The Boy Who Saved Christmas, il peggior film di Natale di sempre

Siamo andati in cerca del peggior film di Natale di sempre e forse l’abbiamo trovato: si intitola The Boy Who Saved Christmas

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Che bello il Natale! La gente si vuole bene, le strade si illuminano a festa (a meno che non ci sia un corso una guerra con conseguente crisi energetica), e dovunque cominciano a spuntare con invidiabile puntualità decine di speciali tipo “I migliori film da guardare sotto l’albero” o “I migliori film sul Natale” (che sono la stessa cosa ma con due titoli diversi). Lo facciamo anche noi, non è un’accusa! È una semplice constatazione: quando arriva Natale si pensa solo alle cose belle e si cerca il bene ovunque. Ecco perché abbiamo deciso questa volta di fare l’opposto, e ci siamo domandati: qual è il peggior film di Natale di sempre?

Bella domanda, in base a cosa lo si stabilisce? E quanti film minuscoli e sconosciuti a chiunque tranne che a chi ci ha lavorato esistono che potrebbero contendersi questo titolo? Era necessario fin dall’inizio restringere il campo, e scegliere un metodo affidabile e sensato. Siamo dunque partiti da una considerazione: “film di Natale” fa rima con “Hallmark”, il canale di proprietà di quelli delle cartoline d’auguri che è noto per la sua programmazione tra il romantico, il family friendly e l’immancabile spirito natalizio. Una volta deciso di dedicarci solo a Hallmark ci siamo però trovati di fronte a un muro di titoli tipo Christmas at the Plaza, The Christmas House, Christmas Under Wraps, Christmas Town… come si fa a capire qual è il peggiore? A parte vedendoli tutti, ovviamente, ma suvvia, abbiate pietà.

Ci siamo così rivolti a IMDb, e abbiamo individuato il film natalizio prodotto o distribuito da Hallmark con il voto più basso in assoluto. Che non è poi così basso: The Boy Who Saved Christmas (in Italia: Ho salvato Babbo Natale) può vantare un 3.1/10 su IMDb, e addirittura un 43% su Rottentomatoes (è invece assente da Metacritic). Uscito nel 1998, visibile per intero su YouTube se proprio non avete di meglio da fare, è una commedia natalizia con un tocco fantascientifico, e se questo vi fa venire in mente Gremlins sappiate che siete clamorosamente fuori strada. È davvero il film di Natale più brutto di sempre? Non lo sappiamo, ma scoprire che esiste di peggio potrebbe essere un attentato alla nostra sanità mentale.

Jeremy (Andre Bourque, al suo primo e ultimo film in carriera) ha una vita terribile: il fratello maggiore lo bullizza, mamma e papà si odiano, e soprattutto lui crede ancora a Babbo Natale e per questo viene preso in giro da chiunque madre compresa. Ci crede talmente tanto che comunica con lui via mail! The Boy Who Saved Christmas è un film del 1998, e questo dettaglio lo rende sorprendentemente avanti. Qui finiscono i complimenti.

(incidentalmente, se volete l’indirizzo mail di Babbo Natale è santa@n.pole.net)

Povero Jeremy, se solo sapesse che la sua mail andrà perduta per sempre! Subito dopo averlo conosciuto ci spostiamo infatti al Polo Nord, dove scopriamo innanzitutto che Babbo Natale è un boomer che non sa usare i computer che i suoi fedeli elfi hanno installato nel suo ufficio per fargli gestire meglio il flusso di lavoro. E poi scopriamo che Santa ha un gemello cattivo! Si chiama Atnas, e la prima domanda che viene da farsi è: che razza di genitore chiama il suo secondogenito con il nome del primo al contrario? Come fai a pensare che non diventi un supervillain crescendo? E infatti Atnas è un supervillain, con un piano criminoso: rapire suo fratello e soppiantarlo (anche nel letto coniugale!), e ribaltare lo spirito del Natale costringendo tutti i bambini del mondo a fare regali a lui invece che viceversa!

Per fortuna Atnas è un supervillain e in quanto tale i suoi piani criminosi hanno sempre dei buchi clamorosi. In questo caso è colpa della sua sedia del teletrasporto: dovrebbe spedire Babbo Natale sulla Luna ma lo manda invece a scontrarsi con il nostro satellite, per poi ricadere sulla Terra proprio nel giardino di Jeremy. La cosa carina è che nell’impatto Santa perde la memoria, trasformando immediatamente The Boy Who Saved Christmas nell’ispirazione principale di The Rings of Power. Dopodiché, siccome il film è molto brutto, questa faccenda dell’amnesia dura un paio di scene e viene poi (ironicamente) dimenticata in favore della vera trama: l’avventura di Jeremy, Babbo Natale e del piccolo elfo Pointer per sconfiggere Atnas e ripristinare il vero spirito natalizio.

Al di là dell’assurdità della premessa, che tutto sommato dovrebbe aiutarlo a elevarsi, The Boy Who Saved Christmas è un disastro sotto tutti i punti di vista. Non è neanche divertente smontarlo pezzo per pezzo come si fa di solito con i film brutti, perché chiaramente è stato girato senza ambizioni, e le prime persone a non crederci neanche per un istante sono gli attori, che spesso danno le loro battute con un istante di ritardo e un’occhiata furtiva a qualcuno fuori inquadratura. Non vorremmo esagerare con la cattiveria ma è probabile che la cosa migliore del film siano i baffi di Babbo Natale.

Il primo grande merito di The Boy Who Saved Christmas è quello di durare meno di un’ora e mezza. Il secondo grande merito, be’, non esiste, però possiamo per lo meno assicurarvi che guardarlo vi farà sentire in diritto (no: in dovere) di usare la parola “cringe”.

Altre cose da segnalare su questo capolavoro:

  • Jeremy non è l’unico che ha abbandonato il cinema dopo questa esperienza: lo stesso ha fatto l’attrice che interpreta sua madre

  • Il film è solo distribuito da Hallmark, non prodotto, ma l’abbiamo scoperto solo dopo la visione, e abbiamo deciso che vale lo stesso

  • Il nome dell’attore che interpreta Atnas, l’unico che si può definire tale, non compare nei crediti di IMDb, ma solo nei titoli di testa: è “Douglas Robinson”, che in carriera oltre a questo film ha un episodio della serie TV BeetleBorgs

  • No, non recensiremo la serie TV BeetleBorgs

  • Presto però vi parleremo di quello che molta gente considera il film di Natale peggiore di sempre, cioè Mamma, ho preso il morbillo

  • Poi non dite che non vi vogliamo bene

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