The Witcher: la conferenza stampa con la showrunner e le protagoniste | RESOCONTO
La showrunner di The Witcher Lauren Schmidt e le protagoniste Freya Allan e Anya Chalotra hanno incontrato la stampa a Lucca: il nostro resoconto
Vi riportiamo la nostra trascrizione:
Lauren, com'è stato avvicinarsi a questo progetto? Quanto c'è dei romanzi, e com'è stato adattarli?
Iniziamo con le domande semplici! Sono sempre stata una grandissima fan del Guardiano degli Innocenti, la storia di Geralt di Rivia mi ha sempre appassionato. Ho letto tutti i libri un anno prima che Netflix mi contattasse per lavorare alla serie. Non è stato facile adattarli, il mio compito è stato decidere il modo migliore per raccontare quasi quattromila pagine divise in 8 libri di materiale, presentando al grande pubblico il mondo di The Witcher. Ho deciso subito di fare un cambiamento: inserire subito Yennefer e Ciri. Se avessi seguito le tempistiche dei libri, avrei dovuto aspettare tre stagioni per introdurre Ciri. Invece volevo che queste donne fossero complete e complesse già nel momento in cui incontravano Geralt. Penso che i fan e gli spettatori troveranno tantissimo dei libri nella serie. Lo scrittore Andrzej Sapkowski mi ha aiutato tantissimo a far mio lo spirito di questa storia, mi ha detto cosa ci teneva che rimanesse al centro del progetto: una famiglia disfunzionale, tre orfani che devono trovare il loro posto nel mondo, che si considerano outsider e sono convinti di non aver bisogno di nessuno ma che verranno messi insieme dal destino. E poi c'è un aspetto politico che non trascuriamo: temi come il sessismo, il razzismo, la xenofobia, com’è essere un immigrato emarginato in questo mondo. E infine la magia, i mostri e l'avventura che sono caratteristici di questa serie.Anya, Freya, raccontateci chi sono i vostri personaggi.
Anya: Yennefer è una maga, i fan dei romanzi sanno che è davvero testarda e in questa storia scopriremo anche il suo passato: la incontriamo da quattordicenne (come nei libri) e assistiamo alla sua progressiva evoluzione. Ovviamente vediamo il suo rapporto con Geralt, e soprattutto cosa significa per lei il suo potere. Ha un cuore gigantesco, è una donna in gamba e tosta.Freya: Cirilla è una principessa, la principessa di Cintra, ha sempre vissuto in una bolla, protetta dal mondo e dalle sue brutture ma al contempo curiosissima: per questo chi la ama cerca di proteggerla il più possibile. All’inizio della serie decide che vuole scoprire di più, che vuole uscire dalla sua teca di cristallo. È testarda, ha carattere, è una delle sue principali caratteristiche e lo scopriremo quando verrà inserita in questo mondo brutale che non aveva mai sperimentato prima. È lì che vedremo anche il suo lato vulnerabile, ma scopriremo la sua determinazione. Ciri non sa bene cosa sta facendo, quindi deve imparare tantissimo e subisce quindi una grande evoluzione. Cambierà tantissimo lungo la serie.
Nei libri emerge molto il rapporto tra protagonisti e destino...
Lauren: io per prima ho dovuto capire e far mia la differenza tra destino e fato, per comprendere come affrontarla nella serie. Il destino è ciò che consideriamo completamente predeterminato e che non può essere cambiato nonostante le nostre scelte, mentre il fato può essere cambiato dalle scelte. Questo succede per esempio quando Geralt invoca la “legge della sorpresa”: richiede un premio di cui non conosce la natura, e questo ha un impatto sul suo destino, perché ottiene una figlia, Ciri. Cosa fai quando una tua scelta cambia il tuo destino? Come ti adatti?
Qual è stata la tua visione per la serie? Sappiamo che avrà una direzione diversa dal videogioco, userete meno possibile la computer grafica?
Lauren: per me è stato importantissimo utilizzare i racconti, che però non hanno una linea narrativa orizzontale specifica. Il mio compito quindi è stato usarle per mettere insieme i tre protagonisti con tre storie individuali e un arco indipendente prima che si formi il loro gruppo. Ho poi fatto delle aggiunte: per esempio, Ciri in un certo punto della storia viaggia da sola, ma in questo modo non può parlare, quindi abbiamo dovuto introdurre un personaggio per avere dei dialoghi. Non sono quindi dei cambiamenti rispetto al materiale originale, ma delle aggiunte utili alla narrativa. Per quanto riguarda i videogiochi, che sono anche loro basati sui libri, io li trovo bellissimi ma quello che abbiamo cercato di fare è stato allontanarci dall'animazione. Nella serie abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, anche per non ripeterci, ad esempio ci sono tanti effetti CGI per i mostri, ma ogni volta che abbiamo potuto abbiamo usato effetti speciali e degli effetti prostetici. Abbiamo girato in cinque paesi diversi, esplorando tante location.
Freya, Anya, che rapporto avete con i fan?
Anya: non avevo idea di quanto fosse grande questo fandom e quanta gente amasse queste storie, e così è stata una grande sorpresa per me. Lavorare a una produzione così colossale è stato spaventoso, perché ci sono set giganteschi e dettagliatissimi: ho imparato tantissimo per otto mesi di fila di lavorazione. Ovviamente ci sono stati momenti belli e momenti brutti, ma tendo a ricordare quelli belli...
