VannoTuttiTroppoPiano: intervista a Christian Marra, fondatore di Passenger Press
In concomitanza con la campagna crowdfunding I Love Passenger Press, VannoTuttiTroppoPiano intervista il fondatore Christian Marra
Christian è davvero una persona e un artista fuori dagli schemi che un bel giorno ha deciso di immolare la sua vita e il suo tempo libero alla creazione di una realtà editoriale indipendente e alternativa. Dico "immolare" perché in anni in cui il fumetto è in crisi e vede chiudere e fallire molti editori, intraprendere una via anti-commerciale equivale a un suicidio. Nonostante questo Passenger Press è presente tutti gli anni a Lucca Comics dal 2007 e sempre con nuove pubblicazioni.
La passione di Christian per il fumetto traspare, oltre che dalla sua collezione contente diverse perle spesso poco conosciute, dalla cura editoriale che mette negli albi pubblicati. Molti dei volumi Passenger sono racchiusi in cofanetti (se non addirittura in triplici cofanetti, come Odissea Nera) o pubblicati in versioni deluxe a tiratura limitata, lo stesso si può dire degli artbook, delle stampe e dei portfolii, come l'ultima bellissima raccolta di stampe di Luca Conca, una delle scoperte Passenger.
Ciao Christian e benvenuto su BadComics.it. Puoi raccontarci in breve quando e come nasce l'impresa Passenger Press, come si è evoluta e quali sono state alcune delle tappe principali fino ad oggi?
Nel 2006, alla borsa del Fumetto di Milano, vidi una rivista antologica che ai miei occhi era una cosa nuova e non potei fare a meno di comprarla (il nome della rivista non ve lo dico, perchè poi negli anni ho conosciuto il creatore e dato che penso sia un pirla non voglio fargli pubblicità)....avevo da poco cominciato a lavorare in pubblicità come storyboard artist e proposi ad una casa di produzione di fare una rivista con storie scritte da registi di cinema. L'idea piacque ma poichè dopo un anno di gestazione non se ne fece nulla, allora decisi di produrla autonomamente e contattati tutti i registi e i disegnatori per dare vita al mio sogno. E così a Lucca Comics and Games 2007 vendetti 78 copie di The Passenger #0. The Passenger è il nome che scelsi poichè considero il lettore un passeggero che viaggia assieme a noi che creiamo le storie. Per me non è mai stato un businness, ma una sorta di grande passione che però coltivo con rigore, dedizione e credo anche una certa cura. Altrimenti non si spiegherebbe come mai molti professionisti affermati collaborino con me gratuitamente. Una tappa molto significativa (sia in positivo che in negativo) è stata quella di avere un socio con cui condividere la passione e le spese vive di stampa. Marco Andreoletti è stato importante per Passenger Press. Si è offerto di copartecipare e io per qualche anno ho avuto al mio fianco un bravissimo scrittore molto arguto nelle critiche e un designer atipico che ha condizionato anche i miei gusti. Ci siamo poi allontanati e credo che a conti fatti sia meglio così. Le collaborazioni possono nascere sotto i migliori auspici, e talvolta, anche se danno vita a cose interessanti, possono finire e non ripetersi. Con molti artisti la collaborazione invece dura da anni. Una di queste è quella con il mio grande amico Luca Conca, che oltre ad essere un bravissimo pittore, è anche un fenomenale disegnatore di fumetti. Mi piacerebbe che disegnasse più fumetti. Glielo ripeto sempre, ma bisogna vivere e il suo lavoro principale è la pittura. E' incredibile come molti artisti bravi come lui non riescano a trovare un lavoro ben retribuito presso una casa editrice seria e importante. Forse perchè quelle serie non esistono più. Forse perchè il nepotismo è ancora vivo e insito nel dna di certi professionisti più di quanto sia la meritocrazia. Negli anni, nonostante le vendite non mi permettano ancora di recuperare le spese vive, ho acquisito maggiore consapevolezza dei problemi VERI del fare fumetti e la stima di coloro che mi considerano un loro collega.
