Uncharted 4: Fine di un ladro, le gioie della Modalità Sopravvivenza
Il nuovo aggiornamento di Uncharted 4: Fine di un ladro regala ai giocatori la Modalità Sopravvivenza. L'abbiamo provata per voi.
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Sono passati diversi mesi dal fatidico 16 maggio scorso, data di debutto nel nostro mercato dell’ultimo tassello delle avventure di Nathan Drake e lo ammettiamo candidamente: il numero di deathmatch affrontati non è affatto lievitato con il tempo. C’è stata la scorpacciata inziale, più che altro utile per farcene un’idea in vista della recensione, lo abbiamo mostrato ad amici curiosi di vederlo e provarlo, ci ha intrattenuto in qualche serata particolarmente solitaria. Pur riconoscendone l’oggettiva qualità, pur apprezzandone la relativa originalità rispetto alla concorrenza, garantita perlopiù dall’estremo atletismo degli avatar chiamati a fronteggiarsi, non è scattata alcuna scintilla, non siamo rimasti folgorati, né tanto meno abbiamo finto malanni, o ci siamo inventati catastrofi familiari, solo per avere la scusa di restare chiusi in casa per giocare sino a notte fonda.
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Verrebbe da bollarlo come un mero clone dell’Orda di Gears of War, lo è se si considera il gameplay di base, ma si farebbe un grosso torto al lavoro degli sviluppatori, alla cura e all’attenzione per i dettagli profusa in quest’appendice di Uncharted 4: Fine di un ladro.
[caption id="attachment_165798" align="aligncenter" width="600"] Naturalmente non mancano decine e decine di skin con cui personalizzare ogni arma. Ovviamente potrete acquistarle sia accumulando denaro virtuale, sia sacrificando parte dei vostri sudatissimi risparmi.[/caption]
La base fondante, il concept della modalità è quanto di più classico ci si possa immaginare. In scenari che cambiano con una certa regolarità, si tratterà di sopravvivere ai progressivi assalti dei nemici, cinquanta ondate per la precisione, eventualmente riaffrontabili a livelli di difficoltà crescenti. Là dove l’Orda di Gears of War 4 trovava nella possibilità di costruire nuove strutture difensive, come torrette e barriere, il suo principale discriminante, la Modalità Sopravvivenza si diverte a complicare ulteriormente le cose proponendo, spesso e volentieri, ulteriori incarichi e obiettivi da soddisfare sia per accumulare punteggio extra, sia per accedere al livello successivo. Non è una regola. Il più delle volte non sono previste ulteriori condizioni, dovrete semplicemente sopravvivere e collezionare un certo numero di uccisioni, ma potrebbe capitarvi di dover difendere un’area, raccogliere alcuni tesori, utilizzare solo un certo tipo di armi.
Ognuna di queste limitazioni e restrizione riesce realmente ad influenzare il corso della battaglia, costringendo continuamente a rivedere le proprie strategie, soprattutto se si vogliono accumulare punti esperienza con cui salire di livello. La componente platform, in certi casi, viene ulteriormente potenziata, rendendo la collaborazione tra utenti senza mezzi termini imprescindibile. Qualsiasi attacco a testa bassa viene punito, agire senza il supporto dei propri alleati, già dopo qualche ondata, diventa praticamente impossibile. Proprio grazie alle cocenti sconfitte, numerose e in serie, comincerete ad accorgervi e quindi ad apprezzare la profondità del gameplay della Modalità Sopravvivenza.
"La comunicazione con i compagni di squadra è fondamentale per coordinare ogni spostamento"La comunicazione con i compagni di squadra è fondamentale per coordinare ogni spostamento. La ritirata non è per forza il segno di un’inevitabile sconfitta, può essere una strategia efficace. Arrampicarsi e usare il rampino può permettere al team di ribaltare l’andamento dello scontro fiancheggiando, persino circondando l’esercito nemico. L’inferiorità numerica in cui verserete continuamente è schiacciante, fonte di infinita frustrazione se non svilupperete immediatamente un piglio tattico alla battaglia. Il tutto viene ulteriormente enfatizzato con l’apparizione dei boss di fine livello, pirati scheletro che, ovviamente, non rinunceranno al loro seguito di sgherri più o meno armati fino ai denti. In questi frangenti il ritmo si alza ulteriormente, rendendo ogni sparatoria quasi caotica, furiosa, estremamente adrenalinica. La fuga sarà spesso l’unica strategia possibile per ripararsi dai devastanti effetti di alcuni poteri magici sprigionati dai villain, rendendo ancor più vitale il sapersela cavare con salti e schivate.
Non manca, ovviamente, la solita sovrastruttura ruolistica a incitare i giocatori a dare il meglio di sé. Rispetto alla modalità competitiva già presente, la Modalità Sopravvivenza ha ulteriormente inspessito il grado di personalizzazione raggiungibile. Oltre alle centinaia di capi d’abbigliamento sbloccali per i tanti personaggi disponibili, dare forma al proprio equipaggiamento sarà un’operazione che richiederà più tempo di quanto potreste mai immaginare.
[caption id="attachment_165797" align="aligncenter" width="600"] Tra soldati corazzati ed altri che tenteranno di attaccarvi muovendosi alle vostre spalle, dovrete imparare a fronteggiare nel modo migliore ogni tipologia di nemico.[/caption]
Tanto per cominciare potrete selezionare una manciata di bonus passivi: da una maggior velocità di spostamento, sino al power-up per gli attacchi corpo a corpo, pur non essendo moltissimi riescono a influenzare lo stile di combattimento. Per ogni arma, inoltre, sono previsti ulteriori potenziamenti a mano a mano che si completano livelli, si ottengono speciali riconoscimenti e, in generale, la si utilizza durante le partite.
La Modalità Sopravvivenza ci ha positivamente stupiti. Non è la solita modalità orda che sfrutta un concept ormai inflazionato e abusato in qualsiasi salsa. Adatta magistralmente le già efficienti meccaniche del multiplayer competitivo di Uncharted 4: Fine di un ladro, complicando e approfondendo ulteriormente il gameplay con boss fight e missioni da completare.
Abbiamo pagato per DLC molto meno generosi di questo aggiornamento, assolutamente gratuito, già disponibile al download per il gioco di Naughty Dog. Frenetico, difficile al punto giusto e profondissimo, la Modalità Sopravvivenza vi costringerà a reinserire il disco di gioco di Uncharted 4: Fine di un ladro nelle vostre PlayStation 4. Magari nemmeno in questo caso si tratterà di amore a prima vista, un po’ come accadde con il multiplayer competitivo, ma il divertimento, soprattutto con gli amici giusti, è assolutamente garantito.