In una galassia lontana lontana... - La sci-fi di Syfy

Dopo aver discusso del “procedurale simpa” di USA Network, restiamo nella grande famiglia NBCUniversal e parliamo di Syfy...

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Dopo aver discusso del “procedurale simpa” di USA Network, restiamo nella grande famiglia NBCUniversal e parliamo di Syfy, il noto basic cable channel votato alla fantascienza inizialmente conosciuto come Sci-Fi Channel.

Sci-Fi Channel nasce nel 1992 come joint venture fra Paramount Pictures e gli Universal Studios. Da principio il canale ospita i grandi classici di genere della Universal, da Dracula a Frankenstein, assieme alle repliche di serie cult come Night Gallery di Rod Serling e lo Star Trek originale. L’emittente si fa subito riconoscere e ricordare per essere l’unica, o comunque la più importante e diffusa, a focalizzarsi quasi esclusivamente su un unico genere: la fantascienza.
Lo sviluppo di produzioni originali parte solo qualche anno dopo. La prima serie tv del canale è la fallimentare Deepwater Black, adattamento di un'omonima trilogia letteraria e composta da un’unica stagione. Segue First Wave, confermata per 66 episodi ancor prima della messa in onda e poi cancellata per scarsi ascolti. Nel frattempo sul canale compaiono produzioni canadesi e non solo, come l’australiano Farscape. Tra i vari acquisti, Sci-fi Channel agguanta Sliders, serie cancellata dalla FOX dopo tre stagioni, e ne realizza nuovi episodi.
Tra le risorse di un certo valore per l’emittente non possiamo poi sottovalutare i diritti televisivi del wrestling.

Dieci anni dopo le sue prime trasmissioni, per Sci-Fi Channel arriva il punto di svolta. Nel 2002 il canale offre la miniserie in 10 episodi Taken prodotta da Steven Spielberg. La storia decennale di due famiglie coinvolte nel primo contatto alieno è ben accolta dal pubblico e dalla critica, tanto da portarsi a casa un Emmy.
Poi nel 2003 ecco l’unico grande capolavoro di Sci-Fi Channel. Il canale propone una miniserie in due parti, remake di una serie cult degli anni ’80.  Si tratta di Battlestar Galactica, che nella sua nuova incarnazione diventa una delle più magniloquenti opere di fantascienza mai apparse in televisione, capace di mischiare azione ed esistenzialismo, nell’incontro-scontro fra l’uomo e il divino. Alla miniserie seguiranno quattro intense e seguitissime stagioni. Sci-Fi Channel si impone così come voce riconosciuta nel panorama televisive, ottenendo conferme su conferme. Purtroppo dopo queste due notevoli prove, l’età d’oro giunge prematuramente al termine.

Nel 2009 il canale approfitta della conclusione di Battlestar Galactica, a cui deve gran parte della sua notorietà, per un rebranding che lo trasformerà in Syfy, azzardando il tentativo di emanciparsi da mero canale di fantascienza. Fallendo.
A oggi Syfy non ha ancora realizzato alcuna serie degna di nota, ma giusto qualche procedurale divertente e dimenticabile (Eureka, Warehouse 13), un paio di prodotti con grandi potenzialità e scarso successo (Caprica, Alphas) e una valanga di fantascienza con pessima CGI (Sanctuary, Defiance).

Insomma al momento possiamo solo immaginarcelo questo qualcosa di più grande.

Capolavori da recuperare: Battlestar Galactica

Cult di sempre: Taken, Farscape, Eureka, Warehouse 13, Caprica, Alphas, Being Human

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