Gli autori Passenger, contando gli albi dei singoli e le antologie, sono innumerevoli, sia italiani che stranieri, sia esordienti che affermati. Di alcuni non avevo mai sentito parlare (ignoranza mia) e sono rimasto piacevolmente stupito nello scoprirli, ne cito due tremendamente bravi: l'italiano Luca Conca e il portoghese Jorge Coelho. Come scopri e selezioni gli autori con cui lavorare?
All'inizio, prima di Facebook, era tramite i blog ma soprattutto grazie alla piattaforma di Behance che contattavo gli artisti con cui collaborare. Behance non è una piattaforma fumettistica come tanti forum che ci sono ora. Vi si trovano più designer e artisti a tutto tondo, che cartoonist e disegnatori. Questo mi ha permesso di effettuare delle contaminazioni di genere che sono, senza falsa modestia, il mio surplus rispetto ad altre pubblicazioni indie che ho visto negli anni. Se c'è una cosa che odio è il finto intellettualismo che certe pubblicazioni cercano di propinarmi e che è presente in molti collettivi dei nostri giorni. E queste cose del mio carattere sono risapute, per questo motivo a molti appaio come uno burbero o incazzoso, solo perchè non riesco proprio a fingere se mi stai sul cazzo. Ma molti artisti, che poi mi hanno conosciuto anche dal vivo alle fiere, mi cercano e si propongono: sono quelli giovanissimi oppure quelli sconosciuti ma di talento che prediligo. Dato che la comunicazione, paradossalmente, al giorno d'oggi, è divenuta variegata e allo stesso tempo frammentaria, devo anche però cercare la collaborazione di nomi noti per dare visibilità a quelli che spero vadano avanti e si facciano una carriera. Con alcuni è successo, come Coelho di Lisbona, come Mattias Adolfsson di Stoccolma e come tanti altri italiani. Di autori "nostrani" davvero davvero bravi ce ne sono molti, oltre a Luca Conca permettimi di citare tre disegnatori (e non me ne vogliano gli scrittori e gli altri disegnatori) : Gaetano Matruglio, Francesco Iaquinta e la giovane Cecilia Lo Valvo.
Dal 2007 sempre presente a Lucca Comics assieme ai big dell'editoria, quest'anno presenterete una nuova antologia. Dopo Apocalipse Tarot e Racconti Indiani, arriva Amazzoni. Puoi raccontarci qual è il concept e quali saranno gli autori?
P.S. farò anche io la mia piccola particina. su A.T. ero in veste di disegnatore di uno dei tarocchi, qui sarò in veste di sceneggiatore di una delle storie, per i disegni di Laura Farina.
Amazzoni è il nuovo progetto collettivo che proporrò a Lucca quest'anno. Il concept è molto semplice: ho cercato una tematica mainstream da trattare con il mio gusto e il mio modo di fare fumetti: donne incazzate e tanti combattimenti, ma senza scendere nella facile e scontata scelta dell'erotismo e di quello che dagli anni 90 continuiamo a vedere sulle testate che hanno come protagoniste delle figure femminili. Alessandro Cremonesi, lottatore e campione mondiale di Sanda, si occupa della storia di cornice che racchiude 10 storie brevi + una, scritte e disegnate da 11 coppie diverse di autori, mentre Getano Matruglio (anche art-director e supervisore del volume, oltre che amico eccezionale) e Marianna Pescosta (altro talento da tenere d'occhio) disegneranno le pagine della cornice che racconta un frammento significativo della leggenda delle Amazzoni. Leggenda che ha voluto a priori lasciar fuori tutto quello che conosciamo di mitologico, classico e convenzionale che su queste guerriere abbiamo visto già raccontato in molte salse tante volte in passato. L'approccio è diverso, spero ^_^ e i character design ideati da Gaetano mostrano delle donne forti e molto spartane. E donna e femminile è tutto il volume, poichè come altra scelta di stile e contenuti ho chiesto che gli uomini non venissero mai rappresentati o tuttalpiù soltanto accennati.
