The Legend of Zelda: Skyward Sword meriterebbe una seconda possibilità su Nintendo Switch
Perché quello su Nintendo Switch sarebbe per The Legend of Zelda: Skyward Sword un gradito ritorno
Il primo risale ad un anno fa quando, nel novembre del 2017, Grezzo pubblicò un annuncio di lavoro molto particolare. Il team di sviluppo, che ha lavorato a Ever Oasis e ai remake di Ocarina of Time e Majora's Mask per Nintendo 3DS, nel proprio sito scrisse: “vorreste fare una leggenda insieme? 2”. Si trattava di un progetto (tuttora) non annunciato basato su Unreal Engine 4, un motore che è molto affine all’hardware di Nintendo Switch. Inoltre, la stessa frase (senza il 2) venne utilizzata per annunciare i lavori su Majora's Mask 3D, e se mettiamo insieme i punti è lecito pensare che il team sia al lavoro su un altro titolo della saga di Zelda, un remake probabilmente.
[caption id="attachment_191515" align="aligncenter" width="1483"] L'intuizione dietro il personaggio di Faih era brillante[/caption]
Arrivati a questo punto, è difficile pensare che non possa un giorno arrivare un terzo indizio o direttamente l'annuncio del piuttosto Skyward Sword. A livello editoriale avrebbe molto senso, perché Ocarina of Time (che abbiamo celebrato pochi giorni fa) e Majora’s Mask hanno avuto riedizioni che sono addirittura remake, The Wind Waker e Twilight Princess sono stati riproposti in versione HD e con alcune migliorìe grafiche, il primo ha addirittura ricevuto delle modifiche abbastanza importanti in termini di gameplay e flusso di gioco (la navigazione è molto più veloce, ad esempio).
Uscì un po’ stanco Skyward Sword, ma aveva dalla sua una colonna sonora pregevole, e soprattutto una direzione artistica strepitosa. Un po’ come se fosse la summa di tutto ciò che Nintendo aveva sperimentato per la saga nel corso degli anni, per il capitolo su Wii vennero fusi i modelli realistici nati da Ocarina of Time e evoluti in Twilight Princess e una palette cromatica e uno stile visivo che ricordava invece The Wind Waker. Non è un caso che Breath of the Wild abbia fondato parte della sua estetica su quella di Skyward Sword.
Cercando informazioni e qualche immagine per l’articolo siamo incappati in alcuni screenshot catturati tramite l’emulatore Dolphin. A testimonianza della bellezza di cui parliamo ve ne lasceremo alcuni qui in giro, ma vi invitiamo a consultare questa galleria ed ammirare con i vostri occhi quanto Skyward Sword possa essere bello se riproposto in alta definizione. L’hardware su cui girava all’epoca non rende affatto giustizia al lavoro svolto dai creativi di Nintendo, averlo su una piattaforma moderna sarebbe una grande soddisfazione.
[caption id="attachment_191514" align="aligncenter" width="1477"] Cartolina da Oltrenuvola.[/caption]
Anche il world building era ottimo, pieno di idee davvero riuscite, come l’isola volante Oltrenuvola (ed in generale l’idea di un doppio mondo volante e terrestre), il personaggio di Faih, l’idea di raccontare la nascita della Spada Suprema e di fungere da prequel dell’intera saga. Peccato per alcuni aspetti del gameplay, punti dolenti della produzione.
Appurato che Skyward Sword merita una seconda occasione secondo noi, cosa possiamo aspettarci tra un remake ed una remastered? Il primo caso sembra abbastanza improbabile, per quanto ovviamente auspicabile, perché il titolo non è così lontano a livello di hardware e resa complessiva rispetto a Nintendo Switch di quanto non lo fossero i titoli per Nintendo 64 nei confronti di Nintendo 3DS. Realisticamente potrebbe ricevere un trattamento simile a quelli di The Wind Waker e Twilight Princess, porting in alta definizione con aggiustamenti al gameplay e ritocchi estetici.
In questo senso dovrebbe essere limato il senso di ripetitività di alcuni frangenti dell’avventura, come per l’avventura marittima per GameCube, una cosa abbastanza fattibile in realtà, mentre più spinosa è la questione dei sensori di movimento. Tutto Skyward Sword è costruito intorno al motion control, eliminarlo del tutto (o renderlo opzionale, che richiederebbe comunque la stessa fatica) sarebbe un’operazione molto complessa, che andrebbe inoltre a snaturare l’essenza del gameplay. Potrebbero essere conservati, beneficiando della maggior precisione dei Joy-Con rispetto al Wiimote, in maniera da rendere più facilmente assimilabili i comandi.