VannoTuttiTroppoPiano: Jem, da emblema commerciale a icona LGBT
Oggi VannoTuttiTroppoPiano di Flaviano Armentaro ci parla di Jem and the Holograms, Sophie Campbell e la libertà di genere nel fumetto odierno
L'autrice in questione è Sophie Campbell. Fino a poche settimane fa la conoscevamo come Ross Campbell, ed era un uomo.
Ho cominciato a seguire il suo lavoro su Glory, vecchia serie Image creata da Rob Liefeld che, così come Prophet, ha ricevuto un fortunato restyling ed è stata messa in mano a giovani autori.
Tutto mi aspettavo da questa serie, che nasce come un prodotto giocattolo sulla linea di Barbie, meno che una così grande libertà nel tratteggiare personaggi che non hanno nessun problema a manifestare la propria sessualità e forma fisica.
Nel fumetto infatti Kimber (la rossa delle Holograms) e Stormer (la blu delle Misfits) hanno una storia e nel corso della serie verranno annunciati altri personaggi LGBT.
Kelly Thompson (la scrittrice) e Sophie Campell sono riuscite a creare un universo molto vicino alla vita delle teenager, senza però patinarlo o riempirlo di stereotipi sulla bellezza o la moda.
Le protagoniste infatti riescono a mantenere un'anima rock, molto più che nella serie originale (e sicuramente più che nel prossimo film live action) e sono a proprio agio in qualsiasi forma fisica. Lo stile grafico di Campbell riesce ad essere incisivo ed originale, mantenendo alcune influenze del design anni '80 e ibridandosi con uno street style più moderno.
In termini grafici questa nuova serie di Jem è quello che Disney non è riuscita a fare con il suo Real Life (non nei temi, figurarsi...).
È quindi davvero entusiasmante che Sophie Campbell abbia scelto di fare il suo coming out proprio nel corso di realizzazione di Jem ed è altrettanto felice sapere che la IDW abbia scelto di supportare l'autrice ristampando tutti i precedenti fumetti che riportavano il nome Ross, con quello di Sophie.
L'arte e l'amore trionfano sempre!