The Fall Guy e il videogioco che ci ha permesso di interpretare uno stuntman che forse non conoscete

In occasione dell'uscita di The Fall Guy, scopriamo insieme il videogioco che ci ha fatto vivere le gesta di uno stuntman professionista

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Sin dai primi trailer, The Fall Guy ha suscitato molta curiosità, forte di un cast che pare assolutamente in parte. Uno dei pregi del film diretto da David Leitch sta però già sulla carta nella sua volontà di puntare i riflettori verso una categoria di lavoratori sin troppo sottovalutata: gli stuntman. Questi straordinari acrobati, nonostante non vengano mai inquadrati in volto, hanno lo scopo di dare vita a quelle scene d’azione tanto amate dal grande pubblico. Tra un salto dalla finestra, una sessione di guida spericolata e uno scontro corpo a corpo, gli stuntman (o stunt performer) dimostrano ogni giorno quanto la magia del cinema sia spesso, in realtà, una grandissima illusione.

Lo sa bene il già citato David Leitch, già regista di Atomica Bionda, Deadpool 2 e Bullet Train, ma famoso anche per il suo lavoro di stuntman negli anni Novanta e controfigura di Brad Pitt. Frammenti del suo passato che lo hanno portato non solo a girare film d’azione ben coreografati, ma anche a creare una vera e propria pellicola tributo al mondo dello stunt. Pellicola tratta dalla serie TV conosciuta in Italia come "Professione pericolo" e andata in onda sulla RAI negli anni Ottanta.

UNA VITA SPERICOLATA

Ma cosa si prova a vivere come uno stuntman? Una domanda più che legittima, ma troppo pericolosa per essere esplorata. O quasi. I videogiochi hanno la straordinaria capacità di farci vivere mille vite differenti, facendoci vestire i panni dell’eroe o dell’eroina di turno. Con questa caratteristica, era ovvio che prima o poi qualcuno avrebbe realizzato un titolo pensato per farci interpretare uno stuntman. E così è successo. Nel 2002 Infogrames pubblica “Stuntman”, opera sviluppata da Reflection Interactive che ottiene subito un discreto successo.

Stuntman ci mette nei panni di una controfigura di film d’azione, specializzata nelle sessioni di guida estrema. Attraverso la modalità “Carriera” il giocatore si trova quindi a vivere sei diversi generi di film. Film che vanno da una pellicola che sembra fuoriuscita dalla filmografia di Guy Ritchie, sino ad arrivare a inseguimento nel deserto in pieno stile Indiana Jones. Lo scopo del titolo non è però quello di vincere una gara o di sconfiggere gli avversari. L'obiettivo del giocatore è infatti quello di seguire le indicazioni del regista per dare vita alla miglior scena possibile. Un risultato valorizzato alla fine di ogni livello, con la creazione di un trailer che mescola sequenze pre-registrate con i migliori momenti della partita del giocatore.

Vi piace l’idea di poter svolgere azioni tanto rischiose, ma avete sempre sognato anche di essere i registi del vostro film? Perfetto: la modalità “Stunt Construction” permette di “arredare” una propria arena e dare vita alla propria pellicola d’azione, mettendoci poi nei panni del povero stuntman che si troverà costretto a superare tutti gli ostacoli messi sul suo lungo cammino verso la fine delle riprese. Un'aggiunta brillante, che all'epoca fece divertire moltissimi giocatori.

L’ADRENALINA IN TASCA

Nonostante il titolo di punta fosse proprio quel Stuntman sviluppato da Refelctions Interactive (azienda acquistata poi nel 2006 da Ubisoft) Infogrames decise di mettere rapidamente in cantiere un nuovo capitolo. Niente sequel, prequel o spin-off, questa volta, bensì una trasposizione del primo gioco per il mercato mobile. La scelta ricadde ovviamente su Game Boy Advance e il progetto venne affidato ai ragazzi di VD-dev, da sempre esperti nella lavorazione di titoli per la piattaforme Nintendo. Stuntman uscì circa un anno dopo il suo “fratello maggiore”, risultando ancora una volta un’opera di discreta fattura.

La versione per Game Boy Advance perse la possibilità di creare il proprio set, ma mantenne la struttura di gioco alla base del progetto. Il comparto grafico non raggiunse i livelli visti su PlayStation 2, risultando comunque tra i migliori di quel periodo sulla console portatile della Casa di Kyoto. Insomma: Stuntman fu un discreto successo anche in questa nuova versione, confermando la bontà dell’idea di partenza. Un’idea tanto interessante da dare vita anche a un vero e proprio seguito, che approdò sul mercato nel 2007.

UN SEQUEL DIGNITOSO

Con Infogrames che cambiò nome in Atari e con la vendita di una specifica divisione dell’azienda a THQ, Stunman: Ignition nacque sotto l’egida di Paradigm Entertainment e venne pubblicato su PlayStation 2, PlayStation 3, Xbox 360 e tradotto ancora una volta in una versione mobile. Il gioco è un’evoluzione di quanto visto nel primo capitolo, con sei nuovi film da dover girare e dove poter mettere in mostra le nostre straordinarie abilità. Questa volta tocca ai disaster movie in stile "2012" e ai film supereroistici, con tanto di parodia del Batman di Tim Burton. Scelte sicuramente al passo con le pellicole di Hollywood dell’epoca e che contribuirono al successo di questo secondo episodio.

Un successo, però, solo di critica, dato che i dati di vendita non riuscirono a soddisfare appieno THQ. Il celebre Publisher decise infatti di mettere definitivamente la parola “FINE” al franchise. Come se non bastasse, Paradigm  Entertainment venne chiusa l’anno successivo all’uscita di Stuntman: Ignition, decretando anche lo scioglimento del team alla base del brand. A distanza di anni, Stuntman è una serie ormai caduta nel dimenticatoio, ma che tutti coloro che hanno avuto occasione di provare ricordano con piacere. Un ricordo che ci andava di condividere con voi, vista l'imminente uscita di un film come The Fall Guy. Un film che celebra, a modo suo, il lavoro di tutti gli stuntman.

E voi che cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

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