Top Gun è ancora un grande manuale di montaggio per le riprese aeree

Top Gun continua a volare alto: il film di Tony Scott è ancora un grande manuale di montaggio aereo da cui traggono ispirazione i registi moderni

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Con un’edizione 4K UHD fresca di arrivo sugli scaffali, un sequel imminente e una canzone (Take My Breath Away) ancora in radio, Top Gun - classe 1986 - continua a volare alto.

Il film diretto da Tony Scott, grazie anche a una fanbase silenziosa ma sempre presente e al rilancio della carriera di Tom Cruise sul piano dell'azione, si è meritato anche innumerevoli citazioni (una delle quali in Captain Marvel) e di diventare un piccolo punto di riferimento per i migliori registi action.

A differenza di molte altre operazioni di “recupero”, per Top Gun non c’è nostalgia, bensì un’eredità ancora attuale nel cinema che fa del movimento la sua parola.

Visto oggi il film si mostra per quello che è: un prodotto perfetto per intercettare un pubblico vastissimo. A ben guardare è fondamentalmente un film romantico ambientato in un contesto sportivo. Ma la reazione chimica tra questi due generi ha restituito un Buddy Movie d’azione, caratteristica per cui viene ricordato a distanza di anni. Merito di Scott, abile compositore per immagini, e… dei caccia.

Con un budget risicato di 14 milioni di dollari (ne incassò più di 300 milioni) il film trova i suoi money shot, la principale leva di attrazione degli incassi, nelle riprese aree. Devono essere veloci, spettacolari e chiare. Un compito impossibile (o quasi).

Ecco come Scott ha ottenuto un tale successo.

Il montaggio cinematografico è da sempre basato sulla creazione di rapporti tra forme e spazi. Un personaggio che corre da sinistra a destra dovrà seguire la stessa traiettoria anche nell’inquadratura successiva per dare un senso di continuità (andasse da destra a sinistra darebbe l’impressione di tornare indietro). Un albero in un prato è un elemento di scena che può diventare essenziale punto di riferimento geografico nello spazio.

La distanza tra elementi di scena può essere modificata dalle lenti, che schiacciano o distanziano otticamente i personaggi. Avere chiara la distanza è essenziale per il coinvolgimento nelle scene in movimento. Ma come si può orientare lo sguardo, dare continuità all’azione, quando gli unici elementi nell’immagine sono i caccia e un cielo blu?

Il lavoro di Tony Scott e del montatore Chris Lebenzon è orientato alla chiarezza narrativa e al coinvolgimento, non alla frenesia.

Per mantenere alta l’attenzione serve, ovviamente, una posta in gioco. Ma non basta dire in sceneggiatura il rischio che si corre o l’importanza dei fatti narrati. Bisogna mostrarli. Ecco allora che le sequenze di volo in Top Gun seguono un’impostazione rigorosa: dentro e fuori, un primo piano del pilota all’interno del veivolo, e una ripresa esterna. La regola Azione-reazione, fatto-conseguenza, portata all’estremo.

Nell’action moderno si tende a tagliare molto sull’azione. Un pugno, uno stacco. Una caduta, uno stacco. In questo modo il ritmo interno (quello che vediamo nel film) coincide con quello del montaggio (creato dal film), è coinvolgente e chiaro.

Eppure è molto più difficile tagliare sull’azione dei caccia che, fondamentalmente, eseguono un solo movimento: volano. La macchina da presa aggira questo problema e cambia il paradigma. Raramente gli aerei vengono infatti inseriti nelle immagini da soli. La coppia di caccia diventa la misura attraverso cui l’occhio può valutare l’azione. Uno vola dritto, l’altro vira. I due movimenti sono in rapporto. Stacco.

Come si diceva, Scott non monta le immagini con frenesia, ma ne valorizza la chiarezza. I soggetti in volo sono sempre al centro, il movimento della macchina da presa li segue per mantenerli nell’inquadratura. L’effetto ottenuto è il movimento in parallasse che ha reso celebre Michael Bay:

Ma se il regista di Transformers usa questa tecnica per realizzare immagini spettacolari e dinamiche con soggetto sostanzialmente fermo, per Tony Scott più che una scelta è una necessità. Le nuvole sullo sfondo, le montagne, il mare, diventano con il “tracking shot” un punto nello spazio per l’occhio.

Sulla base del loro movimento sugli assi dell’immagine, noi possiamo intuire la velocità dei caccia al centro del frame (se isolati in uno sfondo neutro apparirebbero invece fermi).

La massima profondità di campo mantiene a fuoco tutti gli elementi sullo schermo, ma appiattisce le distanze. Il trucco è essenziale per permettere gli stunt più pericolosi mantenendo gli aerei a distanza, e dare invece, nel film, l’impressione di sfiorarsi.

Ma Scott e la troupe hanno dovuto affrontare un ultimo problema: la forma dei veivoli è infatti molto simile.

È impossibile riconoscere con chiarezza a chi appartengono. E se non sappiamo chi insegue e chi è inseguito è pressoché impossibile partecipare dell’azione. Qui intervengono gli attori. La produzione li ha addestrati, con una sessione intensiva di 4 giorni a rispondere alla gravità, alla pressione e ai movimenti in aria. Sono stati messi (spesso, non sempre) a bordo dei caccia con una cinepresa puntata sul loro volto. Alle battute degli attori è delegata la descrizione dell’azione. Gli obiettivi sono declamati, la posizione è rivelata dai movimenti della testa: se chi parla guarda a sinistra, ci aspettiamo che l’interlocutore stia volando in quella direzione.

In questo modo Tony Scott è riuscito a ottenere una lunga scarica di adrenalina puramente cinematografica, emotiva e irrazionale, ma realizzata con abilità registica. Un piccolo manuale di montaggio per l’azione “scritto” in un’epoca dove, senza la computer grafica e il fotorealismo, tutto era più difficile, tutto era più pratico.

***

Vi ricordiamo che Top Gun è uno dei quattro film che Universal Pictures Home Entertainment Italia ha appena lanciato in 4K Ultra HD con una steelbook da collezione.

INFORMAZIONI TECNICHE 4K – TOP GUN

Genere: Azione
Durata: 1 ora e 49 minuti ca.
Video: 2.40:1 Letterbox
Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Francese, Tedesco, Portoghese, Spagnolo, Russo Dolby Digital 5.1 Surround, Giapponese 2.0 Mono
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti, Cantonese, Mandarino, Ceco, Danese, Olandese, Finlandese, Francese, Tedesco, Giapponese, Coreano, Norvegese, Portoghese, Russo, Romeno, Spagnolo, Svedese, Thailandese
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