La lista degli autori presenti è lunga e per quanto riguarda le illustrazioni ci sono molti nomi noti. Ecco la lista completa che si arricchirà mano a mano che mi arriveranno anche le pin-up che compongono il libro:
Alessandro Cremonesi scrittore e ai disegni Gaetano Matruglio, Marianna Pescosta e Giorgio Gualandris;
Flaviano Armentaro ai testi, Laura Farina ai disegni;
Valentina Marucci ai testi, Enrico Bettanin ai disegni;
Marco Scali ai testi, Loris De Marco ai disegni;
Paolo Maini ai testi, Greta Xella ai disegni;
Marco Febbrari ai testi, Gabriela Hamilton ai disegni;
Antonio Solinas ai testi, Lorenzo Palloni ai disegni;
Leonardo Valenti ai testi, Francesco Iaquinta ai disegni;
Lucio Perrimezzi ai testi, Simone Pace ai disegni;
Diego Cajelli ai testi, Cecilia Lo Valvo ai disegni;
Gigi Simenoni ai testi, Lazzaro Losurdo ai disegni;
più tante pin-up fatte da Emanuele Tenderini, Benjamin Marra, Cristina Mormile, Mattia Suroz, Marica Inoue, Letizia Iannaccone, Gloria Martinelli, Luisa Russo, Andrea Mozzato, Salvatore Pascarella, Pasquale Qualano, Francesco Gerbino, Alain Poncelet e tanti altri che ancora non hanno mandato la loro amazzone.
Infine merita un ringraziamento particolare l'autore che ci ha disegnato una copertina straordinaria: Carmine Di Giandomenico cui va il mio personale e sentito grazie di cuore!
Arriviamo al lancio del crowdfunding: come si comporrà la campagna?
Più che una campagna di crowdfunding tradizionale, questa campagna I LOVE PASSENGER PRESS, è simile a quella che i miei amici di Kleiner Flug hanno ideato e condotto su Eppela per far rinascere la defunta Double Shot. Sarà una sorta di FUORI TUTTO. Una specie di "garage sale" per vendere a prezzi davvero scontatissimi le vecchie ma non meno belle pubblicazioni Passenger, affiancandole a tre novità che proprongo per questo Indiegogo
1- Amazzoni in prevendita che solo con Indiegogo avrà abbinato un piccolo artbook con le pin-up di tutti gli artisti famosi e meno famosi che hanno participato ( cosa che poi aggiungerò in un aggiornamento nella campagna solo nel caso che le finanze raccolte lo permetteranno, e lo spero tanto ^_^)
2- Delicatessen di Antonio Proietto, la prima raccolta delle irriverenti vignette e illustrazioni di questo cinico autore che seguo da qualche anno su Fb. Antonio illustra in maniera davvero personale il male e le contraddizioni della società odierna, e tra i suoi fan c'è anche Mauro Biani che ci ha onorato con una vignetta inedita dedicata a Proietto e che farà da introduzione al volume. In omaggio la prima serie PINK di "Delicartoline" con tre cartoline sempre disegnate da Proietto.
3- Ultimo ma non meno importante, una serie di 20 serigrafie autografate di Riccardo Federici, tratte dal suo disegno "L'albero della vita" fatto per Racconti Indiani.
Insomma di roba bella e interessante ce n'è e se volete fare anche un regalo diverso spendendo non molto, potete cercare I LOVE PASSENGER PRESS su Indiegogo.
Uno dei motivi della mia collaborazione con Passenger, oltre alla tua amicizia, è la condivisione di un'idea di fumetto comune, mai ripetitivo e manieristico, pieno di ibridazioni e di influenze dove l'underground si unisce al pop e al fumetto tradizionale italiano. La continua sperimentazione a livello editoriale è una sfida molto rischiosa. Qual è il tuo resoconto di questi anni, la risposta del pubblico e le conclusioni che ne hai dedotto?
