The Last of Us Parte II, 5 consigli per sopravvivere nel mondo post-apocalittico di Naughty Dog | Speciale
Per non farsi sopraffare da Infetti ed esseri umani ostili, qualche piccolo consiglio che potrebbe rendervi la vita più facile in The Last of Us Parte II
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Sebbene non tocchi le vette di difficoltà di un Dark Souls a caso, è indubbio che il gioco proponga diverse sezioni piuttosto difficili da superare indenni o quantomeno senza dare fondo alle proprie scorte di proiettili e risorse.
Fare rumore può essere utile
L’esca
Tra i piccoli difetti di The Last of Us Parte II vale sicuramente la pena annoverare l’I.A. dei nemici umani, non propriamente sviluppatissima. Sebbene questa caratteristica possa anche essere intrepretata come una (minuscola) concessione di Naughty Dog al videogiocatore, giusto per non rendere eccessivamente frustrante (e fastidiosamente ultra-realistica) l’avventura, la cosa può naturalmente essere sfruttata a proprio vantaggio. Il cadavere di un nemico, per esempio, ne attrarrà degli altri, consentendovi di tendere delle trappole ai malcapitati giunti sul luogo con l’intento di scovare l’omicida.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio
Generalmente, quando entrerete in una zona pattugliata da umani poco inclini al dialogo o infestati da presenze indesiderate, la protagonista tende a comunicarlo all’utente con una frase detta tra sé e sé. Stessa cosa quando avrete sgombrato la zona da qualsiasi ostile. Purtroppo non funziona sempre così. Vi capiterà, seppur raramente per fortuna, di essere comunque sorpresi, generalmente alle spalle, da qualche Infetto rimasto nascosto fino a quel momento. Il nostro consiglio, insomma, è di non abbassare mai troppo la guardia.
Aspettate a curarvi le ferite
Creare un medikit vi richiederà un mucchio di preziose risorse, materie prime difficili da trovare e che spesso scarseggeranno nel vostro zaino. The Last of Us Parte II è un gioco che può essere difficile, certo, ma non è certo punitivo solo per il gusto di esserlo. Per questo in ogni zona in cui dovrete combattere troverete anche diversi item che cureranno istantaneamente le vostre ferite. Ecco perché prima di sacrificare una preziosa medicazione, al termine di un duro scontro, fareste bene a guardarvi intorno.
Stealth, ma non sempre
Come già fatto notare in sede di recensione, il gameplay di The Last of Us Parte II è estremamente più sinusoidale del prequel. Ciò significa, all’atto pratico, che non dovrete farvi troppi problemi nell’alternare incursioni stealth ad attacchi frontali e sfrontati. Anzi, il più delle volte è proprio questa la strategia migliore per avere la meglio sugli avversari umani. Dal momento che perderanno spesso e volentieri le vostre tracce, potrete colpirli dalla distanza, attirarli in un luogo ben specifico ed eliminarli in silenzio non appena abbasseranno la guardia.