Un film ammazzacast?

Dopo aver fatto incetta di Oscar, sembrava che gli attori di questa pellicola avrebbero continuato a collezionare trionfi. Eppure, da quel momento le loro carriere sono state fallimentari. Si tratta di...

Condividi

Rubrica a cura di ColinMckenzie



...American Beauty. Nel 2000, vinceva cinque Oscar (praticamente, tutti i più importanti, tranne miglior attrice protagonista), faceva pensare di aver trovato un genio in Sam Mendes (mah, insomma, col senno di poi...) e soprattutto di aver consacrato o fatto scoprire al mondo una serie di attori fenomenali e che avrebbero fatto la storia nei decenni successivi. Come spesso capita, le attese erano eccessive e sebbene il film continui ad essere notevole (anche se, rivisto successivamente, un po' furbetto), sul cast la delusione è forte.

In effetti, l'unico che ha veramente avuto successo in seguito, è stato Chris Cooper, che ha vinto l'Oscar per Il ladro di orchidee e ha partecipato a pellicole popolari come Io, me e Irene, Seabiscuit e The Bourne Ultimatum. Ma se guardiamo ai cinque protagonisti principali, siamo messi veramente male. Incominciamo dagli 'adulti'.

Kevin Spacey, grazie a questo film, vinse il suo secondo Oscar a soli 40 anni. Un futuro radioso lo aspettava. Evidentemente, non devono aver avvertito il suo agente, sperando che sia colpa sua per le scelte fatte da quel momento in poi. Un sogno per domani, The Shipping News e Beyond the Sea (quest'ultimo anche diretto) non sono soltanto stati dei flop al botteghino (cosa non sconvolgente per pellicole di un certo tipo), ma anche tra i film più massacrati dai critici in quegli anni. E neanche un filmone come Superman Returns è riuscito a risollevare la china, anzi ha dimostrato che gli impegni teatrali di questo attore (ormai da anni direttore dell'Old Vic di Londra) forse si riflettono su certe interpretazioni eccesive, come dimostra anche il recente 21 (che, almeno, è stato un successo al botteghino).

E Annette Bening? Beh, con American Beauty ha iniziato un conflitto involontario con Hilary Swank, che le 'ruberà' due statuette agli Oscar. In effetti, anche lei ha avuto la sua buona dose di insuccessi e prodotti non accolti benissimo, rappresentata da Da che pianeta vieni? (flop di proporzioni aliene) e Correndo con le forbici in mano. Being Julia le ha permesso di ottenere un'altra candidatura agli Oscar, ma non ha lasciato grandi tracce al botteghino. L'unico film che è andato bene è stato Open range - terra di confine, ma il protagonista era Kevin Costner. Peraltro, visto il numero esiguo di pellicole a cui ha partecipato negli ultimi dieci anni,  sembrerebbe che la Bening sia ormai più interessata alla famiglia che al lavoro.

Ma, forse, le sorprese negative peggiori sono arrivate dai giovani. Infatti, all'uscita di American Beauty, Thora Birch, Wes Bentley e Mena Suvari sembravano avere il mondo ai loro piedi, ma è stato solo un attimo fuggente. Iniziamo dalla Birch, che appariva come quella con le doti maggiori. Invece, a parte il decente thriller The Hole e il discreto film indipendente Ghost World, dobbiamo segnalare porcate come Dungeons & Dragons (forse, si era confusa con Il Signore degli Anelli), ma soprattutto film invisibili come Slingshot, Tainted Love e Dark Corners, che talvolta sembravano scelte alimentari più che artistiche. Per una che aveva iniziato da ragazzina con Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo, non proprio dieci anni fenomenali.

Ma anche Wes Bentley è stato una bella 'sola', come diremmo a Roma, considerando che tutti si sperticavano in paragoni notevoli. In realtà, Bentley è diventato per un certo periodo una garanzia, nel senso che, qualsiasi film lo scegliesse, crollava al botteghino. E' stato il caso de Le bianche tracce della vita, Soul survivors - Altre vite e Le quattro piume, pellicole massacrate da pubblico e critica. Nell'unico film di successo, Ghost Rider, ha invece un ruolo talmente idiota (a cui, peraltro, si dedica con impegno) da non poterlo certo usare come prova a favore della difesa. Infine, Mena Suvari. Qui forse ha pesato l'impatto iconico del poster, con lei ricoperta di petali di rosa, perché sulle capacità artistiche qualche dubbio lo si era avuto.  Qualcuno potrebbe tirar fuori la saga di American Pie, che però era iniziata prima che uscisse la pellicola di Sam Mendes. Per il resto, ditemi voi se avete visto le seguenti pellicole: American School, Le insolite sospette, D'Artagnan, Trauma (no, non quello di Dario Argento), Sonny (esordio alla regia di Nicolas Cage che ha incassato 30.000 dollari negli Stati Uniti... in totale!), Edmond, Caffeine e Factory Girl (per fortuna, abbiamo omesso altri 'successi' del genere). Le uniche pellicole che si sono salvate al botteghino sono state Beuaty Shop e Vizio di famiglia, ma ovviamente non era certo lei la protagonista che tirava la carretta.

Insomma, l'impressione è che se certe carriere si fossero interrotte nel 1999, non sarebbe stato un danno. A saperlo prima...

Discutiamone nel Forum Altro

Continua a leggere su BadTaste