Top Gun - 30 anni fa usciva in Usa il capolavoro di Tony Scott con Tom Cruise

Il 16 maggio 1986 usciva nei cinema nordamericani Top Gun di Tony Scott, uno dei film simbolo della Formula Cruise. Sempre più amato e rivalutato nel tempo come tutta la carriera di Tony Scott

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Spoiler Alert
Top Guns

È il titolo dell'articolo che colpisce l'attenzione di un giovane ma non inesperto produttore di nome Jerry Bruckheimer. Lo pubblica a maggio del 1983 la rivista California. L'autore si chiama Ehud Yonay. Come vivono i piloti della scuola d'addestramento aeronautico Naval Air Station Miramar di San Diego? A Bruckheimer viene un colpo e contemporaneamente un'idea high concept che subito verbalizza all'amico collega Don Simpson con l'ormai mitico pitch: Star Wars On Earth. Bruckheimer "vede" davanti ai suoi occhi gli scontri tra i caccia rattoppati dell'Alleanza Ribelle e le astronavi imperiali riproposti sul Pianeta Terra con magari i nemici dell'Urss dentro ai loro MIG al posto dei piloti senza volto dell'Impero dentro i loro TIE fighter. D'altronde nel 1983 c'è la Guerra Fredda, Rocky Balboa è lungi dall'andare a far cambiare idea a un sacco di persone a Mosca durante il Natale di Rocky IV (1985) e perché, dunque, non mettere in scena, sulla Terra, qualche bel combattimento tra caccia F-14 Tomcats e MIG russi dopo aver descritto una scuola d'aviazione dove il nostro eroe farà un bel viaggetto esistenziale?

Formula Cruise

Il film, girato con l'aiuto non gratis di un'aviazione Usa che corregge lo script e mette a disposizione delle vere portaerei, diventa un fenomeno al botteghino lanciando come star il suo giovane protagonista Tom Cruise, arrivato al ruolo di Pete "Maverick" Mitchell dopo che la prima scelta Matthew Modine si era rifiutato di recitare in un film così militarista (non è un caso che vedremo Modine nel non troppo nazionalista Full Metal Jacket di Kubrick un anno dopo la distribuzione di Top Gun). Il regista proveniente dalla pubblicità, e dall'elegantissimo flop horror Miriam Si Sveglia A Mezzanotte (1983), Tony Scott realizza grandi sequenze di combattimenti in cielo mentre sulla Terra sembra capire perfettamente, pur essendo inglese, il racconto semplice pro-Usa che vogliono i due produttori Bruckheimer & Simpson. Alcuni chiamano questo tipo di racconto Americana, ovvero una narrazione positiva, di facile fruizione, patriottica e celebrativa del sogno nordamericano nonché della centralità in società della middle-class ("Noi facciamo film per l'Average Joe" diceva sempre con orgoglio Bruckheimer). Sono testi così costruiti sia Ritorno Al Futuro (qui però si beccano come fan anche post punk come Michel Gondry), che La Vita È Meravigliosa, fino ad arrivare, appunto, a Top Gun. Mentre fin dal primo weekend d'esordio è subito un grande successo, e mentre alcuni  critici Usa e quasi tutti quelli europei gridano al semplicismo cinematografico, negli Stati Uniti un certo Roger Ebert crea la sua celeberrima Formula Cruise, vero e proprio elenco di regole all'interno delle quali procede spedito il caccia bombardiere di un attore che prima di quel film aveva faticato a farsi passare per eroe marziale.

Ecco i punti:

  1. Cruise è un giovane uomo pieno di talento nelle cose che fa. Potrebbe essere il migliore fin dalla prima scena se il suo carattere impetuoso non lo mettesse ogni tanto nei guai (Top Gun: gli piace passare a due millimetri dalla Torre di Controllo quando pilota il suo caccia)

  2. Il Mentore è un vecchio con tanta esperienza e quindi in grado di captare la presenza di un Cruise nei paraggi anche a occhi chiusi. Lui ha fiducia nel ragazzo anche se quest'ultimo fa un sacco di cavolate per via del suo carattere impetuoso (Top Gun: il personaggio di Mike "Viper" Metcalf interpretato da Tom Skerrit)

  3. La Donna Superiore. Di solito più vecchia e più alta del personaggio Cruise. Lei aiuterà l'anima del ragazzo (anche il corpo, ci permettiamo di aggiungere rispetto al Maestro Ebert) mentre il Mentore si occupa di migliorarlo dal punto di vista tecnico. (Top Gun: Kelly McGillis, così improbabile come bambolona che stravede per Cruise anche per via del fatto che già all'epoca era un'omosessuale non dichiarata ma ben conosciuta a Hollywood)

  4. L'Arena o meglio il campo d'azione dove Cruise mette alla prova i suoi talenti (Top Gun: la scuola d'élite dell'aeronautica Usa ovvero la NAS Miramar di San Diego).

