The Sandman, le migliori trasposizioni delle opere di Neil Gaiman da recuperare
The Sandman ci ha convinti appieno, ma quali altre opere di Neil Gaiman sono state trasportate su schermo con successo?
The Sandman è uscito da pochi giorni, ma ha già sorpreso il mondo intero. Nonostante la potenza del materiale originale e l’aura di intoccabilità che lo avvolge ormai da anni, la versione targata Netflix sembra aver convinto quasi tutti. Merito non solo di David S. Goyer e di Allan Heinberg, ma anche dello stesso Neil Gaiman, che ha lavorato dietro le quinte per fare in modo che la sua creatura non venisse bistrattata. Proprio negli scorsi giorni, inoltre, è emerso dall’account ufficiale dello scrittore che l’adattamento di determinati personaggi e/o situazioni è tutto farina del suo sacco. Una vera anomalia, in un mercato mainstream dove gli autori non sembrano avere grande libertà di manovra.
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L’avventura di Morfeo non è però la prima trasposizione a prendere vita dalle storie dell'autore inglese. Negli anni ci sono stati molti film e numerose serie TV che hanno tentato di emergere dalla massa, ottenendo risultati più o meno riusciti. Scopritene alcune insieme a noi!
GOOD OMENS
Uscita nel 2019 su Prime Video, Good Omens è una serie tv tratta dall’omonimo libro scritto da Neil Gaiman e da Terry Pratchett, autore della serie di romanzi ambientati nel Mondo Disco. Lo show con protagonista un magnetico David Tennant e un etereo Michael Sheen è risultata un vero gioiello, conquistando il mondo intero grazie a un forte umorismo inglese e a un cast di tutto rispetto. Ci sembrava giusto partire con questa perla, visto che si tratta del primo romanzo scritto da Gaiman. Un romanzo datato 1990 e che, a differenza della serie TV, non ha mai avuto e mai avrà un seguito.
CORALINE
Come abbiamo potuto apprezzare anche nei titoli di coda di The Sandman, quando Neil Gaiman e Dave McKean lavorano insieme accadono sempre grandi cose. Un sintonia nata sui fumetti (Casi Violenti, 1987), ma portata presto nel mondo dei racconti per ragazzi (Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi, 1997). È però con Coraline che i due conquistano questo ambiente, dando vita a una vera e propria opera d’arte portata su schermo nel 2009 da Laika Productions, team americano amante della stop-motion. Inutile dire che il film diretto da Henry Selick è una vera e propria chicca, che tutti gli amanti del grottesco dovrebbero vedere almeno una volta nella vita.
AMERICAN GODS
Quando Neil Gaiman pubblicò nel 2001 American Gods, tutti ci rendemmo conto di avere tra le mani qualcosa di folle e unico. Un’opera letteraria visionaria e in grado di dare libero sfogo alla cultura dello scrittore inglese. Nel 2017 Starz decise di realizzarne una serie TV, cercando la quadra per dare vita alle parole messe su carta da Gaiman. Una missione difficile, ma portata a termine a testa alta dagli showrunner Bryan Fuller e Michael Green. Peccato che, dopo il loro abbandono, lo show è caduto lentamente nel baratro della noia e della ripetitività, finendo cancellato dopo la terza stagione. L’ennesima prova che, per adattare un grande autore, c’è bisogno di autori altrettanto competenti.
MIRRORMASK
Una chicca che in molti non conoscono è MirrorMask, film del 2005 scritto proprio da Gaiman e diretto da Dave McKean. Un tripudio estetico che convinse la critica, ma non del tutto il pubblico. Dopotutto lo stile di McKean, qui perfettamente portato su schermo, appartiene a quel genere grottesco che poco si addice a un pubblico mainstream. Il risultato, nonostante la trama lenta e talvolta confusa, è comunque da considerarsi positivo. Le poche persone che lo hanno visto lo ricordano con grande trasporto, sinonimo di un qualcosa capace di scivolare sottopelle e di far presa sul loro cuore. Esattamente come la maggior parte delle opere di Gaiman.
NEVERWHERE
Sei anni dopo Good Omens, Gaiman ha scritto il suo secondo romanzo: Nessun Dove. Da questo splendido libro è stata realizzata una serie nel 1996, mai arrivata in Italia. Anche se, a dire il vero, dovremmo dire “insieme a questo splendido libro”, dato che lo scrittore lavorò prima alla sceneggiatura dello show, per poi adattarla in forma di romanzo durante la messa in onda del terzo episodio. Questo portò la storia dei due prodotti ad avere leggere differenze, ma mantenendo l’idea di fondo di una dimensione parallela che si intreccia con la nostra. Una dimensione dove vivono tutti coloro che non hanno spazio nel nostro mondo. Coloro che vengono dimenticati. Una piccola chicca che vi invitiamo a recuperare e che vanta nel cast attori del calibro di Clive Russell, Laura Fraser e Peter Capaldi. Informazione a piè di pagina: anche in questo caso la sigla è stata realizzata dal quasi onnipresente Dave McKean.
STARDUST
Prima di Kick-Ass e di Kingsman, Matthew Vaughn diresse Stardust, film d’avventura tratto dall’omonimo romanzo del 1999. Fu una produzione problematica sin dall’inizio, quando il regista Terry Gilliam abbandonò il progetto e fece naufragare il tutto. Fortunatamente l’intervento di Vaughn permise all’opera di prendere vita qualche anno dopo, nel 2007. Stardust non è magari l’opera immortale che rimarrà per sempre negli annali, ma è un film divertente che testimonia per l’ennesima volta la creatività di Gaiman. Il tutto portando su schermo un giovane Charlie Cox (Daredevil) e un istrionico Robert De Niro. Una fiaba colorata della quale, oggi più che mai, non possiamo che avere bisogno.