View Conference 2010: gli effetti visivi di Lost 6!

Il supervisore agli effetti visivi dell'ultima stagione di Lost è intervenuto alla View Conference di torino e ha raccontato i retroscena della serie...

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi
TV

Abbiamo partecipato alla View Conference 2010 che si è tenua la settimana scorsa a Torino, e abbiamo seguito l'interessante keynote di Adam Avitabile della Look Effects, che si è occupata della realizzazione degli effetti visivi dell'ultima stagione di Lost.

Avitabile è stato supervisore agli effetti visivi di quest'ultima stagione, e ha portato con sé a Torino un reel degli interventi principali che lui e gli artisti della Look hanno dovuto fare nella post-produzione di ogni puntata, fino al gran finale. Abbiamo compilato un resoconto, che potete leggere qui sotto, e abbiamo realizzato una intervista esclusiva che vi proporremo a breve sempre su BadTV.

COMPROMESSI

richard avitabile viewconferenceLook Effects ha ricevuto la commessa di lavorare agli effetti visivi di Lost solo per l'ultima stagione. L'incarico è stato tra i più complessi mai assunti dalla compagnia, e a fine corsa l'intero team si sentiva come una "famiglia disfunzionale felice". Avitabile ha esordito il suo intervento precisando che lavorare per la televisione è molto, molto diverso dal lavorare per il cinema. Realizzando effetti visivi per il cinema, in genere si hanno budget piuttosto alti e abbastanza tempo a disposizione per consegnare il lavoro senza correre particolarmente. Per la televisione, il discorso cambia drasticamente: il tempo a disposizione è minimo, e i budget tendono a mantenersi su livelli molto bassi. Nel caso specifico di Lost (considerato uno degli show più abiziosi di sempre, con budget di un certo livello, anche se i tagli per l'ultima stagione si sono fatti sentire), un episodio veniva girato in due settimane, un'altra settimana veniva impiegata a realizzare il montaggio, e un'altra settimana o due venivano dedicate agli effetti visivi. Look ha cercato quindi di lavorare agli effetti di quest'ultima stagione scendendo a compromessi con il tempo a disposizione.

SMOKY

Look non aveva lavorato alle precedenti serie di Lost: la difficoltà di arrivare all'ultima stagione, e occuparsi di tutti gli effetti visivi, è stata enorme. Non c'era infatti la possibilità di cambiare molti elementi, anche volendoli migliorare. Ovviamente la compagnia ha cercato di mettere del suo, in particolare nel Mostro di Fumo, definito amichevolmente dal team degli artisti "Smoky". Si tratta di uno degli effetti visivi più belli e noti dell'intera serie, ma nell'ultima stagione avrebbe avuto nuove sfide tecniche ed espressive: l'effetto doveva essere più complesso, e così è stato ristudiato dall'inizio. "Quando abbiamo letto lo script del primo episodio, speravamo non ci fosse Smoky," ha spiegato Avitabile. "E invece ci siamo trovati davanti la sequenza più lunga di tutta la stagione."

Nel riprogettare il mostro, il concept sulla carta era piuttosto semplice: un modello animato, con elementi particellari. Era l'esecuzione a essere difficile, soprattutto perché dopo alcuni test Avitabile ha deciso di dare più personalità alla "creatura": "Quello che abbiamo fatto è stato controllare le turbolenze all'interno del fumo, per renderlo più vivo: volevamo che quando entrava nella stanza sembrasse che stesse dando un'occhiata, senza limitarsi a entrare e uccidere chiunque. Gli abbiamo dato anche una testa, qualcosa di più personale, con dei tentacoli che si dissolvevano mano a mano che lui si muoveva". La versione precedente di Smoky era modellata con il software Lightwave, e poi compositato nelle scene utilizzando After Effects. Look ha rifatto il modello in Maya, e lo ha compositato utilizzando Shake. "Dopo aver fatto quei test, ci siamo sentiti più sicuri: avevamo ben 35 inquadrature da fare."

