Un'attrice da scoprire
Oltre alle celebri Kate Winslet, Meryl Streep e Anne Hathaway, quest'anno si è fatta onore un'interprete pressoché sconosciuta, ma che rischia di estromettere qualche celebrità dall'Oscar. Si tratta di...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Almeno, fino a Frozen River, pellicola indipendente diretta dall'esordiente Courtney Hunt e decisamente uno dei prodotti non major più interessanti di quest'anno. Melissa Leo interpreta la protagonista, quella che con un pizzico di razzismo negli Stati Uniti verrebbe definita 'white trash', ossia una persona bianca con un salario misero e un'istruzione di basso livello. Nel caso specifico, anche con due figli da mantenere e un marito assente che non è certo quel che si può definire un pilastro della famiglia.
Per il resto, il film sfrutta bene i comprimari, tra cui soprattutto la donna indiana (interpretata da Misty Upham) e il figlio di lei (Charlie McDermott). In particolare, nonostante il poco tempo a disposizione, McDermott dà vita a un personaggio molto interessante e assolutamente non banale. Così come non è banale lo sguardo della regista su questa America poco conosciuta (almeno nel cinema mainstream), che all'inizio e alla fine si lancia in sguardi magnifici del panorama (e che magari avremmo visto volentieri anche durante la pellicola, girata in maniera più ordinaria anche se efficace). Certo, la storia è un po' programmatica e non è difficile capire dove andrà a parare. Ma la Hunt (anche sceneggiatrice) almeno trova una variazione intelligente a una direzione abbastanza scontata.
Insomma, con tanti prodotti indipendenti americani sopravvalutati, questo Frozen River è una piacevole scoperta. E dalla Leo, a questo punto, ci aspettiamo cose importanti nei prossimi anni...