  5. L'Arcano o meglio tutto il sapere specialistico che il film ci comunicherà e che noi ci troveremo vogliosi di imparare. (Top Gun: "Base qui Ghostrider, chiedo autorizzazione per un volo radente!")

  6. Il Cammino ovvero un viaggio per conoscere i luoghi dove i migliori si sfidano (Top Gun: "Mi piacerebbe tanto silurarvi, ma in questo momento ho un altro problema più grosso. Devo mandare due di questa squadriglia alla base di Miramar. Io... io non posso, non voglio crederci... voi due, signori, andrete al Top Gun. Per 5 settimane volerete con i piloti migliori del mondo, voi eravate i numeri due, Cougar era il numero uno... Cougar ha rassegnato le dimissioni. Ora siete voi i numeri uno. Ma ricordate una cosa.... fate una stronzata, anche piccola, e vi ritroverete a pilotare un cargo pieno di merda di cavallo per il resto della vostra vita. Sono stato chiaro?")

  7. Il Proto-Nemico ovvero un cattivo che all'inizio del film mette alla prova il talento del personaggio Cruise. All'inizio del racconto il personaggio Cruise e il Proto-Nemico si odiano. Poi alla fine si amano (Top Gun: il personaggio di Tom "Iceman" Kazansky interpretato da Val Kilmer)

  8. L'Effettivo Nemico ovvero un cattivo che arriva alla fine e mette alla prova tutto ciò che il personaggio Cruise ha imparato dal film fino a quell'ultimo atto (Top Gun: ogni pilota russo senza volto che guida un MIG).

Need For Speed

"Sento il bisogno, il bisogno di velocità!" dice il Pete "Maverick" Mitchell di Top Gun. In inglese la battuta ha maggiore grazia: "I feel the need, the need for speed!". Diventerà un mantra quasi religioso per i nordamericani e verrà scelta sia dall'American Film Institute come una delle frasi più incisive del cinema Usa nonché come titolo di un videogame di successo a tema automobilistico poi diventato insuccesso cinematografico con Aaron Paul e Imogen Poots. Top Gun, altrettanto velocemente, entra da quel 16 maggio 1986 nell'immaginario collettivo di un Occidente molto più spensierato e filoamericano rispetto al presente. Anche in Italia film e colonna sonora spopolarono e anche in Italia, ebbene sì, tanti giovani uomini cominciarono ad andare in giro con delle improbabili spille attaccate alla giacche a vento come fa Maverick. Ci si divise nettamente come durante la muscolosa partita di beach volley del film: da una parte chi difendeva questo tipo di fabula americana perché risultato ben riuscito di un cinema escapista per maschietti Avarage Joe e dall'altra chi vedeva in Top Gun il diavolo hollywoodiano, patinato, superficiale e imperialista. Ancora più pericoloso perché... irresistibile.
Un esuberante Quentin Tarantino ancora con i capelli e grande fan fin dalla prima ora del cinema del compianto Tony Scott (collaborerà con il fratello di Ridley sia per Una Vita Al Massimo che per Allarme Rosso), si schierò tra i primi grazie alla sua brillante lettura gay dell'opera contenuta dentro Il Mio Amico Nel Tuo Letto (1994) di Rory Kelly in cui Tarantino è semplicemente esilarante come esagitato esegeta del film durante un party.
Jim Abrahams, ex Zaz, realizzerà nel 1991 la fortunata parodia al box office Hot Shots! con Charlie Sheen e la nostra supersexy Valeria Golino.

Need For Sequel?

"Just got back from a weekend in New Orleans to see my old friend @TomCruise and discuss a little Top Gun 2".
Così twittava Jerry Bruckheimer il 27 gennaio di quest'anno prima di postare una foto abbracciato a Tom Cruise per sancire l'inizio di un possibile nuovo Top Gun. Lo vedremo mai questo sequel? Ce n'è veramente bisogno? Riuscirebbero i due veterani di Hollywood a replicare il ruspante fascino dell'originale?
In attesa di conoscere tutte le risposte... non ci resta che augurare buon anniversario a questo sempre più amato cult movie generazionale.

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