Freya: per me è stata un'emozione enorme sapere di aver ottenuto la parte, sono stata felice di lavorare con Henry perché Anya ha la mia stessa esperienza professionale, ma Henry ne ha molta di più, anche solo per nella gestione di fandom internazionali grandissimi. È stata un’esperienza diversa dal solito per me: i set erano dal vivo e noi potevamo interagire con essi, e tutte le persone coinvolte erano appassionatissime.
The Witcher è una serie in cui si lotta e si combatte, quanto è stato difficile allenarsi ed è stato complicato lavorare con gli stunt evitando di farsi male?
Anya: io l’ho adorato, amo gli stunt e cercavo sempre di fare le mie scene d'azione senza controfigure, anche se è difficile perché non c’è mai abbastanza tempo per allenarsi. Ma qualsiasi cosa facesse Henry volevo farla anche io!
Freya: io non ho potuto fare quanto Anya, ma vorrei moltissimo farlo in futuro. Sono andata parecchio a cavallo, però, ed è bellissimo.
Anya: è molto brava!
E invece dal punto di vista della scrittura della serie, quanto è diverso scrivere una scena d’azione?
Lauren: una delle cose che impari come sceneggiatore è che non sarai mai bravo a scrivere tutto. Ho imparato a fidarmi dei professionisti con cui lavoro. Io mi sono impegnata tantissimo sulla storia, ma non sono una che combatte, quindi ho fatto riferimento ai coordinatori degli stunt, scrivendo gli elementi della storia che mi serviva fossero chiari nelle scene d'azione e poi chiedendo a loro di creare le sequenze d'azione migliori che potevano pensare, in modo che spaccassero. Loro mi mostravano tutto in anticipo facendo delle previsualizzazioni, e in questo modo ci organizzavamo perfettamente.
A proposito di fandom: che rapporto avete con i cosplayer e con le fan art? Le avete cercate online?
Anya: qualche mese fa siamo andati al Comic-Con di San Diego e abbiamo avuto il nostro primo incontro con questo fandom, c’erano dei cosplayer identici a Geralt e a Yennefer, i costumi erano veramente uguali: la cosa mi ha sconvolto. Per quanto riguarda le fan art... è quasi inevitabile! Uso instagram, e spesso trovo fan art che mi Per le fanart è quasi inevitabile, ho instagram e ogni tanto trovo delle illustrazioni che mi immaginano come Yennefer, sono veramente splendide.
Freya: io non ho ancora visto nessuno vestito come ciri… almeno finora!
Lauren: capiterà, vedrai!
Freya: E anche io uso Instagram, ho visto anche io molte fan art, è bello sapere che c’è quest’interazione tra i fan e la storia.
Ho letto che avete girato anche alle Canarie, come avete lavorato sul set e come avete protetto la serie dagli spoiler?
Lauren: abbiamo girato 3 settimane e mezzo alle canarie, è stata la mia location preferita. Siamo saliti per tre giorni sul vulcano più alto dell'isola, un posto pazzesco, c’era una troupe più piccola quindi ci portavamo dietro le attrezzature in cima alle montagne… Le Canarie sono favolose. Proteggere dagli spoiler è importantissimo, non vogliamo che escano informazioni, ma per fortuna sul set c'è sempre un'ottima security. Gli spoiler sono difficili da gestire perché il pubblico non ha un contesto in cui inserirli, quindi potrebbe fraintendere e non capire: magari escono delle foto in cui Geralt beve del caffè e il pubblico pensa che beva caffè nella serie!
Lo show, che sarà composto da otto episodi, racconta la storia di Geralt di Rivia (Cavill), un solitario cacciatore di mostri che lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone si dimostrano essere più spietate delle bestie. Quando il destino lo porta a incontrare una potente donna che usa la magia e una giovane principessa con un pericoloso segreto, i tre devono imparare ad affrontare i pericoli insieme. I romanzi, come molti di voi già sapranno, sono stati adattati in una serie di videogiochi di successo.
Ispirata al best-seller fantasy, The Witcher è una fiaba epica. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il suo posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Ma quando il destino lo spinge verso una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto, i tre devono imparare a convivere per affrontare insieme un viaggio. Nel cast della serie: Henry Cavill (Geralt di Rivia), Freya Allan (Ciri, la principessa di Cintra), Anya Chalotra (la maga Yennefer), Jodhi May (la Regina Calanthe), Björn Hlynur Haraldsson (il cavaliere Eist), Adam Levy (il druido Saccoditopo), MyAnna Buring (Tissaia), Mimi Ndiweni (Fringilla), Therica Wilson-Read (Sabrina) e Millie Brady (la Principessa Renfri).
Quattro episodi, tra cui il primo, sono diretti da Alik Sakharov (House of Cards, Il Trono di Spade), mentre Alex Garcia Lopez (Marvel – Luke Cage, Utopia), Charlotte Brändström (Outlander – L’ultimo vichingo, Counterpart e Disparue) e Marc Jobst (Tin Star, Marvel’s The Punisher) dirigono due episodi ciascuno.
Trovate maggiori informazioni sulla serie nella nostra scheda.
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