Vent'anni di Tomb Raider: tutto quello che c'è da sapere su Lara Croft

Badgames.it vi porta indietro nel tempo alla scoperta della storia di Lara Croft e della serie Tomb Raider

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Quest'anno Lara Croft compie vent'anni, per l'esattezza il 25 ottobre, giorno in cui nel lontano 1996 uscì per la prima volta nei negozi Tomb Raider, su SEGA Saturn. Dopo la nostra Fotonotizia, dove selezionando dieci momenti topici vi abbiamo proposto un breve viaggio nel tempo, proviamo ad andare più a fondo per riscoprire la storia di un'icona del mondo videoludico e non solo, il cui carisma è tutt'altro che appannato ancora oggi.

Il fascino "british"

La sua storia inizia nel 1996, quando Core Design pubblicò Tomb Raider Featuring Lara Croft, un action adventure tridimensionale rivoluzionario per molti motivi. Quello tecnologico, prima di tutto, essendo all'avanguardia nel suo uso della grafica tridimensionale, capace di mostrare la potenza delle nuove console SEGA e Sony, così come dei PC e delle schede acceleratrici dell'epoca. Ma poi fu capace di catalizzare l'attenzione di un pubblico non giocante, grazie all'appeal della protagonista, che si faceva notare per le sue misure debordanti, ed affascinava col suo carisma. Una donna forte, protagonista della sua avventura, sola, senza bisogno di un uomo che la salvasse, qualcosa di praticamente unico per l'epoca.

[caption id="attachment_161364" align="aligncenter" width="600"]Tomb Raider (1996) Quei triangoli hanno turbato i sonni di moltissimi adolescenti![/caption]

Eppure inizialmente Toby Gard, creatore della serie, con il suo team di sei persone, aveva in mente un prodotto più canonico, con un classico "action hero" nel ruolo di protagonista. Durante lo sviluppo, però, il game designer inglese realizzò che un gameplay più orientato alla risoluzione di puzzle che all'azione vera e propria, ben si sposava con una protagonista donna. Chiamata prima Laura Cruz, dallo spirito più militare e spietato, dopo diverse iterazioni, nacque finalmente Lara Croft, una Indiana Jones in gonnella, intelligente, carismatica e squisitamente british. A farla notare dalle masse fu comunque sicuramente anche il suo notevole sex appeal, sprigionato da ogni poligono.

Tomb Raider vendette sette milioni di copie e si trasformò da progetto ambizioso a successo planetario in pochissimo tempo, apprezzato dai giocatori per le sue doti, e per quelle della protagonista! Ciò permise il diffondersi del fenomeno su media esterni al mondo dei videogiochi, popolando le copertine di decine di riviste. Sapevate che Lara Croft è il personaggio con più apparizioni in prima pagina di sempre? Non mancò un adattamento cinematografico, che arrivò nel 2001, con protagonista Angelina Jolie, seguito da un secondo capitolo. Entrambi esperimenti goffi e poco apprezzati dal pubblico, comunque, meglio far finta non siano mai esistiti.

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Uno dei momenti topici del primo Tomb Raider![/caption]

Nel frattempo Core Design nonostante l'abbandono di Toby Gard, che si sentiva troppo vincolato dalle imposizioni di Eidos, si mise al lavoro su un seguito, che uscì nel 1997. Tomb Raider II bissò i successi del predecessore, confermandone le indubbie qualità ludiche, e consacrando Lara Croft ad icona pop, comparendo persino sul palco degli U2 con proiezioni in computer grafica realizzate appositamente! Il secondo capitolo suggellò inoltre il rapporto tra la serie e la piattaforma Playstation, abbandonando da subito il SEGA Saturn, nonostante fosse stata la prima console ad ospitare Tomb Raider quando giunse sugli scaffali il 25 ottobre del 1996. Da allora, ogni capitolo della saga approderà su almeno una console Sony.

[caption id="attachment_161368" align="aligncenter" width="600"]Tomb Raider: The Angel of Darkness (2003) Tomb Raider: The Angel of Darkness, l'inizio della fine[/caption]

Già da Tomb Raider III, però, si cominciò ad accusare una certa stanchezza del brand, e Core Design con The Last Revelation, quarto capitolo per la serie, spremette fino all'ultima goccia le potenzialità della formula originale, nonché del suo motore grafico, ormai invecchiato oltremodo. Era tempo di fare tabula rasa e ricominciare da capo.

Un primo fallimentare reboot

Core Design si rimboccò così le maniche e iniziò un lavoro di profondo restyling della serie, progettando un capitolo mosso da un engine totalmente nuovo, capace di sfruttare la potenza di Playstation 2 e dei PC dell'epoca, con una trama più dark e matura. La lavorazione fu però molto travagliata, segnata da due rinvii. Quello che giunse sugli scaffali fu un lavoro segnato da tutte le problematiche di sviluppo, afflitto da molteplici bug e problemi al sistema di controllo che lo rendevano difficile da giocare, in totale antitesi con quanto aveva reso famosa la serie. Tomb Raider: The Angel of Darkness fu l'ultimo chiodo sulla bara di Core Design, che dovette rassegnarsi a cancellare i due seguiti previsti e ad abbandonare la propria creatura ad un altro team, mentre Eidos cercava di capire cosa farne.

