Troppi soldi e troppo tempo a disposizione rendono i giochi cattivi

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Secondo il senior producer Gearbox Sean Reardon, avere risorse illimitate nello sviluppo di un titolo può rivelarsi controproducente...

Spesso ci si immagina cosa accadrebbe se i pressanti limiti a cui sono sottoposti gli sviluppatori svanissero improvvisamente.
Come si comporterebbe una software house con un tempo e un budget illimitato? Inizierebbe a sfornare una killer application dopo l’altra?
 

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 Secondo Sean Reardon, senior producer alla Gearbox Software, la risposta è no. La mancanza assoluta di limiti non aiuterebbe la creatività, ma solo la pigrizia mentale:

Non mi fido di questa cosa del tempo illimitato. Come producer, penso che la cosa che crea la qualità sia concentrarsi sul tempo [a disposizione]

Se hai un tempo illimitato, non avrai alcun limite. I confini sono troppo poco definiti per me per fare qualcosa di creativo in quello spazio. Ho bisogno di qualcosa di concreto per essere creativo. Se avessimo tempo infinito, staremmo ancora perdendo tempo a prendere la decisione iniziale. Non ci sarebbe alcun gioco.

E’ naturale che Sean Reardon la pensi così riguardo ai tempi di sviluppo. Si ricorda in tal senso il mediocre risultato critico del Duke Nukem Forever di Gearbox, titolo rimasto per un periodo di tempo enorme in quella "palude" produttiva che viene definitiva development hell.
Ma cosa accadrebbe con risorse economiche illimitate? A un budget infinito può corrispondere un gioco infinitamente godibile? Secondo il producer, la risposta è sempre no:

Se avessi soldi infiniti, dove starebbe la mia passione? Se non ho limiti alla mia creatività, non ho nulla da fare. Non ho alcuna sfida. Non sto dicendo “Lavora per i soldi”, sto dicendo “Utilizza i soldi per risolvere sfide interessanti”

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