The Mandalorian al cinema: pro e contro dell’ultima mossa della Lucasfilm

The Mandalorian sbarcherà al cinema: analizziamo pro e contro dell'annuncio di un film diretto da Jon Favreau

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“Is this the way?”

È la domanda che tiene banco tra appassionati, grande pubblico e professionisti del settore di fronte alla notizia principe della settimana per quello che riguarda le vicende della saga di Star Wars: Din Djarin, il Mandaloriano protagonista della sua omonima serie sulla piattaforma di Disney+ (e il suo fido protetto Grogu, naturalmente) approderà sul grande schermo come protagonista di un film diretto da Jon Favreau, che del Mandaloriano, assieme a Dave Filoni, è il suo papà.

Com’era prevedibile, la notizia ha suscitato un discreto fermento nei circoli degli aficionados e non, ed è uno spunto per varie riflessioni e tentativi di approfondimento sui lati positivi e negativi di questo annuncio. Ma prima di cimentarci in un’analisi, fissiamo i dati di fatto dell’annuncio, che di fatto si limitano a quanto sopra enunciato. Già tempo addietro era circolata l’ipotesi che la potenziale stagione 4 di The Mandalorian potesse trasformarsi in un film, ma l’eventualità sembrava sfumata in un niente di fatto fino a pochi giorni fa, quando invece l’ipotesi si è concretizzata nientemeno che con un annuncio ufficiale. Questo significa che la stagione 4 cederà il posto al film? “Well, yes… but no”, per concederci una citazione piratesca. Rumour delle ultime ore ipotizzano perfino che potrebbe esistere una stagione 4 sulla piattaforma Disney+ e un film dedicato a The Mandalorian, magari con la prima che sfocerà nel secondo. Ma qui siamo nel campo delle ipotesi. Restando ai fatti, sappiamo solo che si farà un film dedicato a The Mandalorian e che a dirigerlo sarà Jon Favreau. Il resto è tutto ancora da vedersi. Detto questo, concediamoci qualche valutazione.

Pro: un successo assicurato

Il vantaggio più importante è anche quello più evidente: un film dedicato a The Mandalorian ha probabilità pressoché nulle di fallire. Economicamente può contare su un pubblico quasi sicuro quantificabile nelle decine di milioni di spettatori che hanno seguito le vicende di Din e Grogu sul piccolo schermo e concettualmente può contare sulla solidità della storia e sul buon nome che si è fatto presso il grande pubblico, riavvicinando e riconquistando innumerevoli appassionati che dopo la trilogia sequel avevano barcollato. Questi due fattori di per sé dovrebbero bastare a sgominare la “bestia nera” della Lucasfilm che, inutile girarci intorno, tituba a riportare Star Wars sul grande schermo e, almeno fino adora, sembra non trovare la… via giusta per farlo. Il successo garantito da un film dedicato al Mandaloriano riaprirebbe a Star Wars le porte del cinema tenendo al minimo i rischi di polemiche e di ritorno economico limitato. Un lato positivo pressoché unico, ma monolitico, e di un peso non trascurabile.

Contro: tanto tempo fa, in una galassia confusa confusa…

Dire che l’annuncio del film dedicato a The Mandalorian arriva come un fulmine a ciel sereno non è un cliché detto per amor d’iperbole. È a tutti gli effetti una notizia che piove dal nulla, e che peraltro non ha il minimo collegamento con gli annunci fatti in precedenza sul fronte cinematografico da Disney e Lucasfilm. Previously, on Star Wars, circa sei mesi fa, eravamo rimasti all’annuncio di una triplete di film che avrebbero riportato Star Wars sul grande schermo: quello dedicato al Nuovo Ordine Jedi di Rey Skywalker, quello ambientato nel remoto passato per esplorare le origini dei Jedi, e quello dedicato al “Filoniverse” che avrebbe tirato le somme delle vicende della Nuova Repubblica intraviste nelle serie ambientate in quelle della fascia temporale. Era lecito presumere che Mando avrebbe fatto parte di quest’ultimo, ma è altrettanto lecito presumere che qui si stia parlando di qualcosa di totalmente diverso.

Il film di The Mandalorian ha scavalcato in priorità i tre precedentemente annunciati? Va ad aggiungersi ad essi? Arriverà prima di uno o più dei tre film in questione? Ah, saperlo. Permane insomma la sensazione che la costruzione dello Star Wars che verrà stia procedendo tuttora per tentativi e navigando a braccio, anziché attraverso la costruzione di una struttura narrativa sui tempi lunghi che molti gradirebbero. E se da un lato muoversi con una certa prudenza in più è un buon segno, in quanto significa avere fatto tesoro dei passi falsi del passato, dall’altro permane la sensazione nebulosa che nessuno ai piani alti abbia ancora le idee chiare su come pilotare l’astronave Star Wars.

Di entità minore sono due dubbi secondari che l’annuncio può suscitare: il primo riguarda la cosiddetta “commistione di generi”. The Mandalorian, coi suoi rituali ricorrenti, la sua narrazione episodica e i suoi tempi dilatati, funzionerà altrettanto bene sul grande schermo? Noi saremmo tentati di rispondere di sì, non vediamo grossi timori all’orizzonte al riguardo. Ma un minimo di titubanza è sempre meglio prenderla in considerazione, dato che nella storia delle produzioni in generale, il salto da serie tv a film e viceversa è costellato più di fallimenti che di successi. “Tradurre” una storia nata per un formato in un formato diverso è una sfida non impossibile, ma sicuramente più impegnativa e delicata di altre.
Secondo dubbio: si parlava poco tempo fa di come la nomina di Dave Filoni a direttore creativo della Lucasfilm potesse essere il preludio a un “accentramento” delle produzioni della saga intorno alla visione dell’uomo col cappello da cowboy.

E se è indubbiamente presto per vedere questa tesi confermata, un paio di indizi (in tandem con l’annuncio del film di The Mandalorian è giunta la conferma della seconda stagione di Ahsoka) li incameriamo a favore di quella teoria: due nuovi annunci, in dissonanza con quelli fatti in precedenza, remano in quella direzione. A scanso di equivoci lo ripeteremo ancora una volta: Filoni è un grande conoscitore della saga e sa bene quali sono gli elementi essenziali di Star Wars, non è l’ultimo arrivato in questo campo. Riteniamo però che la pluralità e l’indipendenza da riconoscere alle voci dei vari creatori sia un valore altrettanto prezioso per il futuro della saga.

Detto questo, per tirare le somme definitivamente dovremo aspettare la venuta di Mando e Grogu sul grande schermo, con la speranza di uscire dalla sala cinematografica esclamando soddisfatti… “Questa è la via.”

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