Vite Digitali: Deadpool e la perfetta trasposizione videoludica del suo protagonista | Speciale

In questo nuovo episodio di Vite Digitali abbiamo deciso di ospitare la trasposizione videoludica di Deadpool, il celeberrimo mutante Marvel

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Dopo aver conquistato gli appassionati di fumetti, Deadpool è riuscito a imporsi anche come uno dei personaggi Marvel più riusciti nel mondo del cinema. La sua prima pellicola, diretta da Tim Miller nel 2016, è costata la cifra "irrisoria" di 58 milioni di dollari e ne ha incassati ben 782, proiettando la versione di Wade Wilson interpretata da Ryan Reynolds nell'Olimpo dei personaggi più iconici degli ultimi anni.

Le motivazioni dietro il successo del supereroe creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld sono da ritrovare non solo nei modi irriverenti del mutante canadese, ma anche nella sua caratteristica di essere un personaggio comico e tragico allo stesso tempo. La sua capacità di infrangere la quarta parete, parlando direttamente con lo spettatore, è senza dubbio un aggiunta che, mescolata alle continue citazioni pop, rendono Deadpool uno degli eroi più amati di sempre. Nonostante una trama leggermente diversa dalla controparte cartacea, anche il succitato film prodotto da 20th Century Fox è riuscito a rispettare alla perfezione queste caratteristiche del personaggio.

Trasporre un'idea nata utilizzando un linguaggio preciso e adattarla poi a un media del tutto nuovo è un lavoro estremamente impegnativo e che, spesso, risulta zoppicante nel risultato. Basti pensare alla miriade di film ispirati ai più celebri videogiochi di tutti i tempi. Come già affermato nella live su Twitch della scorsa settimana (ci trovate online tutti i lunedì mattina dalle 10:30 alle 11:30), sono davvero poche le pellicole che hanno mantenuto il mood delle opere di riferimento.

Possiamo affermare lo stesso anche ragionando all'inverso? Esistono videogames tratti da altri media che sono riusciti a rispettare le idee e l'atmosfera del materiale originale?

Con queste due domande in testa e una recente visione del film di Deadpool alle spalle, è inevitabile pensare al titolo prodotto da Activision e uscito nell'ormai lontano 2013. Per questo motivo abbiamo deciso d'inserire il mutante canadese all'interno dell'episodio di oggi di Vite Digitali. Per coloro che non lo sapessero, Vite Digitali è la rubrica settimanale dedicata ai personaggi più importanti dei videogames e al loro impatto sul pubblico di videogiocatori. Impatto che, per quanto riguarda Deadpool, può dirsi senza dubbio riuscito.

Senza fare qualsiasi tipo di spoiler, il titolo comincia con una telefonata a Wade Wilson da parte di Peter Della Penna, produttore di High Moon Studio, software house che ha sviluppato l'intero gioco. Della Penna, dopo un rifiuto iniziale, informa il mutante di avere intenzione di sviluppare un gioco su di lui, lasciandogli carta libera per la realizzazione della sceneggiatura. Una scelta che potrebbe danneggiare non solo l'intera produzione, ma anche tutte le persone malaugaratamente vicine al progetto.

Il titolo dedicato al Mercenario Chiacchierone non può assolutamente essere definito un gioco perfetto, per lo più a causa di un comparto tecnico scadente e di un gameplay che risulta spesso ripetitivo e poco preciso. Nonostante questo, però, si tratta di un prodotto scritto magistralmente e in grado di trasporre alla perfezione l'atmosfera del fumetto originale. Ecco che, quindi, Deadpool diventa una sorta di baluardo per i prodotti trans-mediali, riuscendo ad adattarsi al media utilizzato, senza perdere il tono che lo ha reso un personaggio tanto amato in tutto il mondo.

Questo ci fa capire anche come un titolo non debba essere per forza privo di difetti per essere apprezzato. Quando un'opera risulta divertente e funzionale, infatti, si riesce comunque a godere di tutti i pregi, superando le problematiche oggettive e passando diverse ore in compagnia del prodotto in questione. E su questo non ci sono dubbi: il videogioco di Deadpool è un titolo imperfetto, ma perfettamente funzionale, in linea con il personaggio e dannatamente divertente. La giusta trasposizione di un icona che, negli ultimi anni, ha conquistato anche gli amanti dei fumetti e del cinema, ma che non sembra intenzionata a rallentare la propria ascesa.

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