Un video racconta la scienza che rende plausibile Superman

Come fa Superman a volare? Come fa a vedere attraverso i muri? Un simpatico video racconta la scienza che rende plausibile il supereroe

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Immaginiamo di poter esaminare scientificamente il corpo di Superman. Cosa troveremmo? Sotto l’aspetto di un ragazzo qualsiasi, Clark Kent nasconde la sua natura di alieno. È potentissimo, emette raggi dagli occhi, vede oltre le pareti, può sollevare pesi incredibili e… vola. Ma come si giustifica tutto questo dal punto di vista scientifico?

Il documentario Superman Returns | The Science of Superman, reso disponibile sul canale Warner Bros. Entertainment cerca di dare una risposta alle molte domande che mettono in crisi la plausibilità delle avventure dell’Uomo d’Acciaio. Sembra impossibile ma, apparentemente, c’è una spiegazione scientifica per tutto (o quasi).

Potete ammirare il simpatico documentario cliccando in cima all’articolo.

Certo, il bello della fantasia o, più nello specifico, dei fumetti e dei supereroi è racchiuso proprio in quel “super”. Quell' impossibilità e implausibilità che ci trasporta in un mondo diverso dal nostro, senza limiti.

È un fenomeno di epoca recente quello della plausibilità ad ogni costo. Una ricerca di realismo che spesso offusca lo sguardo di chi giudica i film tratte dai personaggi DC ancor più di quelli Marvel (meno attenti sotto questo aspetto). Nolan è il primo artefice di questa tendenza, ma anche il Joker di Todd Phillips ha dato una spinta nella stessa direzione.

Per fortuna il documentario dimostra che ci può essere anche del sano divertimento nel ricercare la plausibilità nelle avventure tratte dai fumetti. E allora ecco che scopriamo che le articolazioni di Superman sono diverse dalle nostre, altrimenti non potrebbero reggere lo sforzo della velocità a cui si muove.

La super forza, secondo tradizione, deriva dal confronto con una gravità diversa rispetto a quella di Krypton. Per Superman, e la sua massa muscolare, camminare sulla terra è come per gli astronauti andare sulla luna. Da qui ne discende una buffa conclusione: Clark Kent dovrebbe camminare nelle strade di Metropolis “rimbalzando” come Neil Armstrong sulla superficie lunare. Così non è, deduciamo che, essendo arrivato sulla terra da piccolo, si sia potuto abituare e plasmare il funzionamento del suo corpo sul nuovo pianeta.

Certo, cambiare la rotazione alla terra per riavvolgere il tempo, come nel film di Richard Donner, è fuori discussione. Volare però potrebbe non essere così impossibile! Sappiamo che inizialmente i suoi sono solo lunghi salti (come direbbe Buzz Lightyear: non vola, cade con stile) e successivamente si traducono in viaggi su lunghe gittate. Ma come fa? Forse è questione dell’acciaio presente nel suo nome. Con qualche alterazione del magnetismo potrebbe essere sollevato proprio dalla terra stessa. O forse è grazie a una nascosta capacità di generare gravitoni con il suo corpo, così dice la scienza.

Oltre a Lex Luthor, alla Kryptonite e allo stuolo di villain, Superman ha un altro nemico con cui fare i conti: le regole della fisica. Certo, molto spesso le supera, il più delle volte semplicemente le ignora ma, come mostrato nella celebre sequenza di Superman Returns non si può piegare troppo l’ala di un aereo che precipita senza romperla.

La plausibilità scientifica è spesso un limite ai racconti. Non leggeremmo storie di fantasia se volessimo una coerenza con il nostro mondo, non andremmo al cinema a vedere questo tipo di film se non volessimo un po’di escapismo. Ma il documentario chiude con una nota ottimista che ricorda molto l’entusiasmo dei fumetti più classici. Vedendo i progressi fatti dalla scienza appare chiaro come spesso le invenzioni siano talvolta vagamente ispirate da ciò che i grandi racconti hanno suggerito (più spesso viceversa). I raggi x, i tutori e le protesi meccaniche, i visori notturni ci possono rendere dei piccoli super uomini moderni. O, per lo meno, possono continuare a farci sognare. 

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