Un grande film visionario
Vecchio di due anni, è un film che probabilmente non uscirà mai da noi. Ma è una delle opere più visionarie e originali viste ultimamente, nonostante un budget limitatissimo. Si tratta di...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Ma di cosa parla questo film? E' una sorta di favola utopistica, che unisce una certa fantascienza realistica (stile Ai confini della realtà) con la grande tradizione sudamericana di scrittori fantasmagorici come Borges. La storia vede un malvagio Mr. Tv cercare di controllare la popolazione di una città a cui è già stata tolta (letteralmente) la voce. Per fortuna, ci sono i bambini che si oppongono. Le metafore sono chiarissime (il potere della televisione e in generale dei mass media, il cittadino senza voce, le dittature, tema ovviamente molto sentito in Argentina), ma senza risultare mai pesanti ed eccessive.
Come detto, il grande punto di forza del film è la capacità visionaria del suo regista, con una grande esperienza alle spalle come direttore della fotografia e autore di video musicali. L'idea generale più bella è l'espressività delle didascalie, che magicamente prendono vita e conferiscono peso all'azione, come per esempio le lancette dell'orologio. Ma di momenti visivamente meravigliosi il film è pieno, dalla macchina da scrivere iniziale al padre che sovrasta la figlia come un gigante. Si passa così da una pura poesia nel momento del volo a una scena assolutamente inquietante nel finale grazie alle scritte. E pazienza se gli effetti non sono sempre perfetti, anzi questo fornisce un tocco di poesia in più e una sensazione retro che ci sta benissimo.
A questo punto, dopo aver sentitamente ringraziato Empire per avermi fatto scoprire questo film, ci si chiede come mai un'opera del genere non sia passata a nessun Festival importante in una situazione prestigiosa. E soprattutto perché in Italia si preferiscano comprare pellicole sudamericane pseudofilosofiche (e quindi anche difficili da distribuire) piuttosto che prodotti potenzialmente di culto come questo. La Antena è insomma un film fuori dal mondo e dal tempo. Cosa che, a scanso di equivoci, è ovviamente un pregio...