Come ho già detto, mi piace mescolare l'alto con il basso, qualunque cosa voglia dire questo ahahah, e mescolare stili, esperienze e formazioni, per un continuo scambio di feedback e anche di crescita. Conoscere vuol dire crescere. In questi anni ho conosciuto tantissime difficoltà. Fare un volume come Amazzoni comporta almeno 6-7 mesi di lavoro, che si finalizza concretamente poi in quattro giorni di fiera a Lucca Comics. La nostra principale e quasi unica vetrina. Serve aggiungere altro? La impietosa situazione fumettistica italiana, dominata da fenomeni youtuber che non sanno disegnare ma che hanno una grande presa sul pubblico, si spiega essenzialmente con la povertà culturale della stragrande maggioranza dei lettori giovani, soprattutto giovani, anche se una larga fetta di acquirenti è composta da un pubblico di over 25. Fare fumetti SOLO per vendere non è stato mai il mio scopo principale; fare fumetti belli, magari anche ignoranti, ma BELLI, si. E il bello non è soggettivo. Si vede e anche se Passenger Press non vende migliaia di copie, non vuol dire che le cose che propongo non siano valide. E anche il contrario. Un fumetto che vende molto non è sempre sinonimo di qualità. Nel marketing non sono un campione. Forse sono troppo "dinosauro" in questo. E mi estinguerò
Progetti che ti piacerebbe realizzare nei prossimi anni (risorse permettendo, ovviamente)?
Bhè, continuare sarebbe già una gran cosa, e per questo spero che il crowdfunding, più che per un mero fattore economico, funzioni per avere un maggiore riscontro di lettori e di appassionati. Delicatessen è in fase di stampa e già ho avuto parecchi riscontri e sono molto ottimista. Da fan ringrazio ancora Antonio Proietto che mi ha dato fiducia ed è entusiasta del mio modo di lavorare. Così come fiducia mi danno tutti gli artisti che continuano a collaborare a Passenger Press. Invece i progetti che vorrei pubblicare non te li dico, non perchè credo che qualcuno me li potrebbe soffiare (e lo dico senza montarmi la testa) ma solo per una questione di scaramanzia. Sai come si dice: non ci credo alla sfortuna ma ogni tanto è meglio tacere ^_^.
Consigliaci qualche bel fumetto recente dal tuo scaffale.
Sul mio sempre più instabile scaffale ci sono parecchie pubblicazioni indie o sconosciute, oltre ai libri di Magnus, Toth e Andreas ( con il grandissimo Wrightson).
Consiglio a voi lettori di comprare Cursed Pirate Girl di Jeremy Bastian, recentemente tradotto da Panini, ma se riuscite, procuratevi l'edizione in inglese di Archaia che è bellissima.
Poi altri due libri molto belli sono Prison Stories di Igor Hofbauer pubblicato dalla portoghese mmmnnnrrrg (il testo è in inglese) che ho distribuito molte volte in passato durante la fiera di Lucca Comics e Mome, una antologia di Fantagraphics con molti autori stranissimi. Vi direi pure di cercare le pubblicazioni Nobrow, pubblicazioni che in Italia ho portato per primo e che ora rappresentano uno degli editori indie più importanti sulla scena inglese e mondiale. Dovete essere curiosi e se verrete a Lucca, visitate anche la self area, che tra Incubo Alla Balena, Katlang e gli amici di Lucha Libre, continuano a proporre antologie che purtroppo in Italia non suscitano più l'interesse di un tempo. Le antologie sono palestre essenziali per i giovani artisti e sono contento che i piccoli gruppi di artisti da tutta Italia continuino a proporle e a crearne di nuove.
Grazie Christian. Se volete saperne di più su Passenger Press qui trovate la pagina Facebook.
(il mio tarocco del 2013 per il mazzo inserito in Apocalypse Tarot)