Topolino dimostra gli anni che ha? Ecco come è cambiato negli anni l'aspetto del topo più amato

Il 18 novembre 1928 Topolino (Mickey Mouse) faceva il suo esordio. Ripercorriamo come è cambiato l'aspetto del celebre personaggio Disney

Condividi

Topolino dimostra gli anni che ha? Ecco come è cambiato negli anni l'aspetto del topo più amato

Un cerchio grande al centro e altri due cerchi neri, posti in equilibrio in cima. Questa forma è probabilmente una delle più note dell’ultimo secolo. Così semplice, elegante e riconoscibile da essere un marchio, un profilo, una silhouette che racchiudono in sé il volto di uno uno. dei personaggi più iconici mai creati: Topolino. 

Mickey Mouse, come lo chiamano gli americani, l’abbiamo visto in tantissimi ruoli: cowboy, detective, cacciatore, maestro d’orchestra, assistente mago e chi più ne ha più ne metta. Topolino ha recentemente festeggiato l’anniversario del suo debutto sul grande schermo, avvenuto il 18 novembre 1928 con Steamboat Willie. Oggi questo profilo è riconoscibile da tutti, grandi e piccoli, ma non ha avuto sempre le stesse sembianze.

Per raccontare la storia di questi “tre cerchi”, bisogna risalire al 1920 quando dei giovani Walt Disney e Ub Iwerks stavano iniziando a esplorare le tecniche dell’animazione attraverso i primi cortometraggi sperimentali, tra cui Il Paese delle Meraviglie di Alice (Alice’s Wonderland) del 1923. Erano lavori pionieristici, che combinavano animazione e azione dal vivo, che attiravano l’attenzione delle produzioni, ma al contempo erano considerati troppo impegnativi e bizzarri per essere distribuiti. Eppure questo esperimenti servirono come "curriculum d’autore" per Walt e Ub e come fucina di idee.

Cosa c’entra tutto questo con Topolino? Semplice: il corto di Alice riuscì a fare breccia nella distributrice Margaret J. Winkler che stava perdendo i diritti di Felix il gatto e aveva urgente bisogno di rinnovare il suo parco di film e di personaggi. 

Topolino Oswald

Walt e Ub creano con lei, nel 1927, Oswald il coniglio fortunato. Le sue sembianze sono, appunto, quelle di un coniglio antropomorfo: le orecchie sono lunghe e appuntite, il viso è tondeggiante con un piccolo naso, come una piccola pallina, posto al centro del volto. Oswald indossa bretelle e pantaloncini e ha cinque dita nelle sue mani nere. 

Poor Papa è il primo cortometraggio realizzato. La storia e il character design non convincono però la Universal: il personaggio è basso e grassottello, ma è troppo anonimo e non riesce a distinguersi dagli altri personaggi in scena. Ub Iwerks lavora quindi sulle forme, ridisegna il personaggio e lo cambia gradualmente: vengono rinnovati i baffi, Oswald ringiovanisce e inizia a indossare i pantaloncini. Le orecchie vengono allungate e il corpo accorciato.

Il marito di Winkler, Charles Mintz, era riuscito a vendere con successo i diritti di sfruttamento di Oswald alla Universal. Ma i rapporti con Disney non erano idilliaci. Walt e Mintz si scontrano su tagli al budget e nuove condizioni contrattuali. Un conflitto che logora il loro rapporto portando Disney alla decisione di lasciare lo studio per lavorare su un personaggio nuovo, ideato con l'amico Iwerks.

I due avevano bisogno di un sostituto di Oswald che avesse però uno stile e una personalità originale. Ed è proprio qui che inizia il viaggio estetico di Mortimer Mouse, ehm, Mickey.

Topolino Steamboat_Willie

Se le orecchie sono lunghe… è un coniglio. Se sono corte è un topo

È questa la differenza principale, il tocco di genio e di sintesi del tratto, che differenzia i due personaggi: le orecchie. Inizialmente però le similitudini nel disegno dei due sono maggiori rispetto alle differenze. 

Il primo cortometraggio con Topolino, arrivato però in sala dopo Steamboat Willie, fu L’aereo impazzito. In questa versione gli occhi occupano gran parte del volto, egli ha una lunga coda e il naso allungato. Vediamo anche Minni, a lui molto simile se non per qualche tratto femminile come le sopracciglia all’insù.

Topolino aereo

Nel giro di poco Topolino si trasforma. Da un cortometraggio all’altro le sue sembianze assumono piccole differenze che ne cambiano però in maniera significativa la fisionomia. Nel secondo cortometraggio, Topolino gaucho, indossa le scarpe. Gli occhi, che prima erano due “bottoni” neri, diventano più grandi e ovali.

Nel 1929 in The Karnival Kid i suoi occhi cambiano ancora. Sono infatti disegnati con un piccolo taglio sulla sinistra (come una fetta di torta) e con un accenno di sopracciglia a delineare il contorno tra il bianco del viso e il nero della testa. In questo cortometraggio Topolino pronuncia le sue prime parole, regalando nuove animazioni ed estensioni alla bocca.

Perché Topolino ha i guanti?

