Un ex sviluppatore Sony non vede un futuro roseo per Wii U

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Secondo questo programmatore, Wii U ha i giorni contati e non potrà essere salvato da Mario...

Super Mario 3D World aveva un compito fondamentale: risollevare le vendite di Wii U in tutto il globo. Il titolo è già uscito, ma Nintendo purtroppo non ha registrato le vendite sperate.

Questa notizia per Kenny Linder (ex sviluppatore Sony) significa solo una cosa: la prematura fine della next-gen Nintendo.
I suoi commenti, benchè decisamente duri, risultano senza dubbio interessanti. E' raro poter leggere l'opinione di uno sviluppatore senza il filtro edulcorante dell'addetto alle pubbliche relazioni. 
E' un affresco tanto cattivo quanto credibile e suggestivo.

Di seguito potete trovare le controverse affermazioni del programmatore, recuperate da VG 24/7 pochi secondi prima della cancellazione:

Rilasciare [Super Mario 3D World] il giorno del lancio di PS4 in Europa non è stato saggio. La cosa frustrante è che il titolo probabilmente era già pronto a ottobre. Penso che i negozi fisici e il mercato spingeranno Nintendo verso una precisa direzione, che a loro piaccia o meno. Senza dubbio rischiano di perdere spazio sugli scaffali, a questo punto.

I negozi avranno già quattro grandi console (PS3/4, Xbox 360/One) e 3DS/2DS da vendere, e sembra che Mario non aiuterà il povero Wii U a scamparla. Se viene tolto dagli scaffali, sarà finita. Nella mia mente malata credo ancora che Wii U non sarà in giro per il prossimo natale [...]. I giochi futuri verranno spostati o cancellati.

Rilasciare Mario di venerdì è stata davvero una mossa stupida, poteva uscire settimane prima. Mi domando se gli stessi giocatori che acquistano console Nintendo (in UK sono 150.000) siano gli stessi che acquistano PS4/ Xbox. Questo potrebbe spiegare le mancate vendite di questa settimana. Altrimenti dovrei pensare che a nessuno frega un *****.

Inoltre non ho visto nemmeno una pubblicità per Mario 3D World nella tv del Regno Unito, mentre le altre due console sono in onda tutto il tempo. Non sono riusciti a capire cosa vuole il mercato.

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