Thor: Love & Thunder, la decostruzione e la ricostruzione del Tonante da parte di Waititi

In occasione dell'uscita di Thor: Love & Thunder, ragioniamo insieme sulla versione del Tonante firmata da Taika Waititi

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Con l’ormai imminente arrivo di Thor: Love & Thunder nei cinema, i fan del Tonante stanno cominciando nuovamente a tremare. Quando nel 2017 uscì Thor: Ragnarok, il mondo intero rimase spiazzato dalla follia del film. Il tono epico della run a fumetti dalla quale era tratta la storia è stato completamente abbandonato, in favore di uno svolgersi degli eventi decisamente sopra le righe. Questa scelta ha convinto moltissimi spettatori, ma ha lasciato delusi anche altrettanti appassionati del personaggio della Casa delle Idee.

Eppure, per la prima volta, Thor: Ragnarok ci ha mostrato un figlio di Odino ben delineato, con uno stile chiaro e riconoscibile. Dopo il mediocre The Dark World (film che presenta giusto un paio di momenti interessanti) Taika Waititi ha deciso di fare piazza pulita di quello che rappresentava prima il personaggio all’interno del MCU. Ha decostruito il mito di Thor e lo ha ricreato da zero, scegliendo di giocare la carta dell'umorismo.

Una scelta sensata oppure un grande passo falso?

QUANDO IL TROPPO STROPPIA

In un’intervista a MTV News del luglio del 2017, Waititi ha dichiarato che l’80% di Thor: Ragnarok è stato improvvisato sul set. Il regista ha affermato di essersi spesso trovato dietro la cinepresa oppure a fianco degli attori e, in un momento di pura ispirazione, ha deciso quali battute far dire ai personaggi.

Ecco, questo è, secondo alcuni, il problema principale della terza pellicola dedicata al dio nordico. Da un punto di vista registico il film è ottimo, presentando anche dei momenti particolarmente riusciti, ma la pecca, secondo i detrattori, sono i dialoghi e la trama. Questo modo di lavorare ha infatti portato a un numero eccessivo di gag, spesso troppo demenziali, e alla pessima gestione di alcune situazioni. Situazioni come la morte degli amici di Thor e la conseguente indifferenza di quest’ultimo nei loro confronti. Tutto ciò è stato percepito come un vero peccato da parte del fandom.

La figura parzialmente aulica del personaggio costruita nei precedenti film della Marvel è stata inoltre completamente demolita. Da Ragnarok in poi Thor è protagonista di siparietti comici che poco si sposano con l'eroe visto nei fumetti. In base a quanto visto dal trailer si tratta di un “problema” che potremmo trovare anche nel quarto film, in uscita la prossima settimana. Mai come questa volta, però, ci troviamo di fronte al Thor di Schrodinger: riuscito e fallimentare allo stesso tempo fino a quando non “apriremo la scatola”.

PAURE E SPERANZE

Ebbene sì, ammettiamo la nostra curiosità nei confronti di Love & Thunder. Questo perché, a differenza di Ragnarok, ci troveremo di fronte a un film scritto veramente da Waititi (insieme a Jennifer Kaytin Robinson) e non a qualcosa di ideato al momento sul set. Le sceneggiature del regista neozelandese ci hanno mostrato le sue doti comiche (What We Do in the Shadows), ma anche la sua capacità di creare situazioni drammatiche (Jojo Rabbit). Questo si sposa alla perfezione con le recenti affermazioni di Chris Hemsworth, che ha evidenziato come nel film si rida molto, ma anche come si pianga altrettanto.

E qui arriviamo alle nostre paure. Gorr non è un personaggio comico e non può diventarlo. Non deve lasciarsi andare a battute demenziali e deve incutere timore reverenziale. Esattamente come la tematica del cancro di Jane non deve essere risolta con una gag, ma valorizzata dalla sceneggiatura. Non sappiamo se Waititi abbia preso questi elementi provenienti dall’immaginario di Thor e li abbia demoliti per crearne una propria versione. La verità, come già evidenziato, è che fino a quando non vedremo il film potremmo trovarci di fronte a tutto e al contrario di tutto.

LA FEDELTÀ AL PERSONAGGIO

Chi ha letto i fumetti della Marvel si sarà reso conto di quanto lo spirito delle avventure di Thor non sia stato rispettato in Ragnarok. Allo stesso tempo, però, è evidente come il suo folle regista si sia divertito a prendere in giro i fan e a farli soffrire, dandogli in pasto qualcosa di completamente differente dalle loro aspettative.

Recentemente Waititi ha fatto una comparsa anche al The Late Show di Stephen Colbert, dove ha rilasciato alcune dichiarazioni che calcano la mano proprio su questo suo modo di pensare. Il cineasta ha infatti ribadito di aver trattato il personaggio in modo molto fedele a quello della mitologia. L'idea stessa di una nave vichinga trainata nello spazio da due capre giganti proviene dal mito e dai fumetti, quindi non si tratta di sue personali esagerazioni. Waititi ha poi riportato come Loki, nei miti norreni, si trasformi persino in una femmina di cavallo, si accoppi con un serpente e partorisca un destriero a otto zampe. Una situazione che il regista ha commentato dicendo:

Perché non era in Avengers? Faremo una petizione, dobbiamo vedere Tom Hiddleston incinta di un cavallo!

Di fronte ad affermazioni come queste, non si può che rimanere affascinati da un uomo che, nella sua lucida follia, sembra avere una chiara idea verso la quale far dirigere il Tonante e tutto il suo cast di comprimari. Una direzione che può non coincidere con quella che avrebbero intrapreso la maggior parte degli amanti del personaggio Marvel, ma che comunque merita di essere seguita fino in fondo per comprenderla appieno.

Taika Waititi ha quindi distrutto e ricostruito il Thor per come lo conoscevamo prima di Ragnarok? Senza dubbio. Siamo certi che questo sia un male? Beh, per rispondere a questa domanda dovremmo prima andare al cinema a vedere Thor: Love & Thunder.

L’uscita italiana del quarto film dedicato al Dio del Tuono dei Marvel Studios, Thor: Love and Thunder, è prevista per il 6 luglio 2022Trovate tutte le notizie sull’attesissimo cinecomic nella nostra scheda.

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