Non c’è una risposta univoca, come sostenuto dall’animatore John Canemaker in un’intervista a Vox. La prima ragione è attribuibile alla pura e semplice comodità degli animatori dell’epoca. Le forme del cartoon si stavano modificando per ottimizzare i movimenti plastici e l’espressività e, nel contempo, rendere più semplice il processo del disegno. La forma rotonda permetteva un risparmio di tempo rispetto alla dettagliata articolazione rettangolare delle dita “realistiche”. Ma non è tutto: il bianco e nero delle prime pellicole metteva spesso in difficoltà gli animatori. Quando le dita si stringevano, o la mano si appoggiava sul busto, nero anch’esso, le forme si perdevano in una massa indistinta.

Topolino non ha avuto da sempre i guanti. La sua fisicità nei primi cortometraggi era ancora molto simile a Oswald il coniglio fortunato, senza guanti né scarpe. In Steamboat Willie, L’aereo impazzito e Topolino gaucho le sue mani sono scoperte. 

Topolino Opry House

Nel quinto cortometraggio, The Opry House c’è un cambio di costume a metà racconto. Topolino indossa i guanti, come un vero artista, per intrattenere gli spettatori del vaudeville.

Non li toglierà più.

Walt Disney ha raccontato così la scelta, mantenuta nelle opere successive:

Non volevamo che avesse zampe da topo perché doveva essere più umano. Così gli abbiamo messo i guanti. Cinque dita sembravano troppe su una figura così esile, così ne abbiamo tolta una. Era semplicemente un dito in meno da animare.

I guanti diventarono così, in poco tempo, una convenzione stilistica per i personaggi “non umani” che compiono azioni umane. Come Pinocchio, ad esempio, che li perde proprio quando diventa un bambino. 

I guanti venivano inoltre utilizzati nel minstrel show; sketch dei varietà in voga all'epoca, spesso interpretati da attori bianchi con il volto dipinto di nero. Un’estetica fortemente richiamata anche da Mickey Mouse in The Opry House.

I bottoni sui pantaloni di Topolino sono invece una caratteristica del personaggio sin dagli inizi. Non solo danno continuità alle forme tondeggianti del resto del corpo, ma permettono agli animatori di accentuare i movimenti elastici del bacino. La forma rotonda si allunga e si comprime, diventa ovale o quadrata, accentuando l’aspetto cartoonesco. 

Nel 1935 Topolino indossa gli abiti del maestro d’orchestra nel corto a colori Fanfara. In Topolino giardiniere i guanti assumono per la prima volta un colore tendente all' ocra. I colori scelti sono quelli che caratterizzeranno Topolino negli anni a venire: il rosso e l’oro. Il viso è invece bianco, le scarpe tonde e gialle. 

L'arrivo di Fred Moore negli studi Disney fu l'inizio di una nuova rivoluzione. Egli lavora sulle basi, dà una rispolverata moderna e cambia il design del personaggio nel cortometraggio Festa a sorpresa per Topolino, del 1939. Il tocco di Moore si conserverà nelle versioni che seguono, restando uno dei tratti che più ne definiscono l'estetica.

Topolino

Cosa cambia per Topolino? Tutto, o quasi.

Il corpo assume una forma a pera, con le spalle strette e la pancia tondeggiante. I guanti ritornano bianchi, ma la pelle si colora di una tinta rosa che va a sostituire il bianco. Gli occhi sono definiti da sue sfere: una ovale e una tonda, piccola, a simboleggiare la pupilla e l’iride. Il naso si arrotonda leggermente. Questi cambi rendono il personaggio più plastico e agile aumentandone la gamma espressiva. 

Topolino si conservò più o meno uguale per tutti gli anni che seguirono.

Gradualmente diventa leggermente più spigoloso, guadagnando per un breve periodo orecchie che cambiano forma in base alla prospettiva. Gli vengono disegnate nel 1952 piccole sopracciglia. Ma sono cambiamenti tutto sommato di poco conto rispetto a quello operato da Moore.

Nel 1983 Canto di Natale di Topolino dà un aggiornamento al personaggio e al suo look. Le sopracciglia vengono rimosse e si torna ad un design più rotondo e simile a quello degli anni ‘40. 

Topolino

I cambiamenti saranno pochi negli anni successivi, qualche aggiustamento di altezza, qualche cambio nei bottoni, ma l'ultima grande rivoluzione arriverà a partire dal 2004, quando viene ripensato in tre dimensioni grazie a Topolino: Strepitoso Natale! e nella successiva serie La casa di Topolino.

Mickey Mouse ha dovuto adattarsi a tutti i nuovi media in cui è stato trasposto, tra cui i videogiochi come nel celebre restyling di Kingdom Hearts. Solo di recente Topolino è tornato a un look che ricorda quello delle origini, con il corpo più piccolo e gli occhi con il “taglio” bianco.

Una cosa è certa: l’essenza della forma di Topolino non è mai veramente cambiata, restando fedele alla visione di Walt e Ub. Nonostante le numerose modifiche nel corso degli anni il personaggio non ha mai perso la sua riconoscibilità al colpo d’occhio. Tre cerchi uniti tra di loro: più di una forma, più di un’ombra, e molto più di un semplice viso.

Fonti: Time,  DisneyFandom, Vox, Fastpass Facts

Continua a leggere su BadTaste