The Last of Us: altre 5 esclusive PlayStation che vorremmo vedere adattate sul piccolo o grande schermo

Vediamo insieme cinque esclusive PlayStation che vorremmo vedere adattate sul piccolo o grande schermo come accaduto con The Last of Us

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È andato in onda finale di The Last of Us, serie disponibile in esclusiva su Sky e NOW tratta dal celeberrimo videogioco targato Naughty Dog. Lo show ideato da Craig Mazin e Neil Druckmann ha saputo convincere quasi tutti, nonostante le dovute differenze rispetto al materiale originale. 

In fin dei conti è giusto ricordare quanto sia complesso adattare un videogioco, vista la natura particolare di questo media. Basti pensare alla difficoltà nel trasporre le lunghe sequenze di gameplay, durante le quali i giocatori vivono in prima persona la loro personale avventura. Una serie televisiva o un film, inevitabilmente, toglie il pad di mano al pubblico, “obbligandolo” a vivere una precisa esperienza visiva che necessita di ritmi e conseguenti scelte di trama differenti. Se si decide di accettare questo compromesso, la storia di Joel ed Ellie prodotta da Greg Spence e Cecil O’Connor riesce a regalare grandi emozioni, capaci di avvinghiarsi al cuore dello spettatore dalla prima all’ultima puntata.

Visto il successo di pubblico e di critica di The Last of Us, abbiamo deciso di interrogarci su quali altre esclusive PlayStation meriterebbero un adattamento in una serie TV o in un lungometraggio. Abbiamo volutamente evitato tutte quelle proprietà intellettuali delle quali è già stata annunciata una trasposizione, come God of War o Horizon Zero Dawn. Ci siamo concentrati su prodotti differenti, alcuni dei quali assenti dal mercato da fin troppo tempo. Tuffatevi insieme a noi in questo mare di possibilità.

THE LEGEND OF DRAGOON

Partiamo con un titolo che, per chi è cresciuto negli anni Novanta, rimane una vera e propria gemma del passato. Sviluppato da Japan Studio e pubblicato in Europa nel 2001, The Legend of Dragoon è un JRPG sulla falsa riga di Final Fantasy. In un mix di intrighi politici, dramma e magia, un gruppo di guerrieri dovrà trovare un modo per salvare il mondo dalle oscure forze del male. Detta così può sembrare una trama molto banale, ma la sceneggiatura di Takehiro Kaminagayoshi e di Yasuyuki Hasabe scandisce un ritmo quasi impeccabile, dove colpi di scena avvincenti si alternano a epiche battaglie.

Vista la quantità di elementi magici come creature mostruose, armature alate e immensi dragoni, The Legend of Dragoon necessiterebbe di un adattamento ad alto budget, molto vicino probabilmente a opere come Avatar. Abbassare il tiro e contenere l’effetto scenico potrebbe danneggiare molto l’eventuale produzione, rischiando di sfociare nel kitsch. Nonostante le richieste del pubblico, Sony non ha ancora annunciato alcuna trasposizione e/o remake di The Legend of Dragoon. Grazie al PlayStation Plus, però, da pochi giorni l’opera originale è stata resa disponibile anche in Italia per tutti gli abbonati al servizio di Sony.

INFAMOUS

Avanziamo rapidamente al 2009, anno di uscita del primo Infamous, titolo targato Sucker Punch Productions e pubblicato su PlayStation 3. Il gioco narra la storia di Cole, un fattorino che, suo malgrado, si trova nel bel mezzo di una misteriosa esplosione. Esplosione che non lo uccide, ma che gli dona incredibili poteri elettrici, con i quali dovrà decidere se aiutare i cittadini o se approfittare della situazione per il proprio tornaconto.

In un mondo dove i blockbuster televisivi sono ancora affidati ai supereroi della Marvel e della DC Comics, Infamous potrebbe essere un’opera in grado di conquistare una discreta fetta di pubblico. In questo caso, al contrario di The Legend of Dragoon, un adattamento televisivo potrebbe essere la soluzione migliore, in modo da poter collegare anche gli altri episodi del franchise e dar vita a una sorta di piccolo universo narrativo basato su questa esclusiva PlayStation.

