The Legend of Zelda: Skyward Sword meriterebbe una seconda possibilità su Nintendo Switch

Perché quello su Nintendo Switch sarebbe per The Legend of Zelda: Skyward Sword un gradito ritorno

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Tre indizi fanno una prova, diceva qualcuno di famoso, un tempo. Noi ne abbiamo due, al momento, che riguardano l’arrivo di The Legend of Zelda: Skyward Sword su Nintendo Switch.

Il primo risale ad un anno fa quando, nel novembre del 2017, Grezzo pubblicò un annuncio di lavoro molto particolare. Il team di sviluppo, che ha lavorato a Ever Oasis e ai remake di Ocarina of Time e Majora's Mask per Nintendo 3DS, nel proprio sito scrisse: “vorreste fare una leggenda insieme? 2”. Si trattava di un progetto (tuttora) non annunciato basato su Unreal Engine 4, un motore che è molto affine all’hardware di Nintendo Switch. Inoltre, la stessa frase (senza il 2) venne utilizzata per annunciare i lavori su Majora's Mask 3D, e se mettiamo insieme i punti  è lecito pensare che il team sia al lavoro su un altro titolo della saga di Zelda, un remake probabilmente.

Il secondo indizio è molto più recente. Il 25 novembre scorso si è tenuto presso l’Orix Theatre di Osaka un concerto dedicato a The Legend of Zelda, una tappa nipponica dello stesso tour che in tre occasioni ha toccato anche il suolo italiano negli ultimi anni. Maestro di cerimonie dell’evento è stata Yuu Shimamura, doppiatrice di Zelda sia in The Legend of Zelda: Skyward Sword (guarda un po’) che in The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che al termine di un pezzo tratto proprio dal capitolo per Wii della saga ha affermato: “fa decisamente venire voglia di giocare ancora a Skyward Sword, se solo lo portassero su Nintendo Switch…“. In seguito è spuntato a sorpresa sul palco Eiji Aonuma, director della serie, che ha avuto un rapido scambio con la Shimamura, che alla sua richiesta riguardo lo svelamento di qualche segreto su Breath of the Wild si è sentita rispondere: “sicura che non vuoi chiedermi della versione Nintendo Switch di Skyward Sword?”.

[caption id="attachment_191515" align="aligncenter" width="1483"]The Legend of Zelda: Skyward Sword screenshot L'intuizione dietro il personaggio di Faih era brillante[/caption]

Arrivati a questo punto, è difficile pensare che non possa un giorno arrivare un terzo indizio o direttamente l'annuncio del piuttosto Skyward Sword. A livello editoriale avrebbe molto senso, perché Ocarina of Time (che abbiamo celebrato pochi giorni fa) e Majora’s Mask hanno avuto riedizioni che sono addirittura remake, The Wind Waker e Twilight Princess sono stati riproposti in versione HD e con alcune migliorìe grafiche, il primo ha addirittura ricevuto delle modifiche abbastanza importanti in termini di gameplay e flusso di gioco (la navigazione è molto più veloce, ad esempio).

Proprio Skyward Sword potrebbe essere il prossimo a ricevere tale trattamento. Ma il capitolo uscito su Wii ha avuto la sfortuna di essere quello tra i più odiati dalla serie. Non completamente a torto, perché al di là del voler inserire a forza i motion control all’interno del gioco (che non erano fluidissimi nel registrare i movimenti del giocatore), l’avventura in questione aveva anche dei problemi in termini di gestione dell’esplorazione, con la principale criticità nel dover ripetere spesso alcuni pattern di combattimento e risoluzione enigmi per avanzare negli snodi principali della trama.

Uscì un po’ stanco Skyward Sword, ma aveva dalla sua una colonna sonora pregevole, e soprattutto una direzione artistica strepitosa. Un po’ come se fosse la summa di tutto ciò che Nintendo aveva sperimentato per la saga nel corso degli anni, per il capitolo su Wii vennero fusi i modelli realistici nati da Ocarina of Time e evoluti in Twilight Princess e una palette cromatica e uno stile visivo che ricordava invece The Wind Waker. Non è un caso che Breath of the Wild abbia fondato parte della sua estetica su quella di Skyward Sword.

Cercando informazioni e qualche immagine per l’articolo siamo incappati in alcuni screenshot catturati tramite l’emulatore Dolphin. A testimonianza della bellezza di cui parliamo ve ne lasceremo alcuni qui in giro, ma vi invitiamo a consultare questa galleria ed ammirare con i vostri occhi quanto Skyward Sword possa essere bello se riproposto in alta definizione. L’hardware su cui girava all’epoca non rende affatto giustizia al lavoro svolto dai creativi di Nintendo, averlo su una piattaforma moderna sarebbe una grande soddisfazione.

[caption id="attachment_191514" align="aligncenter" width="1477"]The Legend of Zelda: Skyward Sword screenshot Cartolina da Oltrenuvola.[/caption]

Anche il world building era ottimo, pieno di idee davvero riuscite, come l’isola volante Oltrenuvola (ed in generale l’idea di un doppio mondo volante e terrestre), il personaggio di Faih, l’idea di raccontare la nascita della Spada Suprema e di fungere da prequel dell’intera saga. Peccato per alcuni aspetti del gameplay, punti dolenti della produzione.

Appurato che Skyward Sword merita una seconda occasione secondo noi, cosa possiamo aspettarci tra un remake ed una remastered? Il primo caso sembra abbastanza improbabile, per quanto ovviamente auspicabile, perché il titolo non è così lontano a livello di hardware e resa complessiva rispetto a Nintendo Switch di quanto non lo fossero i titoli per Nintendo 64 nei confronti di Nintendo 3DS. Realisticamente potrebbe ricevere un trattamento simile a quelli di The Wind Waker e Twilight Princess, porting in alta definizione con aggiustamenti al gameplay e ritocchi estetici.

In questo senso dovrebbe essere limato il senso di ripetitività di alcuni frangenti dell’avventura, come per l’avventura marittima per GameCube, una cosa abbastanza fattibile in realtà, mentre più spinosa è la questione dei sensori di movimento. Tutto Skyward Sword è costruito intorno al motion control, eliminarlo del tutto (o renderlo opzionale, che richiederebbe comunque la stessa fatica) sarebbe un’operazione molto complessa, che andrebbe inoltre a snaturare l’essenza del gameplay. Potrebbero essere conservati, beneficiando della maggior precisione dei Joy-Con rispetto al Wiimote, in maniera da rendere più facilmente assimilabili i comandi.

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