VannoTuttiTroppoPiano: L'Affaire des Affaires deve essere tradotto!

L'Affaire des Affaires un capolavoro di fumetto inchiesta da 700 pagine, inedito in Italia

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L'Affaire des Affaires (Clearstream) è un patrimonio dell'umanità che andrebbe tradotto in tutte le lingue. Per questo faccio un appello a tutti gli editori italiani perché si prodighino nell'impresa.

Capisco che tradurre, stampare e distribuire un volume da 704 pagine è difficile e rischioso ma la sua mole è anche uno dei suoi pregi. La versione integrale pubblicata da Dargaud nella sua veste da monolite nero e con la bellissima cover di Laurent Astier, è di grande eleganza.

Questo libro è un gioiello a cui vi potete affezionare e di cui difficilmente vi dimenticherete.

affaire

L'Affaire des Affaires racconta l'inchiesta portata avanti dal giornalista francese Denis Robert. Non solo, è il racconto della sua vita e di come sia stata stravolta dal polverone mediatico e politico che le sue scoperte hanno generato. É da poco uscito nelle sale francesi L'Enquête, film di Vincent Garenq tratto dall'opera di Robert.

AffaireDue parole su Denis Robert e su Clearstream. Robert, giornalista classe '58, ha lasciato il suo lavoro alla redazione di Le Monde (che in seguito gli farà guerra aperta) a causa della poca libertà d'espressione imposta dalla direzione e ha deciso di portare avanti le proprie inchieste pubblicando i risultati in numerosi saggi, romanzi e documentari. Da sempre interessato alla collusione tra politica e finanza e all'utilizzo dei paradisi fiscali, il boom del suo lavoro è arrivato con un primo libro Pendant Les "Affaires" Les Affaires Continuent.

Il caos mediatico (e giudiziario) invece ha avuto inizio con l'affare Clearstream (raccontato in Revelation$ e nel seguente La Boîte Noir). Clearstream è una società di intermediazione finanziaria con sede in Lussemburgo. Viene chiamata "la banca della banche" (o la banca DELLE banche PER le banche). Più che una banca Clearstream è una "camera di compensazione" cioè un ente terzo che si occupa delle transazioni e della regolazione di vendite e cessioni tra due parti. Le parti in questione sono banche e, generando molti dubbi e polemiche, anche multinazionali e singoli individui, questi ultimi spesso nascosti sotto nomi fittizi o prestanome. Clearstream (così come la sua contendente Euroclear) nel 2000 trattava 50 trilioni di euro e nelle sue casse conservava depositi per 9000 miliardi di euro.

Le ipotesi di riciclaggio di denaro si sprecano...

La fonte che ha permesso a Robert di aprire il vaso di pandora era Ernest Backes uno dei tre ex dirigenti principali, che oltre a svelare il funzionamento di Clearstream ha rivelato una mole imponente di conti nascosti (ai controlli giudiziari) e legati ad affari di dubbia legalità (traffico di armi, droga, legami con banche russe). In seguito si aggiunsero altre fonti, come il tecnico che rivelò l'utilizzo di due programmi di gestione paralleli, quello ordinario e quello utilizzato per le transazioni che sarebbero dovute sparire senza lasciare traccia.

L'inchiesta di Robert portò numerosi sconvolgimenti, dall'azzeramento della dirigenza dell'epoca di Clearstream alla modifica delle leggi che rendevano il Lussemburgo un vero e proprio paradiso fiscale impermeabile ai controlli internazionali. Robert fu anche l'artefice dell'Appello di Ginevra, un appello effettuato da un comitato di giudici internazionali, tra cui il nostro Gherardo Colombo, per la richiesta di uno spazio di controllo internazionale senza il quale è impossibile controllare i flussi di denaro.
L'italia ritorna spesso all'interno del libro, non solo la presenza di Colombo ma si parla anche di Banco Ambrosiano, Calvi, IOR e i conti aperti da Sarkozy presso la Banca di Sondrio, anche questi legati a Clearstream.

Il declino dell'inchiesta e i guai giudiziari per Robert arrivarono con Clearstream II, una seconda inchiesta che in realtà aveva poco a che fare con la società lussemburghese. Clearstream II fu un giro sporco di informazioni falsate, lettere anonime e giochi di potere tra diversi dirigenti di Eads (European Aeronautic Defence and Space Company) ma soprattutto una guerra tra il primo ministro francese De Villepin ed il futuro presidente Sarkozy.

affaire 3Forse proprio a causa di questa seconda inchiesta ed il coinvolgimento del mondo politico francese, la risonanza mediatica internazionale è venuta a mancare. È infatti difficile recuperare articoli o documenti che non siano in francese. Se volete documentarvi vi consiglio di limitarvi alle fonti "ufficiali", quando si parla di collusione finanziaria purtroppo Google ci propone una selva di siti complottisti che vi consiglio vivamente di evitare in quanto pieni di informazioni sbagliate.

Il reparto grafico di L'Affaire des Affaires è affidato a Laurent Astier. A Laurent andrebbe fatto un monumento: illustrare più di 700 pagine di inchiesta è un'impresa enorme ed il rischio di scadere nella didascalia è dietro l'angolo. Rischio pienamente scongiurato grazie alla bravura di queso artista che con il suo stile fresco e sciolto é riuscito a destreggiarsi tra il racconto della vita di Robert, le caricature del mondo politico e numerose pagine in cui la gabbia esplode (caso raro nell'editoria francese) per dare vita ad immagini evocative e molto potenti.

Insomma, questo libro s'ha da tradurre! L'inchiesta di Denis Robert ha portato alla luce il funzionamento di un sistema che riguarda tutti noi, il crimine finanziario su scale ampie come queste porta alla distruzione dell'economia di intere nazioni e alla povertà dei popoli. Come dice il p.m. Gherardo Colombo nel fumetto:

Le transazioni monetarie derivate da affari illeciti o meno hanno piena libertà di circolare in tutto il mondo, le istituzioni di controllo invece hanno libertà di movimento solo all'interno di ogni singola nazione, fin quando le barriere internazionali non cadranno, la corruzione non potrà essere combattuta.

L'Affaire des Affaires è un fumetto coinvolgente, un thriller tesissimo, una storia di vita appassionante, una lettura difficile da interrompere che vi terrà incollati dall'inizio alla fine. Denis Robert ha sacrificato una larga parte della sua vita e della vita della sua famiglia, alla ricerca della verità e per questo dobbiamo essergliene grati.

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