Trap: cos’è la geniale Operazione Flagship che ha ispirato il film di Shyamalan
Trap di M. Night Shyamalan è ispirato a una vera operazione sotto copertura chiamata Operazione Flagship che è entrata nella storia
C’è qualcosa che non quadra. Sin dal primo trailer di Trap, il nuovo film di M.Night Shyamalan, si è capito che le vie sono due: o la campagna marketing ha buttato via il colpo di scena del film o le sorprese saranno ancora molte. C’è un serial killer in giro, noto con il nome de “il macellaio”. Josh Hartnett interpreta Cooper, un padre che accompagna la figlia a un concerto. L’auditorium viene presto circondato da agenti. È una trappola organizzata per catturare il killer… ovvero Cooper stesso. Questo quello che sappiamo dal trailer. E non è poco.
L’Operazione Flagship fu una clamorosa operazione sotto copertura svoltasi il 15 dicembre 1985. Ad orchestrarla furono lo United States Marshals Service, un corpo di polizia federale degli Stati Uniti d’America, e il dipartimento della polizia metropolitana di Washington D.C. Il piano era tanto semplice, quanto efficace: la polizia conosceva gli indirizzi di circa 3.000 persone ricercate. Andare casa per casa comportava un alto rischio di trovarli armati. Le azioni di cattura avrebbero richiesto inoltre molto denaro. Il modo migliore per ottimizzare i costi e ridurre i rischi era attirare i bersagli in una trappola.
L’Operazione Flagship
La partita di NFL tra i Washington Redskins contro Cincinnati Bengals era sulla bocca di tutti nel 1985, un evento attesissimo. I biglietti erano introvabili. Si architettò così di inviare ai ricercati un invito alla partita con la scusa di aver vinto un finto concorso indetto da una società fittizia, la Flagship International Sports Television. Non solo: i fortunati tifosi erano invitati a ritirare i biglietti ad un brunch pre-partita al Washington Convention Center proprio la mattina del 15 dicembre. Lì avrebbero potuto partecipare ad un’ulteriore lotteria per vincere un carnet di 10 biglietti della stagione e un viaggio premio a New Orleans per vedere il Super Bowl. Una volta radunati, scattò l'operazione.
Dei 3.000 contattati 167 si presentarono. In 101 furono catturati.
Erano criminali di ogni tipo: c’era chi aveva rapinato la banca, chi aveva violentato, altri erano ricercati per furto con scasso o spaccio di droga.
I numeri della trappola
166 uomini furono impegnati nell’operazione. Si addestrarono per sei settimane. Fosse stata una rappresentazione teatrale si sarebbe parlato di una produzione con i controfiocchi: tutti avevano dei costumi da tifosi e un carattere da rispettare. Si era organizzata la scenografia con video delle squadre, rituali da tifoseria e così via. Per entrare nella parte si fecero tre prove costume; tutti i marchi e i sistemi di concorso erano inventati.
Ad aggiungere un sapore cinematografico ai fatti ci sono alcune easter egg. L’operazione aveva infatti una grande portata comunicativa. Fu raccontata poi come un successo del corpo di polizia, pensato in ogni dettaglio. Con un po’ di attenzione i ricercati avrebbero potuto subodorare la trappola, mentre la polizia si dava alla creatività. La Flagship International Sports Television aveva lo stesso acronimo del Fugitive Investigative Strike Team. Le lettere di invito erano firmate da Michael Detnaw (che al contrario si legge Wanted). Chi chiamava il numero di telefono per confermare la sua presenza veniva reindirizzato dall’operatore al collega Markus Cran (Narc al contrario). Si racconta che la musica di attesa della chiamata era I Fought the Law come ultima beffa.
Un'operazione eccentrica, ma funzionale
Il costo totale dell’Operazione Flagship fu molto vantaggioso. Ogni arresto costò poco più di 200 dollari in media, mentre normalmente venivano spesi più di 1.200 dollari per consegnare alla giustizia una sola persona. L’Operazione Flagship non fu l’unica operazione sotto copertura di questo tipo.
Una storia vera che offre un grandissimo spunto per una commedia grottesca e assurda. Ma, evidentemente, anche per un thriller dalle tinte hitchcockiane come promette di essere Trap. Resta solo da capire, guardandolo in sala, quanto Shyamalan abbia usato questi fatti per raccontare la sua storia. Sarà solo uno spunto di partenza o qualcosa di più?
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Fonte: Wikipedia