Inizia una nuova era

Lara Croft non poteva morire così, e infatti il publisher si affidò ai talentuosi ragazzi di Crystal Dynamics, saliti alla ribalta grazie alla loro magistrale opera vampiresca Legacy of Kain. Il loro primo approccio alla serie, realizzato collaborando con Toby Gard stesso, si intitola Tomb Raider Legend e rappresentò un ottimo inizio. Non si volle stravolgere la formula originale, quanto piuttosto traghettarla nell'era moderna, realizzando un adventure denso di puzzle ed esplorazione, così come di scontri a fuoco e tanta azione. Il risultato è ben bilanciato, godibile, mosso da un motore grafico tridimensionale capace di sfruttare discretamente le piattaforme dell'epoca, uscendo a cavalla tra la sesta e l'ottava generazione di console, ovvero Xbox, Gamecube, Playstation 2 ed Xbox 360 (ma il gioco arrivò anche su PC, come tutti gli altri capitoli della saga).

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Lara Croft è il simbolo della donna forte e indipendente[/caption]

Solo un anno dopo, nel 2007, il team americano ha già pronto un altro titolo della serie, ma questa volta si tratta di un remake, Tomb Raider Anniversary. Crystal Dynamics si fa coraggio e rimaneggia il primo storico capitolo, realizzando uno dei giochi più apprezzati della serie, capace di prendere la campagna originale e ricostruirla da zero in chiave moderna. Il risultato è eccellente, un prodotto da manuale del remake perfetto.

Fu però con Tomb Raider Underworld che Crystal Dynamics mostrò decisamente i muscoli, sfruttando a dovere la potenza di calcolo delle nuove console Microsoft e Sony, Xbox 360 e Playstation 3, e realizzando un titolo davvero ben riuscito, forte di un level design da primi della classe. Le ambientazioni sono immense, ed i puzzle complessi ed articolati, proprio come piacciono ai fan della serie. E Lara Croft subì un serio restyle, sfoggiando il modello tridimensionale più dettagliato di sempre, splendido ed animato con grande abilità.

Il secondo reboot

Siamo nel 2009 e Eidos Interactive viene acquistata da Square Enix, che ottiene così i diritti su tutte le serie, Tomb Raider incluso ovviamente. La compagnia decide di commissionare a Crystal Dynamics un reboot della saga di Lara Croft, intitolato semplicemente Tomb Raider. Uscito nel 2013, questo nuovo inizio fu un successo di critica e pubblico. La componente narrativa guadagna maggiore spazio e l'azione viene resa estremamente più coreografica e moderna. Anche il gameplay subisce pesanti modifiche, allontanandosi dagli stilemi classici. I puzzle e l'esplorazione delle tombe vengono emarginati a ruolo di riempitivo, mentre il grosso dell'esperienza ludica vede il giocatore affiancare Lara Croft nella sua lotta per la sopravvivenza, imparando ad usare l'arco meglio implementato di sempre della storia del videogioco, ed impiegando tattiche stealth.

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Oggi Lara Croft è più bella che mai[/caption]

Arriviamo così ai giorni nostri, con Rise of the Tomb Raider, uscito in esclusiva temporale sulle piattaforme Microsoft, Xbox One prima e PC dopo. Un nuovo successo per Crystal Dynamics, davvero abile nel perfezionare la formula, andando al contempo a ripescare il piacere per l'esplorazione, incentivata da livelli ampissimi, densi di cose da scoprire. Tornando su Playstation 4 grazie all'edizione per il ventesimo anniversario, giunta nei negozi proprio in questi giorni, Square Enix celebra l'evento introducendo diversi contenuti nuovi, come il capitolo Legami di Sangue, che permette di tornare ad esplorare il Maniero Croft, e nuove skin che ci permettono di rigiocare l'avventura e le modalità alternativa nei panni della cubettosa Lara originale.

Lara Croft invade il mondo

La prolifica produzione ludica legata a Lara Croft ci ha regalato diversi spin-off, come gli ottimi action isometrici Lara Croft and the Guardian of Light e relativo seguito. È anche approdata su mobile, grazie agli adattamenti per Android e iOS dei primi due capitoli ed il divertente puzzle game Lara Croft GO, tra l'altro tutti super scontati in questi giorni. Se poi volete approfondire la vostra conoscenza della serie Tomb Raider, potete sempre recuperare i tre libri legati alla saga originale ed uno uscito nel 2013, che continua la storia raccontata nel reboot. Infine vi segnaliamo anche la serie a fumetti, realizzata da Top Cow, anch'essa divisa tra saga originale e nuova.

Quanta nostalgia, come faccio a recuperare tutta la serie?

Se è questo il vostro pensiero giunti alla fine del nostro speciale monografico, purtroppo non abbiamo molte buone notizie da darvi. Al momento l'unica piattaforma che ospita ogni capitolo della serie è infatti il PC, e tramite Steam potete acquistare l'intera collezione o recuperare i capitoli che vi siete persi, sin dal primissimo Tomb Raider, perfettamente funzionanti sui PC moderni, fortunatamente. Se invece siete giocatori console, avete meno fortuna. Su Playstation 3 ed Xbox 360 esiste una collezione contenente la prima trilogia realizzata da Crystal Dynamics, composta da Tomb Raider Legend, Anniversary e Underworld. Su Xbox One e Playstation 4, invece, potete partire solo dal reboot Tomb Raider, grazie all'ottima Definitive Edition, e continuare a divertirvi con Rise of the Tomb Raider. La speranza che esca una collezione contenente tutti i titoli originali c'è, ma il Natale si avvicina e Square Enix non ha annunciato ancora nulla, purtroppo.

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