Twisters: cosa racconta del cinema di oggi la mancata intimità dei personaggi
Twisters manca di una scena che ci si sarebbe aspettati. Merito è di una nota di Steven Spielberg, ma si infiamma il dibattito
L’articolo che state per leggere contiene piccoli spoiler su Twisters.
Le statistiche raccontano che le scene di sesso, a partire dagli anni 2000, sono diminuite nei film del 40%. Il numero di film privi di contenuti sessuali è aumentato dal 20% annuo a circa il 50%, come scrivevamo qui. In parallelo un sondaggio della University of California ha rilevato che il 51% degli spettatori campione tra i 10 e i 24 anni preferirebbe vedere più storie che hanno, al centro, delle amicizie platoniche.
Nessun bacio in Twisters e il dibattito
L’affetto è inespresso, ma non è passato inosservato. Una scelta particolare per un blockbuster di questo tipo, per certi versi rivoluzionaria. O forse è solamente cauta? A sottolineare la cosa e aprire il dibattito è John Bucher, direttore della Joseph Campbell Foundation e consulente alla sceneggiatura di produzioni Paramount, HBO e A24.
Evitare la dimensione fisica del romanticismo è per lui un problema sia narrativo che culturale.
Questo riflette il nostro profondo conflitto con l'intimità in questo momento come cultura, al punto che la evitiamo del tutto perché è troppo complicata o disordinata. Quindi la stiamo semplicemente accantonando. La stiamo mettendo completamente da parte per non doverci confrontare con essa.
Michael Bronski, professore di studi mediatici ed ex critico di Gay Community News sostiene che l’omissione del bacio sarebbe risultata diversa se al centro ci fossero state due persone appartenenti alla comunità LGBTQ+.
Se avessi un film con una tematica queer o trans e non includessi il bacio, il pubblico queer sarebbe più indignato perché sembrerebbe una censura piuttosto che una scelta artistica.
L’idea è stata di Spielberg
In realtà la scena del bacio tra i due è stata effettivamente girata e successivamente scartata dal montaggio. L’idea è stata del produttore esecutivo Steven Spielberg che è stato parecchio vicino al regista Lee Isaac Chung. In una nota ha chiesto di rimuovere il momento tra i due, lasciandolo sottinteso per evitare di far cadere il film in un cliché. Tutti d’accordo, stando a quanto dicono, hanno seguito il consiglio.
L’assenza del bacio fa paradossalmente guadagnare una traiettoria diversa al personaggio di Daisy Edgar-Jones, il cui finale è l’auto affermazione di sé, una nuova percezione di ciò che è, e non solo l’aver guadagnato l’amore della vita.
Il bacio fuori scena (non ci sono dubbi su come andrà la storia tra Kate e Tyler e che un bacio ci sarà) sembra più figlio del tempo presente che di una scelta artistica. È il culmine di una ricerca di autenticità dei sentimenti che è facile prevedere verrà seguita da molti altri film. Già il mondo dei supereroi è spesso privo di rapporti fisici tra i personaggi, nonostante questi se le diano di santa ragione per tutto il tempo. È come se i narratori mainstream di oggi stessero cercando di ricostruire il valore emotivo di questi gesti. Un bacio assente, uno difficile da ottenere, possiede un valore scenico molto maggiore dei baci "obbligati" dai cliché di genere.
Steven Spielberg, attento osservatore delle mode e delle preferenze del pubblico, potrebbe con la sua nota aver dato una spinta decisiva in questa direzione: il bacio potrebbe riscoprirsi come un momento raro, da guadagnarsi e non scontato a fine film. Potrebbe continuare confinarsi nei generi più romantici, evitando di diventare un tema nell’azione e nell’avventura. Il tutto senza perdere però i flirt, le attrazioni e le seduzioni tra i protagonisti. E poi, magari, ritornerà alla grande nel cinema, con una nuova forza e con un'attenzione all'autenticità del sentimento che rappresenta.
Gli amori e il modo in cui questi si esprimo attraverso il corpo stanno cambiando sul grande schermo insieme al loro pubblico.
Fonte: Hollywood Reporter