VannoTuttiTroppoPiano: Sanlaville anticipa la strage di Charlie Hebdo e fa arrabbiare i cinesi

il disegnatore francese Michaël Sanlaville anticipa la strage di Charlie Hebdo con un fumetto pubblicato su Fluide Glacial

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sanlaville pinupOk, se fossi in Michaël Sanlaville mi incazzerei un po' per questo titolo (che non sono il solo ad avere utilizzato). Il fatto però è decisamente bizzarro e spiazzante.

Tre settimane prima dell'attentato alla redazione di Charlie Hebdo, Michaël Sanlaville, nuovo collaboratore della storica rivista di humor e satira Fluide Glacial, aveva già consegnato la sua storia breve per il numero che si apprestava ad andare in stampa il mese successivo.

Sanlaville, per chi non lo avesse mai sentito nominare, è un giovane disegnatore francese con un background d'animazione (come molti della sua generazione). Ha pubblicato tre volumi per Casterman: Hollywood Jan (con Bastien Vives), Rocher Rouge (con Eric Borg) e Le Fléau Vert. Fa parte anche del collettivo dell'Atelier Manjari fondato assieme a Bastien Vives, Balak ed altri giovani artisti e con questi ultimi due ha sviluppato negli ultimi anni il premiatissimo manga Last Man.

La storia in questione, pubblicata su Fluide Glacial 464, è composta da 6 pagine e racconta in chiave slapstick un attentato terroristico alla redazione di una rivista di fumetti. L'attentato è ad opera di un gruppo di guerriglieri cinesi che scambiano il protagonista (una caricatura dello stesso autore) per Tintin, lo sciolgono e distillano per iniettarlo nelle vene dei disegnatori cinesi e far si che la qualità dei loro fumetti superi quella dei francesi. Non vi spoilero il finale per chi lo volesse leggere.

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La comunità cinese non l'ha presa molto bene. Essere disegnati come i terroristi che fanno strage in una redazione, li ha fatti arrabbiare non poco. Bisogna precisare che i numeri di Fluide Glacial sono tematici e il tema di quel mese era appunto la Cina, con il titolo Il Pericolo Giallo. I cinesi si fatti sentire tramite il giornale vicino al Partito Comunista, Yan Lindingre, il direttore di Fluide Glacial si è limitato a rispondere dalla sua pagina Facebook.

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Insomma una serie di coincidenze sicuramente sfortunate. Da apprezzare a mio avviso, l'onestà intellettuale dimostrata da Fluide Glacial nel difendere comunque la storia e non ritirare le copie (che erano state stampate prima dell'attentato), a dimostrazione che le opere di fantasia devono poter continuare ad esistere a prescindere dal contesto storico.

Fluide Glacial è stata fondata nel 1975 da Gotlib, Alexis e Jacques Diamented. Ha resistito al tempo, alle defezioni dei suoi creatori e ai rimbalzi di vendita dei gruppi editoriali. Sembra che negli ultimi anni abbia avuto una buona ripresa affiancando agli autori storici, quelli delle ultime generazioni come Gossens, Larcenet e Sattuf o addirittura giovanissimi come appunto Sanlaville. Purtroppo agli occhi dei lettori stranieri, Fluide Glacial può risultare un tantino old-fashoned e con un tono spesso pecoreccio, che lo fa sembrare datato a dispetto della qualità dei contenuti.

È uscito da poco il numero celebrativo dei 40 anni che contiene un numero smisurato di autori e ospiti di qualità. Qualche nome: Gotlib, Goossens, Margerin, Arthur de Pins, Blutch, Sanlaville, Lewis Trondheim, Bastien Vives, Cabu, Charb, Wolinsky, Larcenet e Sattouf. Un numero che vale la pena sfogliare (potete acquistarlo in digitale tramite tablet) anche se non parlate il francese.

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