The Lovable Eight - Le magnifiche 8 ossessioni di Quentin Tarantino
Quali sono le lovable eight di Quentin Tarantino? In occasione dell'uscita di The Hateful Eight ecco le sue otto ossessioni cinematografiche
1 - Piedi di donna
Si parte dal piede nudo inarcato da Mia Wallace (Uma Thurman) in Pulp Fiction (1994) e si finisce con i piedi accavallati di un'addormentata Abernathy (Rosario Dawson) in Grindhouse - A Prova di Morte (2007). Questi ultimi sono così irresistibili da osservare da parte di Stuntman Mike (Kurt Russell) mentre Abernathy dorme serafica dentro la sua macchina... da valer la pena di rischiare di essere scoperto mentre li tocca e... addirittura... lecca. Celebre la sequenza del dialogo riguardo il massaggio ai piedi, in Pulp Fiction, tra Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) in cui Jules dice qualcosa che avrebbe potuto dire anche Quentin ovvero: "Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente". Pare infatti che Tarantino adori massaggiare i piedi.
2 - Cibo
In quasi tutti i suoi film i personaggi godono spassionatamente degli infiniti piaceri della gola. Chi decantando le qualità del più esotico tipo di junk food (Jules in Pulp Fiction è curioso di assaggiare un panino fatto dagli hawaiani del Big Kahuna Burger magari accompagnandolo con un vigoroso sorso di Sprite), chi apprezzando con gusto un buon caffè fatto in casa (magari dallo Jimmy interpretato da Quentin Tarantino, sempre in Pulp Fiction), chi, come l'ufficiale nazista Hans Landa (Christoph Waltz) di Bastardi Senza Gloria, ordinando con la gioia di un bimbo uno strudel per lui e Shosanna (Mélanie Laurent) in un bistrot parigino. Quando lei sta per cominciare, nervosissima, a mandare giù il primo boccone lui la fredda come avrebbe fatto il Michele Apicella di Moretti in Bianca quando serve la Sacher-Torte alla Bianca di Laura Morante non prima di averla ricoperta di soffice panna montata. Landa fa la stessa cosa ma con la crema. Bisogna aspettare la crema, accidenti, per assaporare correttamente uno strudel. E vi ricordate quanto è erotica l'inquadratura di quella spumosa birra alla spina servita in Django Unchained? Sia che se ne parli sia che venga inquadrato (Stuntman Mike e la sua grossolana ma irresistibile passione per quei succulenti nachos nel bar del Warren di Tarantino in Grindhouse - A Prova di Morte) il cibo per Tarantino è puro sesso. Puro piacere.
3 - Trunk Shot
La macchina da presa è dentro un bagagliaio e qualcuno... apre il bagagliaio. Accade ne Le iene, Pulp Fiction, Jackie Brown, Kill Bill Volume 1, Grindhouse - A Prova di Morte.
4 - Vendetta
È un tema ricorrente presente in quasi tutti i suoi nove film. I personaggi vengono motivati dalla vendetta con il dittico Kill Bill Vol.1 e 2 (2003-2004) a farla da padrone. Di solito queste vendette hanno motivazioni così forti che è molto difficile tornare indietro e riprenderle in considerazione. Riesce a farlo però Marcellus Wallace (Ving Rhames), il quale decide di non vendicarsi più della truffa subita dal pugile Butch Coolidge (Bruce Willis) in Pulp Fiction perché... Butch gli ha salvato la vita portandolo via dai molestatori sessuali Zed (Peter Greene) e Maynard (Duane Whitaker).
5 - "Datemi un Leone!"
Dice così Tarantino quando vuole un primo piano strettissimo di un personaggio. Sergio Leone è uno dei suoi registi preferiti insieme ad Howard Hawks e Jean-Luc Godard. Il mexican standoff spesso visto con tre o più personaggi nei suoi film da Le Iene (1992) e Pulp Fiction viene ovviamente dal finale de Il Bruno, Il Brutto e Il Cattivo (1966) di Leone. La collaborazione con il maestro Ennio Morricone, candidato quest'anno all'Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight, è l'ennesima prova dell'amore di Tarantino per il regista romano cui Morricone ha scritto le memorabili musiche per la Trilogia del Dollaro e non solo.
6 - Cinema
Tutto il cinema, da Louis Malle a Rosencranz & Guildernstein Sono Morti (è lì che si innamora di Tim Roth) a Ozu a Cobra (1986) di George Pan Cosmatos per non parlare dello spaghetti western con chiari riferimenti sia a Django (1966) di Sergio Corbucci che a Il Grande Silenzio (1968), sempre di Corbucci, per quanto riguarda i due ultimi film del regista americano nato a Knoxville, Tennessee. Tarantino spazia e Tarantino, spesso a differenza dei suoi tanti fan "tarantinati", ha gusti così aperti verso cinematografie lontane dal suo stile da poter sgraffignare qua e là un'inquadratura o una somiglianza (avete mai notato quanto il pp di Travolta in Pulp Fiction... ricordi il Gastone Moschin di Milano Calibro 9 di Di Leo?) o un'espressione o uno stacco al montaggio. E' così colto e così sinceramente appassionato di cinema da vedersi perdonare omaggi che, se non si trattasse di Quentin Tarantino, verrebbero giudicati dei brutali e poco creativi plagi cinematografici.
7 - Humour & Violenza
I suoi film sono divertenti e comici. Violentemente comici o comicamente violenti. La scena diventata la summa di questo mix di sangue e risate (in Italia impazzava il termine pulp per descriverne l'efficacia) è il celeberrimo colpo sfuggito in Pulp Fiction a Vincent mentre è in macchina con Marvin (Phil LaMarr) e Jules. Tutta l'autovettura sarà inondata di sangue e dopo... bisognerà "andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì".
8 - "Because We Love Making Movies!"
È l'urlo più bello da sentire e vedere mentre si analizzano i backstage o b-roll o ciak scartati dei suoi film negli extra dei dvd o blu-ray. Quando c'è da rigirare una scena o perché qualcosa è andato storto o perché il regista sente di poter ottenere qualcosa di più da attori e troupe... ecco Tarantino spronare tutta la crew con cui lavora con il famoso dialogo tormentone (Lui: "Rigiriamola" Troupe in coro: "E perché?" Tutti in coro: "Perché noi amiamo fare cinema!").
Quindi l'amore per quello che si fa è tale, così come il divertimento e il privilegio esistenziale, da permettere a Regista & Troupe di superare la tensione e la fatica che si vive sul set di un film complicato e ricco di sfaccettature come è sempre un film.
Soprattutto un film di Quentin Tarantino.
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Ambientato nel nevoso Wyoming qualche anno dopo la fine della Guerra Civile, il film ruota attorno alle tensioni che si creano in un gruppo di persone rimaste intrappolate in un saloon dopo che una tempesta di neve ha divelto la loro diligenza. Il gruppo include due cacciatori di taglie, un soldato Confederato rinnegato, uno sceriffo, una prigioniera (Leigh), l’autista.
Nel cast del film Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demian Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern, Channing Tatum.
Il film è uscito a Natale nei cinema americani in pellicola 70mm, l’8 gennaio negli altri formati, il 4 febbraio in Italia. Il 29 gennaio è uscito in anteprima al cinema Arcadia di Melzo (Milano) in 70mm.