Twin Peaks: l'astrologia, Lost e il gatto di Laura Palmer

Twin Peaks è una storia che può essere letta su più livelli, anche come lotta tra le forze del bene e del male, con l'anima di Laura Palmer al centro

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Stando a quanto riportato nel Diario segreto di Laura Palmer, scritto da Jennifer Lynch, a dodici anni la giovane aveva un gatto di nome Jupiter. La cosa di per sé non sarebbe di alcuna importanza, ma se ripensiamo al significato particolare di Giove e Saturno nella mitologia della serie – come analizzato in un articolo precedente – allora questa semplice coincidenza diventa qualcosa in più. Come è noto, la visione lynchana risente di una serie di fascinazioni esoteriche, astrologiche o legate alla cabala. Il modo in cui queste forze si svelano nel mondo e guidano le azioni dei protagonisti è tutt'altro che semplice da decifrare, ma i collegamenti sembrano moltiplicarsi ad ogni sguardo.

Facciamo un passo indietro. Abbiamo visto come, da un punto di vista astronomico, Giove e Saturno sono le colonne che aprono le porte della percezione, forse i due estremi entro i quali si trova il passaggio per un'altra dimensione, da cui provengono gli spiriti benevoli e malevoli. D'altra parte, il pianeta gigante e il pianeta degli anelli assumono anche un valore diverso se analizzati dal punto di vista astrologico. Giove – abbiamo già visto i legami con la Loggia Bianca – è tradizionalmente un pianeta legato ad un'interpretazione positiva ed espansiva: benessere, tempra morale, senso di giustizia. Saturno tendenzialmente è un pianeta legato invece alle costrizioni, alla disciplina, all'autorità, anche quella paterna (Leland/BOB).

Si può ampiamente dibattere se inquadrare o no Twin Peaks come un'allegoria della lotta tra il bene e il male, tra la luce e l'ombra. Ma il gioco di opposti e riflessi (specchi, bianco e nero, doppelganger) ci favorisce in questa interpretazione. Da questo punto di vista allora potremmo utilizzare come stampella il trattamento Lost a vicende di questo tipo. La serie della ABC, che ovviamente riprendeva moltissimo a sua volta da Twin Peaks, giocava essa stessa sul tema del doppio e del bene contro il male. Il bianco e il nero del backgammon, la luce dell'isola contro il fumo nero: è tutto già contenuto in uno dei primissimi scambi tra John Locke e Walt. In quel caso i numeri (4, 8, 15, 16, 23, 42) rappresentavano il modo in cui Jacob si manifestava nella vita dei suoi “prescelti”. In Twin Peaks potrebbe essere qualunque altra cosa, perfino il nome non tanto casuale di un gatto.

Ricordiamoci allora la scena all'interno della Loggia Bianca, sempre legata a Giove, in The Return – Part 8. Un globo di luce viene estratto dalla mente del Gigante, e qui dentro prende forma il volto di Laura. Ecco, secondo l'interpretazione seguita finora, questo è il modo in cui la Loggia Bianca si assume il compito di vegliare su Laura, di guidarne i passi verso un cammino retto. Il gatto Jupiter finì schiacciato da un ignoto automobilista, e di lì in avanti l'adolescenza di Laura fu un tormento dietro l'altro, un cammino di perdizione fino alla notte dell'omicidio. Insieme a quel gatto muore anche l'innocenza e la fanciullezza della protagonista. La tragedia di Laura può essere letta in molti modi. È la storia di una ragazza perduta, di un'infanzia strappata, ma è anche un gioco di simboli, di personaggi in bilico tra salvezza e perdizione.

“One more thing. You forgot something”

Laura è la salvatrice corrotta dal male, e Cooper ne seguirà i passi, finendo nonostante la sua purezza prigioniero della Loggia. Ma c'è un seguito alla storia, ed è quello viene narrato nella terza stagione di Twin Peaks. Cooper è il campione del bene tornato per trionfare. Un destino che per lui sembra essere stato scelto molto tempo fa, da quando nel finale di May the Giant Be With You tramite lo stesso Gigante emergeva un globo di luce dorata che entrava nella sua mente.

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