Tomb Raider, cosa rende Lara Croft un personaggio iconico

A pochi giorni dall'uscita di Tomb Raider, riflettiamo su cosa Lara Croft un personaggio così iconico

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Personaggio iconico per antonomasia, Lara Croft è certamente tra i volti più apprezzati e rinomati quando si parla di avventura. La sua fama trascende i confini del mondo videoludico, diventando sin dal suo esordio un fenomeno culturale a tutto tondo, un’eroina entrata facilmente nell’immaginario persino di chi non è solito sollazzarsi con un pad ben stretto tra le mani.

Amata dal pubblico maschile anche per il suo ammaliante aspetto, apprezzata dalle donne, che l’hanno innalzata a simbolo del femminismo, sottolineandone il suo essere indipendente ed emancipata, è a tutti gli effetti il primo personaggio tratto dai videogiochi, ideato e indirizzato ad esclusivo appannaggio di un pubblico maturo, che ha avuto un successo tale da contribuire a cambiare la percezione dell’opinione pubblica sul medium videoludico.

A pochi giorni dall’uscita nelle sale cinematografiche di Tomb Raider, reboot targato Warner Bros. con protagonista l’affascinante Alicia Vikander, ci sembra doveroso compiere con voi un piccolo viaggio, temporale e non, alla ricerca di ciò che ha reso immortale la bella archeologa agli occhi di chi la conosce approfonditamente, tramite i videogiochi e i film, ma anche tra coloro che ne hanno solo sentito parlare sommariamente.

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Il nuovo film, diretto da Roar Uthaug su una sceneggiatura di Geneva Robertson-Dworet, uscirà il 15 marzo 2018 in Italia e sarà prodotto dalla MGM, dalla Warner Bros e dalla GK Films.

Questa la sinossi ufficiale:

Lara Croft è la figlia fiera ed indipendente di un eccentrico avventuriero, scomparso quando lei era ancora in tenera età. Divenuta una giovane donna di 21 anni, priva di qualsiasi obiettivo o scopo reale, Lara gira per le caotiche strade alla moda di East London lavorando come corriere in bicicletta, riuscendo a malapena a guadagnare i soldi per l’affitto e frequentando i corsi del college, arrivando quasi sempre in ritardo. Determinata nel trovare la sua strada, si rifiuta di assumere il comando dell’impero globale del padre, così come rifiuta fermamente l’idea che lui sia veramente scomparso. Consigliata ad affrontare gli avvenimenti e ad andare avanti dopo sette anni senza di lui, neanche Lara riesce a capire cosa la guidi a risolvere finalmente il mistero della sua morte. Schierandosi esplicitamente contro l’ultimo desiderio del padre, Lara si lascia tutto alle spalle alla ricerca della sua ultima destinazione nota: una tomba leggendaria nascosta su un’isola mitologica, che potrebbe trovarsi al largo delle coste del Giappone. Ma la sua non sarà una missione facile; solo raggiungere l’isola si rivelerà estremamente pericoloso. Improvvisamente, la posta in gioco per Lara sarà talmente alta, che – contro ogni probabilità ed armata solo della sua raffinata intelligenza, della sua fede cieca e della sua innata testardaggine – dovrà imparare a spingersi oltre i propri limiti, nel suo viaggio verso l’ignoto. Se sopravvivesse a questa pericolosa avventura, potrebbe realmente capire chi sia e conquistando il nome di Tomb Raider.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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