The Elder Scrolls: Legends, la prova della beta

Abbiamo messo le mani sulla versione beta di The Elder Scrolls: Legends, gioco di carte che pesca a piene mani dall'immaginario della serie Bethesda: le prime impressioni

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


Condividi

A più di un anno dalla presentazione avvenuta all’E3 2015 abbiamo provato The Elder Scrolls: Legends, atteso card game basato sul vastissimo universo della saga. In sviluppo in Colorado presso Dire Wolf Digital il titolo è ancora in fase beta, e abbiamo potuto testarlo a fondo grazie all’invito di Bethesda, prendendo entusiasticamente atto di una giocabilità e di una stabilità generale di livello già ottimo.

L’impostazione generale del titolo non si discosta molto da Magic: The Gathering e da altri card game in salsa videoludica e non, fatta di punti ferita da ridurre a 0 per vincere, carte provviste di valori di attacco, difesa, proprietà e supporto generale da calare e punti mana (o magicka che dir si voglia) da spendere per farlo. Si tratta di meccaniche talmente basilari e consolidate in questo genere di prodotto da risultare ormai parte integrante del genere. È bene dunque soffermarsi sugli elementi di differenziazione del titolo rispetto alla concorrenza, nel complesso pochi ma per quanto visto e giocato decisamente azzeccati e divertenti. Anzitutto, sia noi che il nostro avversario disporremo non solo dei canonici 30 punti ferita, il cui esaurimento determina la vittoria o la sconfitta, ma anche di cinque rune a contornare il nostro avatar di gioco. Ogni volta che subiremo o infliggeremo cinque danni, una runa si romperà e pescheremo una carta aggiuntiva. Come se non bastasse, questo evento di gioco già di per se di un certo peso può avere ulteriori conseguenze ancora più impattanti; se la carta pescata in questo modo ha infatti la proprietà profezia, potremo calarla immediatamente e senza spendere alcun punto mana, per non parlare poi del fatto che alcune carte sinergizzano con le rune potenziandosi, una volta calate in battaglia, ogni volta che una nostra runa viene distrutta o distruggiamo una runa avversaria.

[caption id="attachment_158856" align="aligncenter" width="600"]The Elder Scrolls: Legends screenshot The Elder Scrolls: Legends - screenshot[/caption]

È facile capire come questo singolo aspetto sia piuttosto impattante in vari modi, determinando ribaltamenti di fronte abbastanza repentini, influenzando tra l’altro la costruzione del nostro deck. Altro ambito di gioco particolarmente importante in questo genere e oggetto di cura e rinnovamento da parte di Dire Wolf Digital è il tavolo di gioco. Il terreno di scontro infatti è diviso non solo parallelamente, a separare la nostra area da quella dell’avversario, ma anche perpendicolarmente ai nostri avatar di gioco. In altre parole, la nostra area di gioco in cui calare le carte è divisa in due, e ogni volta che caliamo una carta creatura dovremo scegliere se farlo a destra o a sinistra, con tutte le conseguenze del caso; schierando una carta sul lato sinistro, ad esempio, potremo attaccare direttamente l’avversario e le carte creature direttamente di fronte a noi, ma non quelle sul lato opposto dello scacchiere e viceversa, con le ovvie ricadute tattiche del caso. Non solo, ogni area può casualmente garantire effetti bonus o malus come copertura delle carte (inattaccabili finché non attaccano) o switch casuale di una delle carte sui due fronti.

"The Elder Scrolls: Legends si candida a titolo di riferimento nella composita galassia dei card game"

Queste due novità implementate da The Elder Scrolls: Legends, semplici e ben innestate nel gioco, bastano da sole a differenziare il titolo da molti altri visti nel genere. Tenere presente le carte profezia nella costruzione di un deck, scegliere su quale fronte calare la propria carta, sfruttare le coperture per calare le carte più fragili dal punto di vista difensivo sono tutti elementi che si amalgamano da subito con altri più classici del genere, conferendo una certa unicità al titolo Bethesda.

[caption id="attachment_158857" align="aligncenter" width="600"]The Elder Scrolls: Legends screenshot The Elder Scrolls: Legends - screenshot[/caption]

Una certa attenzione è stata destinata anche allo sviluppo del nostro account giocatore, aspetto su cui il titolo pare investire molto. In fase di creazione del nostro avatar, dovremo infatti scegliere una razza di appartenenza tra quelle che popolano Tamriel, esattamente come avviene negli episodi della serie regolare, e sebbene nessuna di esse conferisca particolari poteri unicità in battaglia determinerà tuttavia la frequenza con cui otterremo una certa tipologia di carte come ricompensa o sbustando una busta comprata nello store. Non solo, per ogni incontro portato a termine guadagneremo dei punti esperienza e livellando otterremo svariate ricompense tra cui soldi da spendere nello store e molto altro ancora.

Ci sarebbe ancora molto da dire, dalla possibilità di far evolvere determinate carte per ogni level up rendendole ancora più forti alle varie caratteristiche delle razze che consentono di formare dieci tipologie di mazzi diverse, da una modalità campagna mai cosi curata e profonda in un gioco del genere a quella arena, affrontabile sia in single che multi e fondamentale per esperienza, ma preferiamo raccontare tutto in sede di recensione, tante sono le cose da dire e da sviscerare. Per ora, basti sapere che The Elder Scrolls: Legends si candida a titolo di riferimento nella composita galassia dei card game, un genere più che mai sulla cresta dell’onda che pare destinato ad arricchirsi di un ulteriore esponente di spicco.

Continua a leggere su BadTaste