SHADOW OF THE COLOSSUS

Cambiamo completamente atmosfera e passiamo a uno dei titoli più apprezzati dell’epoca PlayStation 2: Shadow of the Colossus. In questa tetra avventura fantasy, un ragazzo di nome Wander ha il compito di salvare una ragazza di nome Mono, morta in seguito a eventi misteriosi. Secondo una potente entità, la fanciulla potrà tornare in vita una volta che saranno morti i sedici colossi che vagano per le lande desolate del mondo. Da qui ha inizio la missione del nostro protagonista.

L’opera di Fumito Ueda è un vero e proprio gioiello, che necessita di un adattamento realizzato con estrema delicatezza (magari anche in forma di anime). In passato si è parlato di un film di Shadow of the Colossus, ma la produzione si è ancorata ormai da dieci anni. La verità è che non è per nulla facile trasporre un titolo che unisce epicità e lunghi silenzi, dove il sound design è il solo elemento ad accompagnare il giocatore per molte ore. Paradossalmente, il titolo targato Japan Studio e Team Ico potrebbe essere un magnifico lungometraggio muto, guidato solo dalla colonna sonora di Kow Otani. In questo modo, però, difficilmente potrebbe essere apprezzato da un pubblico generalista. Una conseguenza che, ne siamo certi, non va certo a genio a Sony e alle varie compagnie di distribuzione cinematografiche.

BLOODBORNE

Nonostante il successo di Elden Ring, quando si pensa a FromSoftware è impossibile non citare l’immenso Bloodborne. Titolo uscito su PlayStation 4 nel 2015, Bloodborne è sin da subito entrato di diritto tra le opere più affascinanti di sempre. Il gioco è ambientato a Yharnam, una città gotica all’interno della quale vengono fatti dei misteriosi esperimenti. Una volta arrivato sul posto, il nostro protagonista scopre che qualcosa deve essere andato storto. Tutti gli abitanti di Yharnam si sono trasformati in mostruose creature, pronte a uccidere chiunque capiti loro a tiro.

Per la realizzazione di questo titolo, Hidetaka Miyazaki ha preso come riferimento l’horror gotico, per mescolarlo alle atmosfere tipiche delle opere di Lovecraft. Inutile dire che il risultato finale è non solo molto divertente da giocare, ma anche incredibilmente affascinante da vedere. Anche in questo caso, per rendere onore a una produzione tanto tracotante nel design, sarebbe necessario realizzare una trasposizione ad alto budget. Trasposizione che, a differenza di Shodow of the Colossus, potrebbe in questo caso trovare vasto consenso da parte del pubblico, che viene ormai attirato da ogni nuovo contenuto legato alla software house nipponica che ha dato i natali a Dark Souls.

LITTLE BIG PLANET

Chiudiamo con un titolo del tutto differente per tipologia e atmosfera: Little Big Planet. Opera sviluppata da Media Molecule e pubblicata su PlayStation 3 nel 2008, la prima avventura del Sackboy rimane uno splendido esempio di platform divertente da giocare e ricco di idee geniali. Idee basate sulla creazione e condivisione di mondi, che possono essere giocati a loro volta da altri utenti sparsi per tutto il mondo.

Anche se risulta impossibile adattare questa meccanica al mondo delle serie TV e del cinema, Little Big Planet rimane un franchise che meriterebbe una trasposizione animata. Magari una produzione seriale in stop motion, in modo da valorizzare l’interessante stile grafico voluto dal team inglese. Con un pizzico di creatività, inoltre, sarebbe possibile puntare anche sulla trans-medialità, offrendo al pubblico la possibilità di interagire con lo show in stile Black Mirror: Bandersnatch. Un’idea che, speriamo, Sony possa prendere in considerazione per il futuro.

E voi che cosa ne pensate dei titoli che vi abbiamo proposto? Potrebbero essere trasposizioni del livello di The Last of Us? Fateci sapere la vostra opinione e venite a trovarci sul canale Twitch di BadTasteItalia per elencarci le altre esclusive PlayStation che vorreste vedere adattate sul piccolo e sul grande schermo!

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