Tini - La Nuova vita di Violetta, il resoconto della conferenza stampa con Martina Stoessel!

Il resoconto della conferenza stampa con Martina Stoessel e il cast di Tini - La Nuova vita di Violetta

Critico e giornalista cinematografico


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Arrivano in grande formazioni tutti i protagonisti di Tini - La Nuova vita di Violetta, in Italia per promuovere il film e in particolare a Roma, presso l'Hotel Parco Dei Principi durante l'incontro con la stampa (e restate sintonizzati perché presto arriveranno anche i resoconti delle roundtable e, prossimamente, le interviste video).

Ci sono ovviamente Martina Stoessel, ma anche Jorge Blanco, Mercedes Lambre, Adrian Salzedo, Ridder van Koeten, Clara Alonso e i due italiani Pasquale di Nuzzo e Leonardo Cecchi. Tutti schierati davanti al poster che annuncia la svolta di Violetta, il film che fa da ponte tra la serie (ormai conclusa) e la nuova carriera da musicista di Tini, partita proprio in questi giorni con il primo Album.

E la prima domanda è proprio sul cambio di identità.

violetta

Perché Tini? Da dove viene questo nome? Nel film ci viene raccontata un’origine di fantasia ma la verità qual é?

MARTINA: È di fantasia ma non troppo, me l’ha dato mia madre anche nella vita vera. Quando ero appena nata a lei sembrava incredibile che qualcosa di così piccino come me potesse portare un nome così grande come Martina allora se ne uscì con Tini. Da quel momento io per la mia famiglia e per gli amici sono sempre stata Tini.

Qual è la cosa che avete preferito di prendere parte a questo film?

LEONARDO: La cosa migliore è stata lavorare con questi ragazzi, sono diventati una famiglia per me, ogni mattina mi svegliavo felice di stare vicino a persone che facevano di tutto per dare il loro meglio.

ADRIAN: Si è vero sono stati una famiglia, ma poi anche l’Italia e la Sicilia, dove abbiamo girato, è memorabile. Un ricordo che porterò sempre con me è una sera che non avevamo dove mangiare perché era tutto chiuso e una famiglia ha aperto il suo ristorante per noi.

CLARA: Il film ha superato le mie aspettative, una produzione hollywoodiana, il regista è stato fantastico e la troupe ci faceva sentire a casa.

RIDDER: Mi pare un sogno. Ho sempre ammirato la Disney quando ero piccolo e ne guardavo i film, poterne fare uno è stata un’occasione da sogno.

MARTINA: È stato bello lavorare ma anche girare per la promozione in Francia o Olanda. È stato il mio esordio al cinema e mi ha permesso di imparare tanto a livello personale e professionale.

Il film parla molto dei problemi di essere famosa e di come affrontarli. Tu nella tua vera vita hai mai avuto questi problemi? Momenti in cui desideri non essere famosa?

MARTINA: Essere famosa è una conseguenza del mio lavoro e mi piace perché mi permette di ricevere molto amore, dovunque andiamo vediamo ragazzi e ragazze con regali, lettere e cartelli, lo trovo incredibile e mi riempie il cuore. Credo che poter trasmettere un messaggio alla gente e che la gente lo riceva sia fantastico. Quel che la pellicola dice per me è che vediamo Violetta che si trova in una situazione di sconforto ma non se ne sta chiusa in una stanza a piangere le sue lacrime, come molti potrebbero avere la tentazione di fare, lei vuole capire cosa le succede e superare l’empasse. E ce la fa! È un messaggio di speranza che ti invoglia a lottare.

Hai mai pensato anche tu di mollare tutto come il personaggio del film? E hai un tuo posto in cui rifugiarti in queste situazioni?

MARTINA: Spesso mi sono chiesta cosa mi stia succedendo ma il tempo mi ha dato la risposta: è un processo, uno in cui continuo a trovare risposte e perfezionarmi per capire quel che voglio. E spero che quel che sto per dire vi sia chiaro, perché per me lo è: qualcuno mi chiedeva “Come fai a stare un giorno qui e uno lì? Sempre in giro per il mondo” ed è una cosa che mi sono chiesta anche io ma ho capito che è come con i bambini che conoscono 4 lingue dalla nascita, per loro non è una fatica, ci sono abituati. Anche io canto davanti a tante persone senza problemi perché mi viene spontaneo e naturale, mi ci diverto e non ne ho una piena consapevolezza.

Il mio rifugio comunque è casa mia con la mia famiglia. La mia famiglia viaggia sempre con me e sta sempre con me, io li esorto magari ad andare in giro da soli ma vogliono stare con me. A loro posso dire tutto ed essere me stessa sempre.

