Vigilante: il percorso di un eroe dalla sua prima comparsa alla sua caduta
La storia di Vigilante avrebbe potuto essere molto diversa ma gli autori, in particolare in questa stagione, non sembrano interessati a creare un legame emotivo tra i protagonisti ed il pubblico
La decisione di giocare con l'identità di Vigilante giunse a Marc Guggenheim, come lui stesso raccontò in un'intervista a Entertainment Weekly, come una sorta di rivelazione che ha sicuramente contribuito ad elevare il livello drammatico della storia di Prometheus, ma ha anche poi lasciato gli autori con il difficile compito di gestire un problema non indifferente: la vera identità di Vigilante.
Sembra infatti che, come regola generale, nella writer room quest'anno siano più concentrati a far susseguire un certo numero di colpi di scena che a creare una connessione emotiva tra pubblico ed i protagonisti, necessaria - a nostro avviso - per avere una reazione rilevante di fronte ad eventi traumatici come la morte di uno dei personaggi.
L'uso dei flashback in All for Nothing, in questo senso, è stato per esempio fallimentare: perché mostrarci il primo incontro di Vincent e Dinah o l'attimo in cui i due hanno realizzato di essere stati scoperti quando lavoravano sotto copertura o, peggio ancora, farci rivedere la scena in cui entrambi hanno acquisito i loro poteri, quando avremmo potuto investire in questo tempo per creare un legame con la loro storia d'amore che avrebbe ottenuto l'effetto di farci immedesimare davvero nel dolore per la perdita subita da Dinah?
Tutto ciò che ha riguardato la costruzione del personaggio di Vincent, in realtà, è una risposta al sacrificio di essere nato unicamente come specchietto delle allodole per il pubblico, uno scotto che ha finito per pagare anche nella sesta stagione. In una recente intervista rilasciata a Screenrant, Johann Urb aveva dichiarato:
"Credo che il passato in comune che lui ha con Green Arrow e anche quello che con Dinah giochino un ruolo importante nella decisione di Vigilante di tradire Cayden James, perché lui è davvero innamorato e l'essersi rivelato a Dinah è stata una sorta di risveglio. Penso che il loro amore ed i ricordi che condividono siano importanti rispetto alla scelta della persona a cui essere fedele".
Vigilante, in un certo senso, è morto però per servire uno scopo (proprio come è nato) e cioè essere la causa scatenante dello scontro tra Black Canary e Black Siren, la doppelgänger di Laurel Lance e che in molti attendevano con impazienza, ma dire che gli autori abbiano sprecato l'opportunità di creare una storia semplice, ma non per questo meno coinvolgente, sarebbe comunque un eufemismo.