A quel punto, bisognava progettare la scena. Avitabile, come molti responsabili degli effetti visivi, ha bisogno di pre-visualizzare ogni inquadratura, ma il regista di quel particolare episodio non credeva particolarmente negli storyboard. Ecco quindi che Avitabile ha dovuto realizzare da solo dei previz, disegnando a mano alcuni passaggi e fotografandone altri grazie a un modellino e dei soldatini. Successivamente, ha fatto realizzare degli animatic (dei filmati animati che mostrano come verrà la scena) nei quali ha inserito il mostro: questa animazione è servita poi per girare la scena con gli stunt. Lo stesso procedimento è stato adottato poi per il resto della stagione.

MATTE PAINTING

"Sapevamo che avremmo dovuto lavorare moltissimo sulle ambientazioni, ma non avevamo né il tempo nè il budget per realizzare interi ambienti 3D," ha spiegato Avitabile nel presentare una galleria di esempi di fondali realizzati per la serie. "Ecco quindi che ci siamo affidati a matte painting 2D che abbiamo poi ancorato digitalmente tramite dei sistemi di tracking". I matte painting, per chi non lo sapesse, sono immagini realizzate dagli artisti dei VFX utilizzando tecniche miste (fotocomposizioni e illustrazioni digitali) e applicate sullo sfondo di alcune scene. In questo modo, vengono realizzate sul set solo gli elementi con cui gli attori devono interagire, lasciando al digitale il compito di "estendere" intere architetture, sostituire fondali o ricostruire ambientazioni. Nel cinema ormai si ricorre spesso alla costruzione di intere ambientazioni 3D, ma nel caso di Lost, il lavoro si è concentrato sull'utilizzo di illustrazioni digitali proiettate su geometrie  per seguire i movimenti di macchina. Avitabile ha mostrato diversi esempi realizzati lungo tutta la stagione grazie alla collaborazione del celeberrimo matte painter Rocco Gioffre. "L'intera nave Black Rock," continua Avitabile, "era un matte painting. Un'altra cosa che abbiamo aggiunto spesso era l'altra isola, che si vedeva a distanza quando i personaggi si trovavano sulla piaggia: erano matte lontani, quindi facili da inserire. Ma le estensioni dei set, come l'aeroplano, o la corte interna, che era stata costruita solo per metà negli studios alle Hawaii."

Lost faro

L'EPISODIO FINALE

L'episodio finale doveva essere la combinazione di sei anni di lavoro per la serie, ma è stata anche una esperienza totalmente inedita per gli artisti della Look, a causa della completa segretezza che circondava la puntata. "Ci hanno consegnato degli script scritti su fogli rossi, ciascuna delle pagine aveva il nostro nome stampato sopra, in modo da poter riconoscere il proprietario nel caso fossero pubblicate da qualcuno," ha raccontato Avitabile. "A volte incontravo un ex agente dell'FBI che mi chiedeva informazioni su come stavo lavorando."

Il finale ha richiesto il lavoro ininterrotto di 40 artisti della Look, che per tre settimane hanno post-prodotto e inserito gli effetti visivi. "Ecco la differenza tra cinema e televisione: questo episodio aveva più scene con effetti di alcuni film a cui ho lavorato, e avevamo meno di un mese a disposizione per lavorarci. E' quasi un miracolo che siamo riusciti a fare tutto, senza andare fuori budget"

Le sequenze più complesse erano ambientate nella caverna: Look ha dovuto ricostruire buona parte dell'ambientazione (solo parte della quale era stata fisicamente realizzata sul set). "Era la prima volta che vedevamo elementi fantasy nella serie. Lost è una serie ultrarealistica, dal punto di vista visivo, e in questa scena avevamo un elemento molto fantasy che doveva essere reso in maniera realistica": si tratta della luce che fuoriesce dall'acqua, e che Look ha inserito con un effetto di After Effects.

Avitabile ha concluso il suo intervento spiegando come lavorare per la televisione sia molto divertente, ma anche molto stancante, e preveda un dialogo continuo tra la produzione e la compagnia che realizza gli effetti visivi. Nei prossimi giorni vi proporremo l'intervista esclusiva che abbiamo realizzato con lui, e che entra nel dettaglio di questi aspetti...

lost caverna

Fonte: a cura di Andrea, Michele

Continua a leggere su BadTaste