VannoTuttiTroppoPiano: Richard Thompson, la corrente nel tratto

In occasione dell'uscita del suo The Art Of, VannoTuttiTroppoPiano approfondisce il lavoro di Richard Thompson

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Quando Bill Watterson, dopo 17 anni di silenzio, è tornato a farsi vivo, lo ha fatto per dipingere un ritratto di Petey Otterloop, il protagonista di Cul de Sac. L'occasione era un'asta per la raccolta fondi da dare alla ricerca contro il Parkinson (tenuta dal Team Cul de Sac assieme al Team Fox, l'associazione di Michael J. Fox), malattia diagnosticata pochi anni fa al creatore di Petey, Richard Thompson. Ora, non è che Watterson partecipi a tutte le aste di beneficenza del mondo, se ha deciso quindi di rinunciare alla sua preziosa assenza dal mondo, lo ha fatto per rendere omaggio ad uno dei cartoonist più geniali di sempre, come lui insignito del più prestigioso premio dato ad un cartoonist, il Reuben Award.

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Il mese scorso è uscito The Art of Richard Thompson, una selezione dei suoi lavori dagli esordi ad oggi, che oltre alle strip comprende caricature, illustrazioni, bozzetti, tanti bozzetti e molte altre applicazioni di un tratto geniale partorito da una mente che lo è ancor di più. Tutto accompagnato da conversazioni tra Richard ed autori come Watterson, Glafiankians ed altri.

Per darvi una cifra di chi è Richard Thompson, della sua ironia unica e del suo modo di affrontare la vita, questo è un suo disegno fatto durante un'operazione sperimentale con dei cavi infilati nel cervello. Il primo senza corrente, il secondo con.

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(Il suo cervello "non in scala" che esclama "whee!")

Cul de Sac è la strip per cui Thompson è noto in tutto il mondo. Sebbene partorita molti anni prima, venne "sindacata", cioè acquistata e diffusa regolarmente dai quotidiani americani nel 2007, due anni dopo gli fu diagnosticata la malattia (non sarebbe il nostro mondo se non fosse così truce).

Thompson MapNel 2012 Thompson dichiara di non riuscire più a disegnare, prova a proseguire con l'aiuto di un'assistente ma le sue condizioni peggiorano molto in fretta, CdS finisce.

Io ho scoperto le avventure di Petey e Alice sulle pagine di Linus, pochi anni dopo aver letto Calvin e Hobbes. Forse a causa dell'abitudine a leggere le dissertazioni sui massimi sistemi della tigre ed il suo padrone, feci molta fatica a capire ed apprezzare da subito la strip di Thompson.

A 16 anni cercavo qualcosa di più cerebrale, con un umorismo più cinico, leggevo Monty, Get Fuzzy, The Far Side, Non Sequitur, cominciavo a capire che ci poteva essere più di un livello di lettura. Liberty Meedows e Zitts cominciavano a mostrare le loro crepe di banalità e nella mia ignoranza, anche Cul de Sac dava l'idea di essere troppo semplice. Grande errore.

La maggior parte delle gag di CdS è all'apparenza di una semplicità sbaragliante, molte altre sembravano non voler dire nulla oltre a presentare delle situazioni per quello che sono.

Come tutti i cartoonist sanno, non c'è cosa più difficile della semplicità.

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Oggi, dopo una ventina d'anni riesco a goderne appieno. Come dice Watterson nell'introduzione alla prima raccolta, "Cul de Sac diventa più divertente ogni volta che lo leggi" e "...trova il suo genuino fascino nello strambo apprezzamento dei piccoli eventi".

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Strambo è la parola che meglio descrive Thompson e la sua opera.

Nel suo tratto si possono ritrovare le influenze di molti autori come Quentin Blake, Ronald Searle, Ralph Steadman, Bill Watterson ed altri (qui la lista completa)

piehighCiò nonostante il suo disegno è sempre fresco ed originale. In CdS è meraviglioso vedere come in ogni strip i personaggi siano sempre differenti, Thompson è bravissimo a farli recitare o a fargli assumere delle pose attonite o riflessive che spesso generano un effetto comico anche senza testo. Le sporcature del tratto donano un'espressività sempre nuova, qualità ancora più palese nel suo lavoro di caricaturista ed illustratore.

Nel suo The Art Of è possibile trovare un sacco di bozzetti preparatori delle caricature, ognuno leggermente differente dall'altro. È incredibile come dietro ad uno stile così espressionista e apparentemente randomico si nasconda invece una ricerca certosina del disegno perfetto. Tra le caricature più celebri, quella che lo portó agli allori della cronaca a causa della sua diffusione virale (anche nelle varianti musicali), fu il poema in onore di George W. Bush "Make The Pie Higher", un estratto di diverse dichiarazioni del presidente, assemblate e leggermente modificate da Thompson per accentuare il lato goffo e grottesco dell'uomo.

Il lavoro di Richard Thompson è sempre stato percorso da corrente, una corrente piena di vita e di umorismo, a volte filosofico, a volte da 2 cent, a volte nero ma mai ineluttabile.

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Online è già possibile trovare The Art of Richard Thompson e The Complete Cul de Sac, se avete amici residenti in US approfittatene per ordinarne una copia autografata.

È anche possibile trovare la raccolta di Richard's Poor Almanac (che fa il verso al Poor Richard's Almanack di Benjamin Franklin), una serie di "almanacchi" strampalati pubblicati settimanalmente sul The Washington Post.

Qui trovate lo store dove è possibile acquistare poster, cartoline e magliette.

Il blog di Richard.

La sua pagina facebook.

Video del discorso tenuto al National Book Festival.

(Petey e Alice visti da me)

L'Omaggio a Richard Thompson‬ di Flaviano Armentaro

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