ADRIAN: Separare lavoro e vita privata è fondamentale. Io mi ritengo fortunato a riuscire a farlo con i miei amici.

CLARA: Per me amore e amicizia sono la cosa più importante per stare con i piedi per terra, ma ora che non vivo con la mia famiglia e non ho gli amici vicini, sono i luoghi in cui studio recitazione ad aiutarmi. Lì trovo persone come me con i miei stessi sogni, persone che mi possono capire e io posso imparare e crescere per fare cose più fighe.

MERCEDES: Anche io ho la mia ancora di salvezza nella famiglia ma soprattutto è il mio rapporto con Dio che mi aiuta a tenere i piedi per terra.

PASQUALE: Sono d’accordo con mercedes, chiudermi in camera e pregare è una cosa che faccio tutti i giorni, ma anche il volontariato che faccio mi consente di vedere le cose in maniera più concreta e reale

LEONARDO: Il posto in cui io stacco invece è il set, lì mi sento felice di quel che sono e sto diventando. Quando invece devo staccare dal set sicuramente è la mia famiglia che mi accoglie, non sarei io se non fosse per loro.

Una delle canzoni che canti nel film parla di come imparare a vivere, tu hai imparato?

MARTINA: Sto imparando e come tutti non smetterò fino al giorno della mia morte. Sto studiando modi e forme per vivere felice. A 19 anni non è che conosco il segreto della vita.

JORGE: Per me la canzone più bella che canto è il duetto, mentre l’altra rappresenta la storia del mio personaggio, che passa per un momento in cui sta realizzando il suo sogno professionale ma sta anche lasciando di lato quello personale e per me questo rappresenta un insegnamento personale, perché si impara sempre dagli altri.

Quale libro, film o canzone consigliereste al vostro migliore amico che vi chiedesse qualcosa che vi ha toccato profondamente?

ADRIAN: Un film che mi dà un esempio è Big fish, ti insegna a non smettere di sognare, non fare che un momento semplice sia solo semplice ma complesso e unico, tutta la grande storia dev’essere decorata come diceva Gandalf

LEONARDO: Io non mi emoziono facilmente davanti ai film ma Forrest Gump mi tocca sempre. In un film solo racconta tantissime cose e poi semplicemente non importa come si è o se si hanno delle difficoltà ma un passo alla volta si può arrivare in cima alla montagna

CLARA: Per me una canzone significativa è Imagine di John Lennon perché parla di poter immaginare un mondo migliore e avere la forza per cambiare le cose che non pensiamo possano essere cambiate e per capire che la felicità è nelle cose più piccole, e le cose più importanti della vita sono le relazioni tra persone e i rapporti.

PASQUALE: Un film che mi ha colpito e ho visto 3-4 volte è I passi dell’amore, se ci amassimo tutti il mondo sarebbe migliore

MERCEDES: Per me è il film Facing the giants, mi ha fatto piangere tantissimo

JORGE: Quel che ho capito io invece è che ti puoi sentire ispirato anche da niente in particolare. Devi saper ascoltare bene e osservare tutto. Apprendere tantissime cose. Un esempio comunque potrebbe essere Heal the world di Michael Jackson, è bellissima

MARTINA: L’altro giorno parlavo con papà dell’intelligenza e di dove ti permette di arrivare. Ma credo che quel significa oggi essere intelligente è cercare di essere felice, le più intelligenti sono le persone che cercano la felicità a prescindere dalle circostanze, chi non ha molti mezzi e riesce ad a essere felice è davvero intelligente.

RIDDER: Tutti insieme appassionatamente, è quello che mi ha ispirato a fare questo lavoro e poi anche High school musical e per i ragazzi di oggi forse lo sarà Tini, è bello che ci siano questi film che ti ispirano.

***

Violetta (Martina ‘Tini’ Stoessel) si trova di fronte a un bivio nella sua vita, sta tentando di trovare la sua voce interiore e seguire il proprio cammino. Quando una notizia sconvolgente la costringe a mettere in discussione tutto quello che conosce sulla vita e sull’amore, Violetta accetta un invito misterioso per viaggiare intorno al mondo alla ricerca di risposte.

Nel corso di una lunghissima estate in una città marittima italiana ricca di fascino e creatività, Violetta si imbarca in un viaggio alla scoperta di se stessa che darà vita a un risveglio artistico, musicale e personale. Mentre il suo passato, il suo presente e il suo futuro si scontrano, Violetta scoprirà la sua vera identità in un’emozionante storia di crescita che aprirà la strada a un nuovo ed entusiasmante futuro.

In Tini – La Nuova Vita di Violetta nascerà una nuova stella.

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