The Flash, come funziona il Multiverso della DC Comics

In occasione dell'uscita di The Flash, ragioniamo insieme sul funzionamento del Multiverso nelle opere targate DC Comics

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Mancano ormai pochi giorni all’uscita di The Flash, film diretto da Andy Muschietti con protagonista il Velocista Scarlatto dei fumetti DC Comics. Nonostante la pellicola abbia incontrato diverse difficoltà, il pubblico ha cominciato a fidarsi sempre di più delle vibrazioni positive trasmesse dai trailer. Vibrazioni poi confermate dalle anteprime stampa, italiane ed estere, che non hanno fatto altro che confermare la bontà del progetto con protagonista Ezra Miller.

Ma non lo nascondiamo: parte del fascino di The Flash è senza dubbio legato alla presenza di personaggi provenienti da diverse realtà. Che si tratti del Bruce Wayne di Michael Keaton o del Generale God di Michael Shannon, le infinite possibilità offerte dal Multiverso hanno ancora fatto centro nel nostro cuore.

Ma come funziona questo Multiverso della DC Comics? Con che logica diverse versioni degli stessi personaggi possono incontrarsi? Ebbene, per rispondere a queste domande abbiamo pensato di scrivere l'articolo che state leggendo, nella speranza possa aiutarvi a comprendere al meglio la gestione delle realtà parallele nel film di Muschietti.

Ma partiamo dall’inizio.

LE ORIGINI DEL MULTIVERSO DC

In passato c’era un solo universo. Poi è arrivato The Flash #123, episodio scritto da Gardner Fox, disegnato da Carmine Infantino e inchiostrato da Joe Giella. Nella storia intitolata “Flash dei due mondi”, datata 1961, viene introdotta per la prima volta Terra-Due e, di conseguenza, il Multiverso DC. La trama, molto più semplice di quanto siamo abituati al giorno d’oggi, vede Flash partecipare a una raccolta fondi per aiutare Iris West. Nel tentativo di conquistare il pubblico, il Velocista Scarlatto muove tanto rapidamente le sue molecole da spostarsi in un’altra dimensione. La dimensione del Flash della Golden Age, che risponde al nome di Jay Garrick.

Attraverso questa storia, scopriamo quindi che i due supereroi esistono nello stesso momento, ma separati dal velo delle dimensioni. Logica vuole, inoltre, che se esistono due realtà tanto simili, nulla ci vieta di immaginarne un’infinita quantità caratterizzata da elementi più o meno dissonanti da quella principale per gli eroi del DC Universe. In poche parole: da questo racconto scopriamo l’esistenza del Multiverso.

UN MULTIVERSO IN “CRISI”

Se i grandi eventi Marvel spesso vengono riassunti in “Guerre” (Secret War, Civil War, Infinity War), la DC Comics ha da tempo abbracciato il concetto di “Crisi”. Le Crisi avvengono quando il Multiverso è in serio pericolo e gli eroi delle varie dimensioni si trovano costretti a unirsi per sconfiggere il terribile villain di turno. A supervisionare questo ordine tanto traballante troviamo i Monitor, una razza che esiste al di fuori del Multiverso. Ogni dimensione è affidata a un Monitor differente, che si deve occupare di studiarne e difenderne gli abitanti. Per farlo utilizzano una macchina ancestrale nota come Planetario dei Mondi, che permette a questo popolo di coordinare le numerose realtà.

Anno dopo anno, gli scrittori della DC hanno dato informazioni sempre più precise sulla costruzione del Multiverso. Scopriamo quindi che lo spazio tra i vari piani si chiama Bleed e permette di collegare le varie "Terre" tra di loro. Ma questo è solamente l’inizio. Nel 2014, il mai abbastanza elogiato Grant Morrison ha pubblicato il primo numero di Multiversity, serie pensata proprio con lo scopo di mettere ordine all’interno della DC Comics.

MULTIVERSITY E OMNIVERSO

Come potete vedere dall’immagine qui sopra, il cuore del Multiverso DC è composto da 52 Terre, collegate dal Planetario dei Mondi, tra le quali aleggia il Bleed. In una cerchia esterna, invece, troviamo la Sfera degli Dei, all'interno della quale possiamo notare il Dream (il mondo visto in Sandman), Apokolips (il mondo dal quale proviene Darkseid), il Paradiso e l’Inferno. A sua volta, questa cerchia è racchiusa dall’area supervisionata dai Monitor.

Se nella ristrutturazione voluta da Morrison le Terre previste erano “solamente” 52, con il passare degli anni la situazione è nuovamente cambiata. In occasione dell’uscita della saga Infinite Frontier, scopriamo quindi che i numerosi universi che compongono il Multiverso, non sono che l’inizio. I vari Multiversi, a loro volta, vanno infatti a formare un Omniverso, con buona pace di coloro che cercavano di mettere ordine alla continuity della DC. Oggi, infatti, tutte le varie realtà, serie, saghe, spin-off e Crisi risultano legate tra di loro, annullando il concetto di “reboot”.

Appare evidente che gli sceneggiatori di fumetti non vogliono rendere la vita facile ai propri lettori. Lettori che, però, si sono detti soddisfatti da questa costante rielaborazione di idee. Rielaborazione che ha permesso alle varie testate di rimanere sempre fresche e divertenti, superando la prova degli anni. Ora non sappiamo ancora come queste informazioni sul Multiverso troveranno spazio in The Flash, ma quello che è certo è che si tratta, contemporaneamente, di una fine e di un nuovo inizio. Un inizio che non vediamo l’ora di vivere, curiosi di scoprire se il carismatico James Gunn riuscirà a dare nuovo lustro al DC Cinematic Universe.

La Warner Bros. Pictures porterà il film di Andy Muschietti “The Flash” nelle sale italiane il 15 giugno. Nel cast Ezra Miller, Sasha Calle, Michael Shannon, Ron Livingston, Maribel Verdú, Kiersey Clemons, Antje Traue, Jeremy Irons e Michael Keaton.

Trovate tutte le informazioni su The Flash nella nostra scheda.

E voi che cosa ne pensate? Siete curiosi di The Flash? Fatecelo sapere con un commento qui sotto, oppure venite a raccontarci la vostra opinione sul canale Twitch di BadTasteItalia.

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