The Man in the High Castle: le differenze tra la serie ed il libro

Tutte le differenze tra il romanzo "La svastica sul sole" e la serie The Man in The High Castle a cui lo show è ispirato

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Spoiler Alert
Con l'arrivo anche in Italia il 10 febbraio, sulla piattaforma di Amazon Prime Video, della seconda stagione di The Man in the High Castle, abbiamo analizzato le molte differenze tra il romanzo dal titolo "La svastica sul sole" di Philip Dick, ripubblicato anche come "L'uomo nell'alto castello", a cui la serie è ispirata e lo show le cui ultime puntate abbiamo recensito per i nostri lettori a dicembre del 2016.

Ciò che li accomuna è che libro e serie TV sono racconti distopici di una realtà in cui l'asse Germania, Italia, Giappone vince la II guerra mondiale. In entrambi l'America degli anni Sessanta è infatti descritta come una colonia divisa tra Giappone e Germania e che, dopo l'assassinio di Roosevelt, finisce in mano a Presidenti deboli ed incapaci di vincere lo scontro con la Germania nazista, tanto da perdere il conflitto mondiale. Il romanzo di Dick è stato adattato per la televisione dal produttore esecutivo Frank Spotnitz (The X-Files), che ha guidato la serie fino alla fine prima stagione e ha lasciato poi il suo posto di showrunner alla fine del primo anno per - così si mormora negli ambienti ben informati - supposte divergenze con Amazon circa la direzione da far prendere alle serie nelle successive stagioni.

Spotnitz ha dichiarato di aver letto il libro ai tempi dell'università e di aver sempre desiderato trasformare il racconto in uno show per la televisione, ma di aver trovato particolarmente difficile, vista la natura del libro, serializzare la storia rendendola così più fruibile al pubblico televisivo.

Una delle differenze più significative tra libro e show è che Hawthorne Abendsen è, nel primo, l'autore di un libro dal titolo "La cavalletta non si alzerà più" e non il custode di un film che mostra invece le immagini di una realtà parallela in cui, come storicamente accaduto, gli Stati Uniti vincono la guerra e sconfiggono la Germania. Secondo Spotnitz vedere le immagini di un film, piuttosto che sentire i protagonisti parlare di un libro, avrebbe avuto un impatto molto più forte sul pubblico.

"Molti libri sono veramente vivi. Non in senso metaforico. Lo spirito li anima, capisce?"

"Ero conscio del fatto che nel libro mancassero degli antagonisti di cui avrei invece avuto bisogno in una serie TV," ha inoltre aggiunto il produttore esecutivo in occasione di un'intervista con Zap2TV. "Così ho creato l'Ispettore Capo della Kempeitai Kido (Joel de la Fuente) a New York e l'Obergruppenfuhrer John Smith (Rufus Sewell) a San Francisco."
Il fatto che due personaggi così carismatici ed importanti ai fini del racconto manchino completamente nel romanzo è in realtà un punto a favore della serie, soprattutto perché, nonostante le loro posizioni politiche, entrambi non sono sempre e solo completamente cattivi, ma il loro essere umani li rende anche capaci di gesti che li fa muovere per lo più in una zona grigia e che li rende interessanti come persone, oltre a dare loro uno spessore che spesso molti dei personaggi del libro invece non hanno. Incredibilmente anche il protagonista maschile Joe Blake (Luke Kleintank) è molto diverso da quello del libro. Intanto in "La svastica sul sole" Joe è un italiano, ma la differenza più grande è che, tranne che per le battute iniziali, quando cioè l'uomo incontra Juliana (Alexa Davalos nella serie), mostrerà presto il suo vero volto e da un certo punto del racconto in poi il lettore non avrà dubbi sulle sue posizioni politiche. Il Joe del romanzo ha infatti l'incarico di uccidere Abendsen e per farlo cercherà senza alcuno scrupolo di usare Juliana ed il suo aspetto, sfruttando il noto debole del romanziere per le belle e giovani donne. Nel libro Juliana, che risulta essere un'anima molto più delicata e perduta di quanto non sia invece nella serie e che si trova casualmente coinvolta in una serie di eventi che la porteranno ad Abendsen, finirà per uccidere Joe e salvare così la vita all'autore. Nello show, inoltre, a differenza di quanto accade nel libro, gli autori hanno voluto appositamente creare una sorta di triangolo amoroso tra Frank (Rupert Evans), Joe e Juliana con lo scopo, come ha spiegato Spotnitz, di "mostrare la reazione di una donna combattuta, non solo a livello sentimentale, tra due mondi molto diversi e come questi due uomini, da posizioni differenti, rispondano a ciò che sta accadendo nel mondo," così da fare in modo che l'intreccio tra questi tre personaggi non si riduca solo ad una questione di sentimenti anche se il Frank del romanzo, a differenza di quello della serie, non verrà mai coinvolto nelle attività della resistenza.

Il personaggio di Robert Childan (Brennan Brown), inoltre, è molto più importante nel libro di quanto non lo sia stato nella serie televisiva, almeno fino alla seconda stagione (lo show è stato recentemente rinnovato per un terzo anno). Nel libro questo personaggio ha un ruolo fondamentale, perché permette al lettore di immaginare un mondo completamente capovolto, in cui i Giapponesi, colonizzatori della costa ovest degli Stati Uniti, sono descritti come lo stereotipo del turista americano moderno che, forte del dollaro, spende montagne di denaro per acquistare cimeli della storia americana venduti nel negozio di Childan che si rivelano spesso dei volgari falsi. Allo stesso tempo, proprio quest'uomo così debole e insicuro di sé, sarà il primo a riscoprire l'importanza dell'identità culturale del suo paese attraverso cui ritroverà speranza di riscatto, quando comincerà a vendere i gioielli moderni prodotti da Frank e Ed.

Uno degli elementi portanti della serie, poi, l'esistenza cioè di un mondo parallelo con il quale Nobosuke Tagomi comincia a fare la spola, nel libro viene appena accennata. Solo alla fine del romanzo si capirà infatti che quanto descritto nel libro tanto amato da Juliana è una realtà alternativa esistente e questo perché, inizialmente, il romanzo di Dick avrebbe dovuto avere un seguito che non è però mai stato portato a compimento. In alcune edizioni del romanzo è possibile leggere due capitoli del libro successivo in cui alcuni scienziati tedeschi riescono ad entrare nel mondo parallelo descritto da Abendsen. In "La svastica sul sole" è altresì centrale ai fini del racconto e della vita dei personaggi che spesso lo consultano, il ruolo del libro cinese degli oracoli, usato dallo stesso Abendsen per scrivere "La cavalletta non si alzerà più" e, così si racconta, anche da Dick per la stesura del suo romanzo.

Ci sono inoltre alcuni elementi del libro a cui la serie non fa affatto riferimento, come per esempio ciò che i nazisti hanno fatto in Africa ed la terribile persecuzione nei confronti delle persone di colore da parte dell'asse tedesca. Considerando le tensioni sociali che si sono vissute recentemente negli Stati Uniti tra persone di colore e bianchi, questo in particolare sarebbe stato un argomento molto interessante da approfondire con lo scopo di fare un parallelismo certamente attuale, ma chissà che il nuovo showrunner Eric Overmyer (The Affair, Treme) non intenda esplorare questo aspetto della serie nella prossima stagione.

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