindi essere valida anche dal punto di vista dello stile, tanto semplice quanto iconico. La perfetta dimostrazione che per emozionare e divertire non c'è necessariamente bisogno di un background narrativo solido, ma bensì di un concept funzionale al tipo di produzione. Un concept che, inevitabilmente, passa soprattutto per il design del personaggio utilizzato dal videogiocatore.

Continua a leggere su BadTaste